Come scegliere il cane da caccia? Tutto ciò che lo rende un alleato infallibile
Come scegliere il cane da caccia più adatto alle nostre esigenze: ecco cosa dobbiamo sapere per trovare il compagno che fa al caso nostro
L’attività venatoria è antica e complessa perciò dobbiamo sapere come scegliere il cane da caccia più adatto alle nostre esigenze.
Oggi ci è praticamente impossibile immaginare l’uomo senza il suo fedele compagno a quattro zampe al suo fianco.
Del resto la storia ci dona molteplici testimonianze su questa grande, eterna amicizia iniziata circa 20.000 anni fa con l’addomesticamento del lupo.
Il cane non è altro che il frutto di tale operazione così come tutte le razze oggi conosciute derivano proprio dalla selezione effettuata dall’uomo.
La selezione di ciascuna razza nel tempo ha fatto sì che ogni singolo cane si specializzasse per una determinata attività, così da affinare delle qualità specifiche ed eccellere in tal senso.
Solo tenendo conto di queste caratteristiche e del tipo di caccia che intendiamo affrontare possiamo capire come scegliere il cane da caccia che fa per noi.
Come scegliere il cane da caccia: le razze riconosciute
Senza dubbio il miglior modo per scegliere il cane da caccia più adatto alle nostre esigenze è conoscere a fondo ogni razza e le sue peculiarità.
Farlo è molto semplice grazie alla classificazione della FCI – Fédération Cynologique Internationale, ovvero l’organismo internazionale che riunisce associazioni di allevatori canini di tutto il mondo al fine di tutelare la purezza delle razze.
In Italia l’organo preposto a questo compito è l’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana che si occupa non solo della catalogazione delle razze ma anche dell’organizzazione e gestione di eventi nazionali e internazionali di sport cinofili.
La classificazione delle razze ci offre un quadro completo dei vari tipi di cani da caccia, suddivisi in base alle loro attitudini e alla morfologia.
Nello specifico parliamo di Terrier (Gruppo 3), Bassotti (Gruppo 4), Segugi e cani per pista di sangue (Gruppo 6), Cani da ferma (Gruppo 7) e Cani da riporto, da cerca e da acqua (Gruppo 8).
Ogni gruppo è poi suddiviso in sottogruppi, specificando ulteriormente le attitudini proprie di ogni singola razza canina.
La caratteristica che accomuna tutti i cani da caccia, naturalmente, è l’olfatto sopraffino che gli consente di seguire le tracce olfattive delle prede.
Inoltre sono tutti cani dotati di una corporatura robusta e resistente che gli consente di svolgere il loro lavoro per tante ore senza stancarsi.
Altre peculiarità di queste razze sono la facile addestrabilità e l’indole obbediente che consente di dar vita a uno speciale legame con il padrone.
Terrier e Bassotti
I Terrier e i Bassotti, rispettivamente Gruppo 3 e 4, per via delle loro caratteristiche sono impiegati generalmente come cani da tana.
Significa, cioè, che sono abilissimi nello stanare le prede che si nascondono nelle tane, anche le più profonde.
Parliamo di selvaggina di piccole dimensioni come volpi, tassi, istrici, nutrie e animali simili. Insomma, i cani da tana arrivano là dove un “classico” segugio non arriverebbe.
Tra l’altro sono tutti cani dalla mascella prominente e dotati di grande coraggio che non si tirano mai indietro neanche quando c’è da scavare e introdursi molto in profondità.
Questo tipo di caccia prevede spesso anche un vero e proprio corpo a corpo tra il cane e la preda finché quest’ultima non esce dalla tana per essere infine catturata dal cacciatore.
Segugi e cani per pista di sangue
Il Gruppo 6 che comprende i Segugi e i cani per pista di sangue, cioè i cani da traccia, è ricchissimo di razze canine.
Tutti cani con una naturale predisposizione per l’inseguimento delle prede (i Segugi) e per il rintracciamento delle tracce di sangue delle prede ferite (cani da traccia).
Le due diverse tipologie di cane, dunque, svolgono due lavori complementari perciò può essere molto utile che nella muta vi siano cani di entrambi i tipi.
I Segugi sono dei veri assi nell’inseguimento delle prede, sia della piccola selvaggina di terra sia nella caccia grossa, forti e instancabili come pochi cani al mondo.
I Cani da traccia svolgono tutt’altro tipo di lavoro e non inseguono le prede. Si muovono dopo lo sparo per fiutare il sangue della preda ferita che è riuscita a fuggire.
Cani da ferma
Probabilmente chiedendo a qualche cacciatore italiano consigli su come scegliere il cane da caccia perfetto, la maggior parte vi risponderebbero di optare per un cane da ferma.
I cani da ferma, quelli del Gruppo 7, possiedono un fiuto davvero eccezionale e sono addestrati per un tipo di caccia del tutto diversa rispetto a quelle che abbiamo visto in precedenza.
Sono adatti alla piccola selvaggina sia da piuma che da pelo che non inseguono lanciandosi in estenuanti corse oppure stanandole dai nascondigli.
I cani da ferma seguono le tracce fresche della preda, la individuano seguendola silenziosamente e si fermano in una sorta di “posa plastica” per segnalare la sua presenza al padrone.
È quella meravigliosa posa che vediamo spesso in foto: il cane si erge eretto sulle zampe con il corpo ben allineato e il muso proteso in avanti, tenendo sollevata una delle zampe anteriori.
Questa tipologia di cani da caccia viene convenzionalmente suddivisa in tre sottogruppi in base alla provenienza delle razze: cani da ferma continentali (europei), inglesi e italiani.
Come scegliere il cane da caccia: conclusioni
Alla luce di ciò che abbiamo visto finora comprendiamo bene che come scegliere il cane da caccia adatto alle nostre esigenze non sia proprio un’impresa semplice.
Dobbiamo tenere conto di tanti fattori diversi non solo sul piano puramente fisico ma anche su quello psicologico e attitudinale.
Innanzi tutto dobbiamo aver ben chiaro quale tipo di caccia vogliamo praticare, in quale tipo di ambiente e terreno e che su quali prede vogliamo concentrarci.
Dopodiché dobbiamo orientarci sulla scelta del singolo cane avvalendoci della preziosa catalogazione che abbiamo visto in precedenza.
Come sempre l’opzione migliore è rivolgersi a un allevatore esperto non solo per avere garanzie sugli esemplari selezionati ma anche per osservare con i propri occhi come vengono allevati.
È di fondamentale importanza assicurarci che l’allevamento sia a norma e che rispetti le condizioni igieniche vitali per la salute dei cani.
In genere è preferibile optare per un cucciolo in modo da addestrarlo e istruirlo sin da subito per il lavoro che dovrà svolgere.
Qui la scelta deve puntare a cuccioli che abbiano sguardo vispo e che siano attivi e reattivi e che, inoltre, dimostrino già di avere un buon portamento.