Alimentazione cane: Barf, industriale o naturale? Quale scegliere
Alimentazione cane, quale scegliere tra la dieta BARF, quella industriale e naturale per rispondere ai suoi bisogni energetici quotidiani
Alimentazione cane quale scegliere tra tutte le opzioni presenti in commercio, tra le varie combinazioni e le possibilità a disposizione. Chi vive con un cane si sarà sicuramente posto il quesito in modo approfondito così da effettuare la scelta più giusta per il suo benessere. L’alimentazione di Fido riveste un ruolo importante nella vita dello stesso perché assicura energia e salute, oltre che una migliore qualità della vita.
Ovviamente la scelta deve ricadere su una proposta adeguata alle necessità dello stesso, in base alla sua età, al tipo di attività svolta e alla presenza di allergie e intolleranze. Offrire una corretta alimentazione non è complicato anche grazie alla vasta scelta a disposizione, il mondo del pet food è ricco di proposte e varianti molto valide. A partire dai prodotti presenti in commercio meglio noti come pet food industriale, seguiti da diete specifiche quali la BARF, passando per quelle naturali fino alle ricette casalinghe.
Le proposte sono tante e tutte valide: alimentazione cane quale scegliere tra le varie opzioni? Per un percorso adeguato è meglio rivolgersi all’esperto di fiducia. Al veterinario che potrà consigliare quale dieta e quali prodotti sono più adatti per il cane di casa, quali le combinazioni alimentari migliori. Senza dimenticare i dosaggi e i cibi che possono favorire allergie, intolleranze o risultare tossici. Scopriamo insieme le varie tipologie di alimentazioni presenti.
Alimentazione cane quale scegliere, le origini
Come ben sappiamo il cane con cui conviviamo oggi può vantare antenati antichissimi e parentele importanti con il lupo.
Una presenza selvatica in grado di procacciarsi da solo il cibo, di sopravvivere all’aperto con il supporto del branco.
Ma a cambiare le dinamiche della sua vita è stato l’incontro con l’uomo che, durante il suo peregrinare, ha involontariamente cambiato l’esistenza dell’animale.
La vicinanza con le prime comunità umane, la possibilità di accedere facilmente al cibo, ha reso il lupo più stanziale.
Una condizione che ha cambiato in parte le sue abitudini alimentari grazie all’introduzione di prodotti per il consumo umano, cereali e verdure comprese.
La domesticazione ha fatto il resto trasformandolo in un amico di affezione, in un fido compagno di avventure e nel protettore indiscusso del focolare domestico.
Questo gli ha permesso di adattarsi a una proposta dietetica più ampia e variegata che ha favorito modifiche sostanziali anche al suo sistema digerente.
Il cane è un animale carnivoro, una regola da non scordare per garantirgli uno stile alimentare adeguato al suo fabbisogno energetico e vitale.
Le proteine animali rappresentano circa il 20 massimo 25% della dieta del cane seguite da minerali, vitamine, verdure e grassi salutari in piccole percentuali.
Carboidrati e fibre presenziano nel percorso alimentare, ma anche in questo caso le percentuali devono risultare adeguate.
Le fibre servono solo a stimolare la motilità intestinale, non nutrono e spesso sono difficili da digerire.
Mentre i carboidrati possono non risultare essenziali per la dieta del cane ma garantiscono energia, se dosati in modo corretto per non favorire intolleranze e un aumento di peso.
Come sempre l’ultima parola spetta al veterinario che potrà consigliare dosi e prodotti adeguati al fabbisogno alimentare del quadrupede di affezione.
Alimentazione, pet food industriale
Alimentazione cane quale scegliere tra le varie proposte disponibili in commercio? La più facile da gestire e acquistare è sicuramente quella presente nella grande distribuzione.
Il pet food industriale ovvero le classiche crocchette e il cibo umido, che può vantare un’offerta vasta e molto varia.
In grado di soddisfare tutte le singole esigenze nutrizionali legate all’età e alla salute.
Il cibo industriale è facile da acquistare, dosare, mixare e di immediata reperibilità. Per una dieta sana è indispensabile scegliere alimenti di qualità elevata.
Spesso un prodotto economico potrebbe non soddisfare il fabbisogno nutrizionale del cane oltre a risultare qualitativamente inferiore.
Al momento dell’acquisto è importante rivolgere l’attenzione all’etichetta presente dove sono elencati tutti gli ingredienti con le relative percentuali e i valori nutrizionali.
Le proteine devono risultare presenti in percentuale maggiore e non sotto forma di farine, perché la lavorazione potrebbe includere la presenza di additivi e conservanti.
Il prodotto viene venduto con la dicitura di mangime e può essere completo o complementare. Nel primo caso il cibo è adeguatamente bilanciato per soddisfare le esigenze alimentati del cane.
Nel secondo caso il mangime viene utilizzato come aggiunta a diete di natura casalinga o a prodotti di pet food industriale.
Oltre alle proteine l’etichetta dovrà segnalare le percentuali riguardanti le fibre, i grassi, le ceneri e i carboidrati.
Il quantitativo presente è decrescente e vede le proteine al primo posto meglio se disidratate quindi prive di acqua.
Il cibo umido è una proposta da integrare al prodotto secco e specialmente se contenente proteine disidratate.
I quantitativi variano in base al peso del cane ma possono incidere anche l’età, il tipo di stile di vita, la presenza di eventuali patologie e problematiche mediche.
Il pet food industriale riesce a rispondere perfettamente a tutte le esigenze di ogni cane, in particolare per i quadrupedi con particolari necessità di salute.
Può garantire prodotti per cani in gravidanza, in allattamento, per cuccioli, animali da lavoro e per esemplari obesi, anziani o con patologie.
Cane e dieta BARF
Si chiama BARF e da alcuni anni ha imposto la sua presenza all’interno dello stile alimentare dei cani di casa.
Acronimo di Biologically Appropriate Raw Food equivale al cibo crudo e biologico adatto al sistema digerente dei cani.
I sostenitori di questa proposta alimentare amano l’origine naturale e biologica dei prodotti e la filosofia che rimanda a un ritorno alle origini.
A una dieta incentrata sulla presenza di alimenti crudi meglio se carne, ossa e organi interni, in grado di superare quella industriale per benefici ed effetti positivi.
Tra questi si segnala un miglioramento dell’alito, denti bianchi, mantello più lucido e maggiore energia fisica.
I detrattori della BARF ne condannano l’impronta crudista che favorisce sbilanciamenti di tipo nutrizionale, problematiche intestinali con intossicazioni.
Oltre a perforazioni favorite dalla presenza di ossa crude, in grado di spezzarsi durante la masticazione.
La BARF è una proposta alimentare che contrasta con il cibo di natura industriale, le cotture e la presenza di additivi e conservanti.
A lanciarla e a registrarne il marchio è stato il medico veterinario australiano Dr Ian Billighurst, sostenitore di un ritorno alimentare alle origini.
Quando il lupo, parente e antenato diretto del cane, dedicava il suo tempo a procacciarsi prede e cibo rigorosamente selvatico che consumava ovviamente crudo.
Una scelta alimentare più semplice e diretta, senza la presenza di prodotti lavorati e cotti che il cane non troverebbe in natura.
Ma all’interno della stessa comunità di sostenitori della dieta BARF il confronto è costante, tra chi preferisce non inserire le ossa crude.
Chi preferisce integrare con verdure e cereali e chi li trova superflui. La linea di pensiero che prevale è quella che prevede un menu a base di carne cruda senza ossa.
Con l’aggiunta di frattaglie, trippa verde, organi e qualche osso morbido, quindi pesce, uova, frutta e qualche latticino.
Esiste anche una variante BARF denominata modello preda che simula il risultato di una battuta di caccia con l’utilizzo di animali specifici quali polli, conigli e tacchini.
Con percentuali suddivise tra un 80% di carne cruda, organi compresi, 10% di ossa e un ultimo 10% degli organi rimanenti.
Ma le ricette BARF variano in base alle singole necessità e con le indicazioni e il supporto del veterinario, che potrà suggerire i quantitativi e le combinazioni più adatte.
In alcuni casi le varianti da proporre possono includere anche la presenza dei cereali e di integratori naturali.
Una dieta che richiede un’attenzione massima e un bilanciamento preciso degli ingredienti ma principalmente dei nutrienti, per garantire al cane la giusta energia e salute.
Tra i critici della dieta BARF si possono individuare molti esperti di settore, in particolare veterinari che non la consigliano proprio per gli errori che può favorire.
Non tutti riescono a calibrare le combinazione e l’offerta non rispecchia sempre le regole della BARF, favorendo così perforazioni intestinali e problematiche legate alla presenza di ossa crude.
Quindi la proliferazione di batteri e virus, solitamente controllabili con la regolare cottura delle carni.
Ma anche un sovradosaggio di minerali e vitamine, oltre all’impossibilità di dover ricondurre il cane a uno stato alimentare primitivo.
Ormai lontano dalle sue abitudini attuali.
Alimentazione naturale e casalinga
Alimentazione cane quale scegliere tra industriale e BARF? In realtà esiste una terza opzione che contempla la presenza di alimenti naturali, freschi magari biologici preparati direttamente dalle mani del proprietario.
Ovviamente non si intendono gli avanzi del piatto che è sconsigliato offrire al cane, perché troppo elaborati e poco sani.
Ma pietanze e cibi preparati in casa con ingredienti di alta qualità, carne e pesce freschissimo, da mixare con verdure e cereali.
Una dieta che premette un utilizzo e una scelta attenta dei cibi presenti nel menu del cane, ma che implica anche un tempo maggiore per la preparazione del pasto.
Perché la proposta risulti sana è indispensabile calibrare adeguatamente gli ingredienti offrendo al cane un mix bilanciato e nutriente.
Le proteine devono presenziare con una percentuale maggiore, come accade per i prodotti di tipo industriale, da mixare con verdure e cereali.
Per una proposta sana non dovranno mancare sali minerali, vitamine, grassi salutari e fibre.
L’impossibilità di offrire pasti sempre bilanciati, come invece accade con i prodotti di pet food industriale, con il tempo potrebbe incidere sul benessere del cane.
Agevolando carenze nutrizionali, oppure un aumento di peso o al contrario uno stato di denutrizione.
Per questo motivo questa tipologia di offerta andrà proposta solo occasionalmente, come premio alimentare.
Come parte integrante di una dieta equilibrata e bilanciata costituita da prodotti di pet food ma di alto livello.
Anche in questo caso l’ultima parola spetta al veterinario che potrà indirizzare il proprietario verso l’acquisto più adatto per il cane di casa.
Oltre a suggerire ricette e combinazioni perfette per la salute del quadrupede.
Cibi sconsigliati
Tutti conoscono l’incredibile golosità e voracità del cane, in grado di addentare qualsiasi prodotto commestibile.
Ma esistono alcuni ingredienti che è bene evitare perché potrebbero favorire intolleranze, allergie o peggio risultare tossici.
Un elenco di alimenti da memorizzare per non incappare in problematiche di salute, in particolare durante la preparazione di ricette casalinghe o per la creazione del pasto BARF.
Per la sua particolare conformazione fisica e digestiva il nostro amico non è in grado di sintetizzare o assimilare alcuni prodotti.
Come ad esempio gli zuccheri e i dolci quindi la frutta eccessivamente zuccherina, come ad esempio fichi, uvetta e uva considerati poco adatti alla salute fisica del cane.
Il divieto va esteso anche all’avocado seguito da aglio, cipolla, cavoli, cavolfiore, broccoli, fave, spinaci, noci, le ossa sia cotte che crude.
Cartello di divieto anche per patate, pomodori, melanzane, insaccati, semi e noccioli della frutta, funghi, cioccolato, caffè e the.
Senza dimenticare anche molti prodotti per il consumo umano quali alcolici, snack prodotti confezionati salati.
Potrebbero sembrare raccomandazioni superflue ma in tanti cadono nell’errore e spesso in buona fede, senza considerare le conseguenze di un alimento sbagliato.
In alcuni casi la presenza di uno di questi ingredienti potrebbe favorire problematiche di tipo intestinale o di stomaco quali diarrea, feci molli, flatulenza e vomito.
In altri casi un ingrediente potrebbe rivelarsi difficile da assimilare favorendo intolleranze, allergie ma anche intossicazioni con gravità differenti.
Molti i cibi che possono agevolare problematiche fisiche, malattie fino alla peggiore delle conseguenze: la morte.
Affidarsi alle indicazioni degli esperti è molto importante perché ogni cane e ogni razza devono seguire diete e regimi alimentari differenti.
Ogni quadrupede può rivelare esigenze particolari legate anche alla presenza di patologie e malattie congenite, oppure conseguenti a uno stile alimentare sbagliato.
E allora una buona alimentazione per il cane quale si deve scegliere? La via della salute è sempre la soluzione migliore, offrendo al cane una proposta alimentare adeguata al suo fabbisogno.
Da cui poter recuperare nutrimento ma anche energia e protezione per ossa, denti e organi interni, sostenendo anche le sue facoltà cognitive e mnemoniche.
Per un percorso esistenziale che risulti longevo e ricco di salute. Il cibo riveste un ruolo fondamentale nella vita del cane, e spetta al proprietario assicurargli una dieta equilibrata.
Un percorso che possa rispondere a tutte le sue esigenze fisiche e nutritive.