Cucciolo di cane con le zampe storte: cause e come aiutarlo
Cosa fare in presenza di un cucciolo con zampe storte? Vediamo come agire e se è possibile un trattamento più o meno invasivo per curarlo. L'intervento del veterinario è fondamentale.
Abbiamo appena preso un cucciolo e stiamo provvedendo alle prime visite e a tutto il necessario per dargli ogni comfort. Man mano che passano i giorni, però, notiamo che il cucciolo di cane si presenta con le zampe storte. Cosa sta succedendo? Cosa fare in caso di cucciolo di cane con le zampe storte? Scopriamo le cause di questa patologia e vediamo se è possibile fare qualcosa. Di seguito una breve guida con le domande più frequenti.
Cucciolo di cane con le zampe storte: è una malformazione?
Soprattutto nelle prime settimane di vita del cucciolo, non è possibile stabilirlo con certezza. Non lo è soprattutto se non facciamo dei controlli specifici. L’unico modo per poter verificare una malformazione genetica del cucciolo è consultare un ortopedico che provvede ad un controllo e ad effettuare delle radiografie. Queste rappresentano l’unico mezzo per identificare lo stato della malformazione e le probabili cause che l’hanno generata.
Soltanto una volta stabilito che la malformazione sia presente, è possibile ricercare insieme al veterinario il trattamento migliore. Quest’ultimo dipenderà dal genere, dalla localizzazione e dalla gravità della malformazione presente.
Nei casi meno gravi potrebbe risolversi tutto con molto movimento, un po’ di fisioterapia ed un’alimentazione che non provochi bruschi aumenti di peso nel cane. In un tempo relativamente breve il cucciolo potrebbe mostrare già dei miglioramenti.
Nei casi più gravi, questi accorgimenti non sono abbastanza, bisogna andare oltre e approfondire la questione. A volte potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Tuttavia, ogni veterinario prova ad evitarlo per l’invasività dell’operazione e per il complicato post. Ma vediamo se è possibile riconoscere una malformazione che rende le zampe del cucciolo storte.
Quali sono i segni che devono far preoccupare?
Senza dubbio, un cucciolo di cane con zampe storte, affetto da una malformazione, mostrerà dei segni visibili che confermano la patologia.
Spesso tenderà ad avere un passo visibilmente non naturale, ad ondeggiare mentre cammina e, nei casi più gravi, perderà l’equilibrio fino a cadere senza poter controllare i suoi movimenti. Questo succede quando le zampette non sono in grado di poter reggere il peso del cucciolo. C’è da considerare che il cagnolino continuerà a crescere e a prendere peso, quindi intervenire è fondamentale.
Attenzione però. Va specificato certamente che bisogna essere sicuri che ci sia un problema del genere nel nostro cucciolo. L’autodiagnosi e le cure fai da te sono assolutamente da escludere. È necessario il consulto di un veterinario che, se lo riterrà necessario, chiamerà in aiuto un ortopedico.
Potrebbe essere soltanto una fase della crescita del piccolo quattro zampe. Inizialmente, un po’ tutti i cuccioli appaiono goffi e impacciati, soprattutto quando muovono i primi passi. È necessario quindi non entrare nel panico ed osservare con attenzione il cagnolino. Se il problema sembra andare oltre la mancata coordinazione tipica di un cucciolo, allora è il caso di contattare un veterinario.
Mancanza di calcio e muscolatura
Se il cucciolo di cane con zampe storte mostra problemi evidenti mentre cammina, non è detto che si tratti necessariamente di una malformazione genetica. Il consulto del veterinario è davvero molto importante.
Una volta effettuate le visite necessarie e, se opportuno, richiesto l’intervento di un ortopedico, si potrebbe scoprire che la causa del malessere del cucciolo non sia una malformazione.
Non è raro che i piccoli quattro zampe, durante i primi mesi di vita, mostrino delle carenze di vitamine o di calcio. La mancanza di quest’ultimo può portare ad una fragilità ossea o a poca resistenza durante il movimento.
Se il cagnolino avverte il senso di fatica e non cammina, di conseguenza, non permette la formazione e lo sviluppo di fasce muscolari resistenti. Così, quando proverà a camminare, non riuscirà a farlo al meglio perché non riuscirà a reggere bene il peso del suo corpo.
Cosa fare in caso di carenza di calcio
La carenza di calcio in un cucciolo non è un grosso problema che non si può risolvere. Solitamente il livello di calcio viene gestito e aumentato attraverso una specifica alimentazione.
Sarà preoccupazione del veterinario approfondire la questione e fornire un piano alimentare che vada ad incrementare la carenza di calcio. Se la modifica dell’alimentazione non è abbastanza, allora è possibile ricorrere ad alcuni integratori.
Ovviamente, non ci si può aspettare un miracolo. I tempi previsti per stabilizzare i valori del sangue possono variare e certamente non sono uguali in tutti i cani.
Verranno previsti probabilmente diversi cicli di somministrazione che saranno intervallati da prelievi ed altri controlli, se necessari, per verificare l’efficacia del trattamento.
Movimento si o no?
Istintivamente potremmo pensare che il movimento sia da evitare viste le condizioni fisiche del nostro cucciolo. E, invece, ci sbagliamo di grosso. Se il problema è legato alla mancanza di calcio o ad una muscolatura ancora non sviluppata, il movimento è fondamentale e decisivo.
I muscoli possono attivarsi e definire la loro struttura solo con del movimento fisico. Questo non significa che il cucciolo debba correre e soffrire. Bastano delle passeggiate regolari, più volte al giorno, con passo lento ma deciso.
Se il cucciolo è ancora piccolo e ha paura dei luoghi dispersivi o se non ha ancora completato il piano di vaccinazioni, è possibile fare tutto questo anche nel cortile di casa o in giardino. Purché si muova e purché non lo faccia sul pavimento di casa che è molto scivoloso.
Lentamente, le zampette del cucciolo dovrebbero prendere tonicità e, se nel frattempo i livelli di calcio si stabilizzano, dovrebbe anche recuperare la forza e la struttura ossea che gli permetterà di camminare meglio.
Quando è necessario invece l’intervento?
Tutto dipende dal responso e dalla diagnosi dell’ortopedico. Generalmente si tende a trovare soluzioni alternative all’intervento chirurgico, ma a volte risulta necessario.
Questo accade quando le radiografie mostrano una grave malformazione che rischia di degenerare. Se non si interviene c’è il rischio che il cucciolo perda del tutto la mobilità.
Verranno fatti ulteriori accertamenti circa la malformazione per capire se dipende da particolari patologie e dopo si deciderà su quando e come procedere.
Il post operatorio non è semplice. È lungo, faticoso e la sua durata è molto soggettiva per ogni cucciolo.
Fisioterapia successiva all’intervento
La fisioterapia che segue l’intervento chirurgico è decisiva. È l’unico modo per poter far riprendere la mobilità al cucciolo senza creare problemi di postura o altre difficoltà.
La quantità di movimento aumenterà gradualmente, così come la sua intensità. La durata della fisioterapia non può essere stabilita a priori. Varia in base all’intervento, al modo di rispondere del cucciolo e, soprattutto, varia di cucciolo in cucciolo. I tempi di guarigione non sono mai uguali per tutti.
Il piccolo cane verrà sempre seguito da un esperto e verrà sostenuto e aiutato in ogni difficoltà. Dapprima piccoli passi, poi brevi tragitti. Il percorso finirà quando il piccolo quattro zampe sarà in grado di camminare in maniera del tutto autonoma e, soprattutto, nel momento in cui gli ulteriori controlli diano responso positivo.
Dopo qualche tempo, il cucciolo tornerà in forma e potrà continuare a crescere senza nessun ostacolo.
Esistono delle predisposizioni in alcune razze?
Senza dubbio, alcune razze sono più soggette a presentare dei problemi alla struttura ossea delle zampe. Non dimentichiamo il Pastore Tedesco o il San Bernardo con la loro displasia dell’anca. A volte, però potrebbe essere una malformazione che non è dovuta alla razza dell’esemplare.
Cani di razza quanto cani meticci possono presentare delle malformazioni alle zampe e mostrarle storte. È soltanto un fattore genetico, ma non prerogativa di una razza piuttosto che di un’altra.
Cani adottati
Una piccola parentesi va affrontata. Nel caso di cani adottati da un rifugio o salvati dalla strada, non è sempre possibile stabilire se la malformazione sia genetica. Spesso i cagnolini randagi che vivono per strada sono, purtroppo, vittime di abusi e incidenti.
Un cucciolo adottato o trovatello che mostra le zampe storte potrebbe essere nato così oppure essere stato vittima di un incidente e le zampette storte potrebbero essere conseguenza di alcune fratture guarite spontaneamente senza le cure adeguate.
Se è questo il caso, allora bisogna valutare bene la situazione insieme al veterinario. Se il cucciolo non prova dolore mentre cammina e sembra che sia un problema prettamente “estetico”, allora non è il caso di sottoporlo ad un intervento invasivo che potrebbe farlo stare male.
Sarà il veterinario insieme all’ortopedico a stabilire se questa malformazione possa peggiorare o meno o se nel tempo possa procurare dolori tali da rendere necessario un eventuale intervento chirurgico.
Visite di routine
Non va mai sottovalutata l’importanza delle visite di routine. Spesso vediamo i nostri cagnolini che stanno bene e quindi pensiamo che non abbiano bisogno di visite. Questo pensiero è sbagliato.
Nel caso di cui abbiamo parlato oggi, la malformazione ossea potrebbe essere lieve e inizialmente non visibile ad occhio nudo. Il cagnolino, col tempo, iniziando a camminare, potrebbe manifestare dei sintomi.
Tendiamo a far controllare il nostro cane solo in questo momento, quando mostra dei sintomi. A questo punto, il problema potrebbe essere già grave.
L’ideale è stilare, con la collaborazione del nostro veterinario, un piccolo piano di prevenzione che preveda delle brevi visite periodiche. Soltanto in questo modo è possibile monitorare la salute del nostro piccolo Fido, senza ritrovarsi già con un problema o con una patologia che si è diffusa.