Com’è fatto l’occhio del cane? E come funziona?
È una delle parti più sensibili e importanti del corpo di Fido. Parliamo dell'occhio. Scopriamo qualcosa in più: com'è fatto l'occhio del cane?
L’occhio del cane è più simile a quello dell’essere umano di quello che possiamo pensare. In cosa è uguale? E in cosa differisce? Vediamo com’è fatto l’occhio del cane.
L’occhio rappresenta una delle parti più sensibili del corpo del cane ed è uno dei sensi che più gli permette di mantenere i contatti con la realtà. È proprio l’occhio, infatti, che cattura le immagini dal mondo esterno e le trasmette al cervello. Vediamo come è strutturato.
Parte esterna
Come perfettamente visibile, l’occhio è situato nella parte superiore del viso del cane, all’interno della cavità orbitale. La parte più esterna in assoluto è la palpebra.
A cosa serve quest’ultima? Qual è esattamente la sua funzione? La palpebra rappresenta un vero e proprio mezzo di protezione dell’occhio, sia nel cane che in qualsiasi altro essere vivente.
La palpebra, esternamente, è ricoperta da uno strato di pelle. Internamente è presente un altro strato di tessuto organico vascolarizzato, la congiuntiva.
La funzione grazie a cui si contraddistingue è quella di proteggere l’occhio dall’eventuale ingresso di corpi estranei che potrebbero causare infezioni o lesioni dell’occhio.
Globo oculare
Il globo oculare ha una forma sferica ed è costituito, nella sua parte più superficiale, dalla sclera e dalla cornea.
La sclera, nel cane come nell’essere umano, è una membrana prettamente fibrosa, costituita in prevalenza da fibre elastiche e collagene.
Quella che svolge è anch’essa una funzione di rivestimento e conseguente protezione del bulbo oculare. La sua struttura è costituita da due strati, uno più esterno ed uno più interno.
Quello esterno, che prende il nome di episclera, è formato da tessuto connettivo e vasi sanguigni; quello più interno, denominato sclera propriamente detta, mostra come contenuto una grossa quantità di tessuto connettivo lasso.
Cornea
La cornea, situata nella porzione anteriore del globo oculare, appare all’esterno come uno strato trasparente che ricopre l’occhio. La sua funzione è quella di primo filtro per i raggi luminosi catturati dall’occhio.
Viene infatti considerata come una vera e propria lente ed è la responsabile della trasmissione della luce dall’esterno all’interno dell’occhio.
Altra funzionalità riconosciuta della cornea, è quella di permettere la messa a fuoco delle immagini che in seguito verranno trasmesse al cervello attraverso la retina, altra parte fondamentale della struttura degli occhi.
Lo spessore della cornea ammonta ad 1 mm ed è formata da cinque strati diversi. Di seguito un elenco.
Strati della cornea
Gli strati costituenti la cornea sono cinque: epitelio corneale, lamina elastica anteriore, stroma, membrana elastica posteriore ed endotelio.
L’epitelio corneale rappresenta lo strato più esterno della cornea e misura circa un decimo dello spessore dell’intera cornea. È formato, a sua volta, da cellule che, insieme, formano una vera e propria barriera protettiva permeabile.
Per il corretto funzionamento dell’occhio e per una nitida trasmissione delle immagini al cervello, è necessario che non subisca nessun genere di danno o abrasione.
La lamina elastica anteriore risulta priva di cellule e formata da fibre di collagene.
Lo stroma corneale è lo strato più spesso presente all’interno della cornea. Il suo spessore, infatti, in base alla conformazione dell’occhio, può variare dal 75 a 90% dell’intero spessore della cornea.
È formato da una serie di fibrille di collagene, organizzate tra loro e suddivise in lamelle. Il suo colore trasparente è dovuto alla mancanza di vasi sanguigni in superficie.
Il quarto strato della membrana viene denominato membrana elastica posteriore. La sua particolarità è quella di diventare sempre più spessa col passare del tempo e con l’avanzare dell’età del cane.
L’ultimo strato, come anticipato, è composto dall’endotelio. La sua funzione è quella di idratare l’intera membrana.
Uvea
Dietro la cornea dell’occhio del cane, si si trova la camera anteriore. Quest’ultima è delimitata dall’uvea, a sua volta costituita da tre parti: iride, corpi ciliari e coroide.
L’iride è la parte della camera anteriore dell’occhio che conferisce il colore agli occhi. Proprio il colore, infatti, nei cani, non dipende dalla razza a cui appartengono, ma dalla quantità e dal tipo di pigmenti presenti nell’occhio del cane. Non è strano, infatti, che cani appartenenti alla stessa razza possano avere colore degli occhi diverso.
Per quanto riguarda il funzionamento dell’iride dell’occhio del cane, vi è una piccola differenza in base alla sua colorazione chiara o scura. Negli occhi che presentano un’iride di colorazione chiara, quindi poco pigmentata, la luce passa fino agli strati profondi dell’occhio, dove viene riflessa assumendo un colore chiaro; al contrario, nelle iridi che presentano una colorazione bruna, ricca di pigmento, la luce non penetra fino agli strati profondi e non viene riflessa.
Il corpo ciliare è la parte della camera anteriore dell’occhio dedicata alla messa a fuoco delle immagini catturate. Contiene, infatti, dei tessuti muscolari che attraverso la loro attività riescono a rendere più nitida l’immagine da trasmettere al cervello.
Quando parliamo di coroide, infine, facciamo riferimento ad una membrana molto sottile ricca di vasi sanguigni e che si occupa di trasferire e fornire il nutrimento alla retina per il suo corretto e soddisfacente funzionamento.
Retina
Come anticipato, la struttura oculare del cane è molto simile a quella dell’essere umano. La retina, infatti, la troviamo come parte fondamentale dell’occhio sia nell’essere umano che nel nostro amico a quattro zampe. Ma cosa è questa retina? Qual è il suo compito?
La retina ricopre il bulbo oculare ed è costituita da un sottile strato di tessuti nervosi. Nel cane questa membrana è suddivisa in due parti diverse: l’area dorsale e l’area ventrale.
L’ area dorsale, denominata anche “tappeto”, si presenta con una colorazione azzurra nei cuccioli e giallo-verde più avanti nell’età adulta. È particolarmente ricca di fotorecettori, cellule che hanno la funzione di convertire in impulso nervoso tutte le immagini catturate;
L’ area ventrale si presenta invece con una colorazione scura. Al’interno di questa areai ricettori si presentano in consistenza meno densa.
Percezione immagine
Per poter capire come funziona la percezione dell’immagine, di cui la retina è protagonista, possiamo immaginare l’occhio del nostro cane come una piccola fotocamera.
Considerando l’intera struttura dell’occhio, possiamo immaginare l’obiettivo della fotocamera come l’insieme di tutte le superfici trasparenti presenti nell’occhio: film lacrimale, cornea, umor acqueo, cristallino e corpo vitreo.
Tutte queste superfici trasparenti appena citate, vengono attraversate dalla luce e dalle immagini.
Continuando a considerare la struttura della fotocamera messa a confronto con l’occhio, l’otturatore è quella parte del corpo della macchina fotografica che permette di regolare la quantità di luce, che in seguito andrà a colpire la pellicola.
La parte equivalente presente nell’occhio è rappresentata dall’iride, la cui funzione è stata anticipata precedentemente.
Step fondamentale per scattare una foto con la fotocamera è la messa a fuoco dell’immagine che sfrutta e modifica continuamente la distanza tra lente e pellicola.
E nell’occhio di Fido, come funziona? Com’è fatto l’occhio del cane nel momento in cui deve mettere a fuoco le immagini? La lente e la pellicola della fotocamera vengono sostituiti dal cristallino e dalla retina, la cui distanza rimane fissa.
Tornando alla messa a fuoco delle immagini da catturare, l’occhio mette a fuoco a distanze variabili utilizzando e sfruttando, ovviamente, una strategia diversa rispetto all’attrezzo rappresentato dalla fotocamera.
In questo caso, il cristallino ha la capacità di variare continuamente la sua forma e di modificare la sua curvatura in modo da aumentare o diminuire il suo potere di convergenza.
Questo processo dinamico viene identificato col nome di accomodazione ed è considerato abbastanza particolare per il suo svolgimento. Il tutto è regolato da un anello di fibre muscolari disposte intorno al cristallino, tipicamente stanziate nel corpo ciliare.
In questo modo, quando l’occhio guarda un oggetto in lontananza, il cristallino cambia forma: si appiattisce e diminuisce la sua curvatura. Al contrario, nel caso in cui guarda un oggetto vicino, diventa più convesso ed aumenta la sua curvatura.
Processo di elaborazione della retina
Utilizzando lo stesso paragone sopracitato, tra macchina fotografica e occhio, potremmo definire la retina come la pellicola. È proprio la retina a svolgere diverse funzioni, anche di natura diversa.
Tra queste, troviamo sicuramente la percezione dei colori con la conseguente possibilità di poterli distinguere, la sensibilità al movimento e la capacità di sviluppare una discreta visione notturna.
Anche se, il cane, non è tra gli animali che più riescono a sviluppare la visione notturna come per esempio i gatti.
Ma le funzioni della retina non sono ancora finite: i raggi luminosi, dopo aver attraversato la cornea, la camera anteriore, la pupilla, il cristallino ed il vitreo, vanno a convergere proprio sulla retina, attraversano tutto il suo spessore.
Una volta attraversata, colpiscono direttamente i fotorecettori, comunemente conosciuti con il nome di coni e bastoncelli, che costituiscono la parte più importante della retina, dove le immagini e la luce vengono convertite in impulso nervoso.
Impulsi nervosi
Una volta catturati i raggi luminosi dalla retina, è tempo di elaborare l’immagine catturata. Ciò può avvenire attraverso il trasferimento di impulsi nervosi provenienti dai nervi ottici.
Questi impulsi dalle loro orbite vengono inviati all’encefalo. Il processo di trasformazione del’immagine avviene proprio qui.
I raggi luminosi e gli impulsi nervosi infatti, una volta arrivati all’encefalo, iniziano a prendere forma e a trasformarsi in una visione cosciente, ovvero la percezione dell’immagine così come appare all’esterno.
Ciò che sembra strabiliante è che tutto questo, Fido, lo fa in tempo reale. Infatti è in grado di elaborare le immagini che gli si presentano davanti proprio nel momento in cui le sta osservando.
Attenzione
Nonostante la conformazione dell’occhio del nostro cane, che mira sempre a proteggere questa parte così importante e delicata, non bisogna mai abbassare la guardia.
L’occhio, infatti, in quanto parte così sensibile, è continuamente esposto a pericoli sia esterni che interni, come l’ingresso di un corpo estraneo o lo sviluppo di patologie ed infezioni.
Inoltre, altro dettaglio da non sottovalutare nel nostro cane, è la sua età. Con l’avanzare del tempo, senza un buon piano di prevenzione attuato durante tutta la vita di Fido, è possibile che proprio gli occhi subiscano dei danni irreparabili.
Non è infatti strano né inusuale che la maggior parte dei cani anziani abbia problemi di vista che variano dai meno gravi alla perdita totale della vista.
La patologia più diffusa tra i cani è l’atrofia progressiva della retina. Si tratta di una malattia degenerativa che colpisce ogni anno un numero consistente di cani e che ad oggi non ha ancora una cura definitiva.
Prevenirla non è sempre possibile, ma come anticipato, un approfondito piano di prevenzione potrebbe aiutare a tardare l’insorgenza dei sintomi o nei casi scoperti in tempo a poterli gestire e rallentare.
È bene quindi, periodicamente, portare Fido dal veterinario e controllare che effettivamente vada tutto bene.
Prevenzione
Conoscere com’è fatto l’occhio del cane è importante. Se però non sai da dove iniziare col tuo Fido, non temere! Trovare un veterinario fin dalla tenera età del cucciolo e provare a mantenerlo per tutta la sua vita potrebbe essere un ottimo aiuto.
Il consiglio di tutti gli esperti, infatti, è proprio quello di non cambiare veterinario se non strettamente necessario o, in quel caso, di fornire a quello nuovo il quadro clinico completo del nostro Fido.
Il veterinario pian piano conoscerà il tuo cucciolo, inizierà a creare una sua cartella clinica privata e già dal primo campanello d’allarme avvierà tutti i controlli necessari per scoprire patologie e/o infezioni che potrebbero mettere in pericolo la salute degli occhi del nostro cane.
Ricorda che anche l’infezione più lieve, se trascurata o curata male, può portare a gravi patologie.
Se noti qualcosa di strano, non fidarti delle cure fai da te reperibili sul web, ma rivolgiti appunto ad un esperto. Diagnosticare in tempo una patologia è molto più importante di quanto tu possa credere.
Tieni sempre pronto il numero del veterinario e non esitare mai a chiamarlo già dal primo campanello d’allarme che si può presentare. Fido potrebbe essertene grato per tutta la vita. Non è quindi importante che tu sappia com’è fatto l’occhio del cane, ma che tu non dimentichi mai il controllo di routine.