Tumore delle ghiandole anali del cane: ecco cosa sapere
Come riconoscere e trattare efficacemente un tumore delle ghiandole anali del cane; la salute del vostro cane dipende anche da voi
Sfortunatamente, anche i pelosi possono contrarre malattie pericolose e potenzialmente mortali; è il caso del tumore delle ghiandole anali del cane.
È quindi fondamentale riconoscere i segni di questa malattia, per cercare di intervenire in tempi davvero brevi. La tempestività in questi casi risulta quindi fondamentale.
Cos’è il tumore delle ghiandole anali?
Prima di parlare del tumore delle ghiandole anali del cane, si deve fare una piccola premessa sulle sacche anali. Le sacche anali sono delle piccole tasche che si trovano in corrispondenza dell’apertura anale. Queste sacche contengono le ghiandole sudorifere che producono delle secrezioni di cattivo odore e di colore scuro, che di norma vengono eliminate attraverso l’atto della defecazione.
Questo tumore può crescere su uno o su entrambe le sacche anali e sfortunatamente può formare metastasi anche in altre parti del corpo, organi compresi. Inoltre, questa forma tumorale è quasi sempre di tipo maligno e colpisce tendenzialmente i cani adulti o anziani.
Cause e sintomi
Tra le cause del tumore delle ghiandole anali del cane, è possibile notare una mutazione del DNA all’interno delle cellule, che per questa causa, tendono a crescere in maniera del tutto incontrollata. La mutazione delle cellule, spesso e volentieri, è causata da uno squilibrio ormonale, che tende perfino a coinvolgere il testosterone, che ha un ruolo cruciale nella formazione di questo tipo di cancro. Inoltre, alcune razze sono più predisposte geneticamente a contrarre questo tumore, anche se tutti i cani possono incombere in questo problema; tra le razze è possibile elencare:
- Cocker spaniels
- Springer spaniels inglesi
- Pastori tedeschi
- Bassotti
- Alaskan Malamutes
Se avete quindi uno di questi pelosi, è importante che lo facciate visitare, in via preventiva, dal veterinario. Riuscire a prendere i sintomi in tempo, potrebbe salvare la vita del vostro peloso.
Per quanto riguarda la sintomatologia è possibile elencare:
- Stipsi
- Gonfiore o nodulo vicino alla zona anale
- Dolore al retto
- Sangue nelle feci
- Tendenza del cane a leccare insistentemente la zona anale
- Inappetenza
- Aumento della minzione
- Vomito
- Letargia
- Debolezza
- Battito cardiaco rallentato
Inoltre questo tumore tende a crescere verso l’interno e spesso e volentieri non risulta visibile l’eventuale nodulo. È possibile anche che il tumore possa provocare un’infezione e addirittura bloccare le sacche anali, causando perfino problemi ad effettuare i bisogni.
Diagnosi e trattamento
Per diagnosticare un tumore delle ghiandole anali del cane, il veterinario comincerà chiedendovi tutta la storia clinica del vostro peloso. Una volta recepite tutte le informazioni, il veterinario comincerà ad eseguire un esame fisico del vostro peloso; il primo esame è l’esame rettale , allo scopo di capire se sono presente dei linfonodi percepibili al tatto. Inoltre verranno eseguiti altri test, come un prelievo di sangue, un esame delle urine e delle feci e un altro esame per controllare la salute renale. Infine risulterà necessaria una biopsia del tumore per determinare se effettivamente è maligno o meno.
Per quanto riguarda il trattamento, questo può includere la chemioterapia, in grado di uccidere fino al 50% delle cellule tumorali; altri trattamenti includono la radioterapia e perfino la rimozione chirurgica del tumore. Sfortunatamente il trattamento è molto invasivo e possono sorgere degli effetti collaterali come diarrea cronica e dolore al retto, per settimane e perfino per mesi. È possibile inoltre che il veterinario prescrivi un trattamento chiamato di “supporto” per trattare i sintomi provocati dalla chemioterapia e dai trattamenti primari, necessari per cercare di eliminare il tumore.
Per quanto riguarda la prognosi, questa varia da cane a cane e dalla gravità del tumore; i cani, in alcuni casi, potrebbero sopravvivere per circa altre 12 o 18 mesi dopo il trattamento, altri potrebbero vivere di più o anche di meno. Sarà quindi il veterinario a darvi una risposta certa, solo dopo aver completato il trattamento. Per qualsiasi altra informazione, sarà necessario che chiediate al vostro veterinario, che potrà essere più specifico, solo dopo aver visitato accuratamente il vostro cane.