10 modi per aiutare il cane a fare amicizia
Fido è timido e introverso e quando vede altri cani non sembra proprio contento? Ecco alcuni modi per aiutare il nostro cane a fare amicizia
I nostri amici a quattro zampe non sono tutti uguali. Ognuno di essi ha il proprio carattere e nel tempo definisce una propria personalità, perciò talvolta occorre trovare dei modi per aiutare il cane a fare amicizia sia con i propri simili che con le persone. Non tutti i pelosi sono estroversi e hanno più difficoltà a socializzare e interagire. Riuscire ad aiutarli in questo compito alzerà la loro autostima e la loro voglia di fare nuove amicizie, ma soprattutto li renderà dei quattrozampe felici e sereni che non si sentono in pericolo ogni volta che fanno una nuova conoscenza. Vediamo allora quali alcuni semplicissimi modi per aiutare il nostro cane a fare amicizia.
Fa socializzare Fido sin da cucciolo
Quante volte abbiamo sentito parlare di socializzazione del cucciolo e di come sia importante per garantirgli una crescita sana e felice? Ebbene, è un consiglio prezioso che qualsiasi padroncino dovrebbe seguire facendosi aiutare, quando occorra, da una persona esperta che abbia una conoscenza più approfondita del mondo canino.
La socializzazione dovrebbe essere una tappa fondamentale della crescita di ogni quattrozampe, uno dei modi per aiutarlo a fare amicizia nel corso della sua vita. Sia che si tratti di persone che di altri cani e persino gatti, dobbiamo trasmettere a Fido quella sicurezza che lo porterà a non vedere tutti gli esseri viventi come una minaccia. Abbiamo detto pocanzi che ciascun cane ha il proprio carattere, ma questo è fortemente influenzato non solo dalla razza e dal patrimonio genetico. Entrano in gioco proprio le esperienze che compie sin da quando è piccolo in relazione agli altri cani o alle persone.
Prendiamo il caso più semplice e comune, quello del cane randagio. Per avvicinarlo spesso occorrono giorni, se non mesi. Non conosciamo le esperienze che ha avuto con le persone ma dal suo atteggiamento, dal suo stare continuamente sulla difensiva possiamo percepire che probabilmente non ha vissuto delle situazioni proprio piacevoli. Ecco perché occorre tanto tempo per convincerlo a fidarsi di noi, per fargli capire che non abbiamo intenzione di fargli alcun male e che vogliamo solo prenderci cura di lui.
Far familiarizzare il cane con nuove situazioni e persone
La socializzazione, come abbiamo visto, ha a che fare in generale con moltissime situazioni diverse tra loro. Significa, quindi, che il cucciolo deve acquisire fiducia in se stesso e nel proprio padroncino per affrontare nuovi incontri con altri cani ma anche con altre persone. Un modo per aiutare il cane a fare amicizia è metterlo nelle condizioni, con le dovute accortezze, di vivere queste esperienze. E, naturalmente, renderle piacevoli e mai traumatiche (altrimenti otterremo l’effetto contrario).
Specialmente da cucciolo è importante dare al cane degli obiettivi. Non dobbiamo trattarlo come un soprammobile ed è importante capire che privarlo di nuove esperienze non farà altro che danneggiarlo, una volta adulto. Quando raggiunge la giusta età e ha già fatto le prime importanti vaccinazioni, iniziamo a portarlo al parco o ai giardinetti. Qui avrà la possibilità di confrontarsi per la prima volta con gli altri cani e con i padroncini che li accompagnano. Se Fido è particolarmente timido si mostrerà spaventato ed esiterà ad avvicinarli, ma dandogli una piccola “spinta” e trasmettendogli tranquillità a poco a poco si renderà conto che farsi nuove amicizie non è poi così male!
Rivedere le basi dell’addestramento
I modi per aiutare il cane a fare amicizia, in fondo, sono strettamente legati a tutto ciò che abitualmente prevede l’addestramento. Come la socializzazione, anche questo dovrebbe iniziare sin da quando Fido è cucciolo, ma soprattutto non essere improvvisato ma affidato a persone che ne capiscano.
Talvolta i cani sono poco propensi al contatto con altri simili o con le persone perché non sono stati educati nel modo giusto. Un cane non addestrato è una mina vagante, un quattrozampe che non riesce a controllare i suoi istinti (quindi le sue paure) e non sa distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato. Nessuno afferma che si debba “sopprimere” la sua natura, questo sarebbe profondamente sbagliato. Ma è giusto indirizzarlo verso i comportamenti corretti, soprattutto nelle situazioni in cui entrano in gioco altre persone o animali.
Un cane ben addestrato non impara semplicemente a seguire dei comandi alla cieca. Impara soprattutto a interagire e comprendere il suo padroncino e questo legame, se ben saldo, per lui diventa una certezza. Questo crea la base su cui poggia la sua autostima e state certi che un cane sicuro di sé non avrà difficoltà a interagire con gli altri.
Fare sessioni di gioco
Socializzazione e addestramento per un cucciolo di cane non devono essere una “tortura”. Come sempre il modo migliore per aiutare il cane a fare amicizia e a prendere confidenza con situazioni nuove è l’approccio ludico. In parole semplici, significa che rendendo tutto un bel gioco, il cucciolo è maggiormente ben disposto nei confronti degli esercizi con cui gli insegniamo anche solo i comandi di base. Gioco non significa semplicemente nel dargli una pallina di gomma o comprargli un bel pupazzo, ma vuol dire insegnargli qualcosa facendolo divertire.
Gioco e divertimento sono il modo migliore per stimolare Fido sia fisicamente che mentalmente. E chi conosce i quattrozampe sa bene quanto sia importante dargli sempre nuovi stimoli. Inoltre il gioco rientra tra i modi per aiutare il cane a fare amicizia sia con gli umani che con altri cani perché è un’occasione per interagire con essi. Come sempre se non sappiamo da dove iniziare, affidiamoci ai consigli di un educatore cinofilo esperto che sappia darci le giuste indicazioni da seguire.
Presentare Fido ad altri cani: tutti al parco!
Parlando di modi per aiutare al cane a fare amicizia, non possiamo che ritagliare un capitolo dedicato al parco. Parchi, ville, giardinetti non sono semplicemente aree verdi in cui far sgambare il cane. Da questo punto di vista sono utilissimi, sa chiaro, ma hanno anche l’importante funzione di luogo di aggregazione e di nuove conoscenze. Dal momento che al parco possiamo incontrare una quantità enorme di cani, persone e anche altri animali dobbiamo prima di tutto addestrare Fido nel modo giusto. Il cane deve imparare a presentarsi agli altri cani, senza dare in escandescenze e mantenendo un comportamento educato.
I cani possono essere timidi e non prendere proprio in simpatia un loro simile che, seppur cucciolo, inizia a saltargli addosso facendogli delle feste un tantino eccessive. Stessa cosa vale per cani più aggressivi, che vedono tutti gli altri come una minaccia o che non sono stati ben addestrati a socializzare dal proprio padroncino. Per quanto bello sia, il parco ospita cani (e persone) di ogni genere e dobbiamo sempre evitare situazioni che mettano a rischio il nostro Fido e gli altri.
Inizialmente l’ideale è scegliere posti tranquilli, non troppo affollati e soprattutto aver già insegnato a Fido i comandi di base. Non perdiamolo mai di vista e, almeno per i primi tempi, evitiamo di lasciarlo scorrazzare senza guinzaglio. Rischiamo di perderlo ma anche che si cacci nei guai!
Usare il rinforzo positivo
Qualunque addestratore esperto sarà d’accordo sul fatto che il rinforzo positivo sia la tecnica più efficace per insegnare il cane a far qualcosa. Un addestramento basato su questo approccio rende l’esperienza piacevole e assolutamente gratificante per il cane. Tutto consiste nel ripetere più volte gli esercizi, sempre allo stesso modo, e premiare il cane con uno snack o un biscottino ogni volta che risponde nel modo giusto. Prediamo il caso dei semplici comandi di base, in cui Fido impara ad associare un’azione al suono emesso dalla nostra voce. Se Fido non esegue il comando, non va premiato. Al contrario se lo esegue nel modo corretto dobbiamo fargli capire che è stato bravo.
Lo stesso approccio può essere un modo per aiutare il cane a fare amicizia, in senso lato. Quando siamo al parco in mezzo ad altri cani oppure ospitiamo qualcuno in casa, cerchiamo di rispondere nel modo appropriato al comportamento del cane. Tanto per fare un esempio, se Fido si lancia correndo addosso a un cane sconosciuto oppure gli ringhia contro, non dobbiamo assolutamente premiarlo o gratificarlo. Ci vuole un secco “no”. Stessa cosa vale quando in casa arriva nuova gente e il cane reagisce in modo aggressivo, timoroso oppure troppo entusiasta. Fido deve comprendere, a poco a poco, che alcuni comportamenti non sono graditi dal suo padroncino. E deve evitarli.
Lasciare che il cane faccia la prima mossa
Un errore piuttosto comune (e ingenuo) che fanno quasi tutti i padroncini è pensare che i cani di default siano socievoli e amichevoli. Niente di più sbagliato, come abbiamo visto questa regola non vale e ogni quattrozampe ha un carattere e una personalità specifici che vengono profondamente influenzati anche da noi. Quando vogliamo aiutare il nostro cane a fare amicizia con un proprio simile oppure con le persone, per evitare che sia intimidito o perfino spaventato non dobbiamo mai costringerlo.
Questo principio vale per tutti i cani, dobbiamo lasciare che siano loro a fare la prima mossa senza spingerli con insistenza o violenza. Immaginate se per un momento ci foste voi al posto di Fido. Vi piacerebbe essere costretti a interagire con qualcuno che non conoscete, anche contro la vostra volontà? Sì, la risposta è proprio quella che pensate.
Non solo Fido, anche il padroncino deve comportarsi bene
Alla luce di tutto ciò che abbiamo visto finora, dei modi per aiutare il cane a fare amicizia e di tutto ciò che occorre per fargli acquisire sicurezza appare chiaro un fatto fondamentale. Gran parte della buona riuscita dipende proprio da noi padroncini!
Adottare un cane è bello, riempie la casa di gioia ma è prima di tutto una responsabilità. Perciò dobbiamo garantire al quattrozampe tutto ciò di cui ha bisogno dal punto di vista fisico ma anche emotivo. Entra in gioco, dunque, il nostro atteggiamento nei suoi riguardi che non può e non deve essere perennemente improntato al rimprovero. Un cucciolo che si sente sempre vessato, che non vede mai ricompense ma solo urla e sgridate si abitua a un padroncino in collera e sempre agitato. Non acquista sicurezza né tanto meno riesce a legare con l’umano, con il rischio che crescendo lo veda addirittura come un nemico.
Cerchiamo di munirci di tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per far socializzare il cane e addestrarlo a dovere. Ma soprattutto manteniamo la calma ed evitiamo scenate che mortificano, innervosiscono e rendono agitato il nostro cane.
Imparare a conoscere e decifrare il linguaggio di Fido
Conoscere il linguaggio del corpo di Fido è un altro punto importante per comprenderlo appieno. È quel che ci consente in qualche modo di capire le sue emozioni e di “prevedere” ed evitare situazioni spiacevoli o di pericolo, soprattutto in rapporto ad altri cani o persone. Questo ci consente, anche, di regolare per bene il nostro comportamento e il modo in cui ci approcciamo a Fido. Specialmente per chi ha a che fare con un cane introverso, timido e che si spaventa degli altri è giusto creare una connessione profonda con lo stato d’animo di Fido. I cani sono sempre molto empatici nei nostri confronti, ci consolano quando siamo giù di morale e di aiutano quando capiscono che siamo in pericolo. Ricambiamo con la stessa moneta!