Rinunciare al cane di proprietà costerà fino a 650 euro a Rivolta D’Adda
Chi vuole rinunciare al proprio cane di proprietà a Rivolta D'Adda dovrà pagare costi salati
La giunta comunale di Rivolta d’Adda, città in provincia di Cremona, in Lombardia, ha preso una decisione che vuole proteggere gli animali, penalizzando i proprietari che prendono una decisione ritenuta da molti ignobile. Rinunciare al cane di proprietà costerà fino a 650 euro a Rivolta D’Adda. Non tutti sono d’accordo su questo provvedimento che divide in città.
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La rinuncia alla proprietà di un cane registrato all’anagrafe regionale è un diritto, ma deve essere limitata ai casi di reale necessità. Inoltre, il costo del mantenimento dell’animale in canile non può ricadere interamente sulla collettività. Con questo obiettivo, il Comune di Rivolta D’Adda ha introdotto un tariffario per chi decide di cedere il proprio cane al canile consortile. La giunta del sindaco Giovanni Sgroi ha stabilito i seguenti importi: 250 euro per cani docili senza particolari esigenze sanitarie, 350 euro per l’intera cucciolata, 450 euro per animali di piccola taglia con problemi comportamentali o aggressività, e 650 euro per cani di media e grande taglia o per quelli, di qualsiasi dimensione, che necessitano di cure veterinarie o attenzioni specifiche.
“Si tratta di un contributo forfettario destinato a coprire le spese comunali“, hanno spiegato gli amministratori comunali. Tuttavia, i proprietari in difficoltà economica, segnalati dai Servizi Sociali e con un ISEE inferiore a 6.500 euro, saranno esentati dal pagamento. Le tariffe sono state definite considerando sia la taglia che il carattere dell’animale, fattori determinanti nei tempi di adozione. Alcuni cani, infatti, restano a lungo in canile, generando costi elevati per il Comune e, di conseguenza, per i cittadini.
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“Le quote fissate tengono ovviamente conto anche delle dimensioni e del carattere dei cani, in quanto, in particolare questi due elementi, fanno la differenza nei tempi di adozione. In taluni casi trovare una nuova sistemazione agli animali comporta altissime difficoltà lasciando a carico del Comune e quindi dei cittadini, ingenti spese per il mantenimento di una cane. Esborsi che si protraggono per anni”, ha concluso il sindaco che ha esposto alla cittadinanza il tariffario per chi vuole rinunciare al cane di proprietà.