Due cani sopravvissuti all’incidente aereo trovano una nuova casa

I due cani sopravvissuti a un terribile incidente aereo hanno trovato una nuova casa. Purtroppo in quel disastro che ha coinvolto un velivolo di soccorso avevano perso la vita il pilota e anche un terzo animale che era presente a bordo. Tante persone si sono mobilitate per dare una mano ai due cuccioli che, nonostante lo schianto, ce l’hanno fatta.

Dopo essere sopravvissuti a un tragico incidente aereo, due cani hanno finalmente trovato una famiglia pronta ad accoglierli. L’incidente, avvenuto il 24 novembre nei Monti Catskill, New York, è costato la vita a Seuk Kim. Lui era un pilota volontario impegnato nel trasporto di animali in difficoltà. Kim stava trasportando tre cani verso l’Animal Shelter of Schoharie Valley, un’organizzazione di Albany che aiuta gli animali in cerca di adozione. Improvvisamente il suo aereo, un Mooney M20J del 1986, è precipitato. Poco prima dello schianto, il pilota aveva segnalato turbolenze. Poi non aveva più contattato il controllo del traffico aereo né inviato richieste di soccorso.

Dopo l’incidente, due dei tre cani trasportati sono stati trovati vivi. Pluto, un giovane Yorkshire Terrier, ha riportato contusioni interne. Mentre Whiskey, un cucciolo di Labrador di sei mesi, era rannicchiato nella neve con due zampe fratturate. Trasportato d’urgenza al Pieper Memorial Veterinary Hospital nel Connecticut, il piccolo ha subito diversi interventi chirurgici seguiti da un lungo percorso di fisioterapia. Ora Whiskey ha trovato una casa definitiva a Middletown, dove la famiglia affidataria ha deciso di adottarlo formalmente. Anche Pluto si è ripreso rapidamente e ha trovato casa grazie a una nuova famiglia ad Averill Park, nei pressi di Albany.

Purtroppo, il terzo cane, una femmina di nome Lisa, non ce l’ha fatta. La storia di Whiskey e Pluto ha attirato l’attenzione di molti, con persone da tutto il Paese interessate alla loro adozione. Tuttavia, Maggie Jackman Pryor, direttrice dell’Animal Shelter di Schoharie Valley, ha ricordato che nei rifugi ci sono tanti altri animali in attesa di una seconda possibilità.