Cane sbranato dai lupi nel cortile di casa: era un po’ sordo
Si chiamava Toby il Beagle un po' sordo che è stato sbranato nel cortile di casa da alcuni lupi
Una comunità intera è in lutto per la scomparsa di Toby. Tutti si stringono alla famiglia del povero Beagle, venuto a mancare in modo straziante. Il cane è stato sbranato dai lupi mentre si trovava nel cortile di casa sua. L’animale era un po’ sordo da qualche tempo e non ha avuto nemmeno il tempo di abbaiare per chiedere aiuto ai suoi proprietari.
A Polcenigo, in località Livenza, un altro cane è stato vittima di un attacco da parte dei lupi. Questa volta è toccato a Toby, un meticcio di 12 anni, i cui resti sono stati ritrovati all’alba di mercoledì. “Toby era nella sua cuccia, all’interno dell’area recintata vicino a casa nostra, ma i lupi sono riusciti a entrare e lo hanno sbranato“, ha raccontato la famiglia Dorigo, ancora sotto shock per l’accaduto. La famiglia ha subito segnalato quanto accaduto in municipio. “Abbiamo messo a disposizione i resti di Toby per le analisi. L’ipotesi è che i predatori abbiano fatto irruzione all’imbrunire. I cancelli erano chiusi e non abbiamo sentito alcun rumore. Toby, essendo un po’ sordo, non ha avuto nemmeno il tempo di abbaiare“.
L’anziana proprietaria del cane è distrutta dal dolore, mentre tra gli abitanti della zona cresce la preoccupazione per l’aumento degli attacchi. Soltanto una settimana fa, alcune persone hanno visto un branco di cinque lupi lungo la strada della Pedemontana, nei pressi del Gorgazzo. Il sindaco Antonio del Fiol ha lanciato un appello alla prudenza: “È fondamentale mettere in sicurezza gli animali domestici e proteggere quelli da allevamento“. “Negli ultimi mesi, i lupi si sono spostati dalla pianura alla zona pedemontana“, ha spiegato Dino Poletto, vicepresidente della Pro Nave. “Ma il problema resta serio: solo nel nostro territorio abbiamo perso almeno sette cani quest’anno”.
Per far fronte a queste perdite e di fronte a un cane sbranato dai lupi, il Servizio Caccia e Risorse Ittiche della Regione prevede un indennizzo per i proprietari colpiti. “I rimborsi coprono i costi di smaltimento delle carcasse e, in alcuni casi, le spese veterinarie per gli animali sopravvissuti“, ha spiegato Poletto. Nel 2024, due proprietari di cani uccisi a Caneva e Polcenigo hanno ricevuto 500 euro di indennizzo, mentre un’altra famiglia 300 euro.