Il cucciolo di Pitbull non solo non ha paura del veterinario: se ne è proprio innamorato
Il cagnolino sprizza felicità da tutti i pori ogni volta che deve andare dal veterinario
Vi sarà capitato spesso di vedere cagnolini terrorizzati alla sola idea di andare dal veterinario, tuttavia quello che stiamo per presentarvi rappresenta un’eccezione. Il cucciolo di Pitbull, a differenza della maggior parte dei suoi simili, si mostra sempre entusiasta quando arriva il momento di salire in macchina per andare a farsi visitare.
Il dottor Thomas Hamilton, molto famoso su Internet per essere il “paladino” degli animali, di recente ha condiviso un video su Instagram che ha come protagonista il pelosetto. Nella clip si vede chiaramente il modo in cui reagisce il cucciolo quando si trova al cospetto del suo umano preferito. La sua coda non riesce a smettere di scodinzolare e il suo corpicino vibra per la gioia. È evidente che non veda l’ora di entrare nel suo studio! Siamo sicuri che questo suo entusiasmo rincuori ogni volta i genitori, che non devono preoccuparsi di “costringerlo” ogni volta ad andare dal veterinario.
Portare il cane dal veterinario può costituire un’esperienza stressante sia per il cane che per il proprietario, ma ci sono alcuni trucchi a cui ricorrere per rendere il processo più semplice e soprattutto meno traumatico. È importante, specialmente durante le prime visite, evitare che il cane si agiti troppo. Sarebbe bene prenotare dunque visite di controllo, che non risultino troppo invasive e, di conseguenza, “spaventose”. Importantissimo evitare di punire il cane qualora manifesti agitazione prima, durante o dopo la visita. L’ideale sarebbe infine affidarsi ad un esperto che sappia trattare animali che soffrono d’ansia.
Ovviamente il piccolo di Pitbull non ha bisogno di tutti questi accorgimenti. È come se sapesse perfettamente come comportarsi quando i suoi genitori umani lo portano dal veterinario. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, la sua euforia potrebbe sembrare addirittura un po’ sopra le righe! Ma d’altronde come non ci si può affezionare ad un professionista come Thomas Hamilton?