Abbandonati per due settimane nel giardino di una casa disabitata, i cani sono stati salvati per miracolo – Video

Quando tutto sembra perduto, l’amore può riscrivere la storia.

Turner e Hooch, due fratelloni pelosi, se la sono vista davvero brutta. Rimasti soli in un giardino desolato dopo che la loro padrona è stata sfrattata, hanno passato due settimane senza cibo né acqua. Quando i soccorritori sono arrivati, si aspettavano il peggio, ma per fortuna i due cani erano ancora vivi, e sono stati salvati per miracolo. Appena i volontari li hanno visti, non potevano credere ai loro occhi: due esseri scheletrici, coperti di cicatrici e con uno sguardo che faceva stringere il cuore.

Cani abbandonati

Turner e Hooch, che avrebbero dovuto essere due muscolosi “gentle giants”, sembravano solo ombre di loro stessi. “Guardateli, poveri tesori. Come si fa a lasciarli così?”, ha detto uno dei soccorritori mentre cercava di tranquillizzarli. Non è stato facile conquistarli: spaventati e sfiduciati, i due non sapevano se fidarsi. Ma con qualche carezza e un po’ di pazienza, i volontari sono riusciti a portarli via da quell’incubo. Li hanno caricati in macchina e subito portati dal veterinario.

Cane al guinzaglio

La diagnosi era chiara: malnutrizione estrema. Turner e Hooch erano ridotti a pelle e ossa, ma per fortuna non avevano problemi di salute gravi. La soluzione? Una dieta speciale e tanto amore. “Ragazzi, si vede che questi due non vedevano un pasto decente da un pezzo”, ha commentato un volontario, mentre i cani divoravano le prime ciotole di cibo. Sembrava non mettessero nulla sotto i denti da un’eternità, il che, in un certo senso, era pure vero.

Oggi la loro vita è cambiata completamente. Turner, ribattezzato Rufus, ha trovato una nuova casa con un umano che lo adora: “Non posso immaginare la mia vita senza di lui”, ha detto il suo nuovo papà. Anche Hooch sta recuperando alla grande, circondato dalle cure amorevoli dei volontari. Da una situazione disperata a un lieto fine. La storia dei cani salvati per miracolo ci ricorda che, anche quando tutto sembra perduto, con un po’ di aiuto e tanto cuore, si può sempre riscrivere il finale.

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