Nonostante il cane fosse legato a una catena corta è riuscito comunque ad attirare l’attenzione del suo soccorritore
Aveva passato tanti anni sola e legata con una catena, per fortuna però ora tutto è cambiato
Nonostante molti padroni si comportano male con i loro animali domestici, questi ultimi continuano a volergli bene, proprio come se fossero amati e coccolati. Per questo i cani vengono definiti i migliori amici dell’uomo. Anche se vengono abbandonati per strada, continuano a fidarsi delle persone, come se fossero stati trattati sempre bene. È proprio questo il caso, nonostante il cane fosse legato a una catena corta è riuscito comunque ad attirare l’attenzione del suo soccorritore.
Il passato di Rummi era una triste storia di abbandono e sofferenza. Per tutta la sua vita, la cucciola aveva vissuto incatenata all’interno di un capannone fangoso e sporco. Purtroppo era incapace di muoversi liberamente. La catena che le stringeva il collo era corta, di conseguenza non le permetteva di spostarsi come voleva. Il suo mondo era limitato e la sua vita priva di libertà. Ogni giorno, riceveva cibo che nemmeno i più disperati avrebbero considerato commestibile, mentre la sporcizia intorno a lei diventava parte della sua realtà quotidiana.
Ma il destino di Rummi cambiò una mattina. Un soccorritore, mosso dalla compassione e dal desiderio di aiutare, si avvicinò a lei. Quando il suo tocco delicato sfiorò il suo corpo stanco, Rummi, quasi incredula, si alzò sulle sue zampette posteriori e avvolse con forza il soccorritore. Il cane si stava comportando come se avesse capito che quella mano gentile rappresentava l’inizio di una nuova vita. Non voleva più lasciarlo andare, come se fosse consapevole che quella sarebbe stata la sua occasione per sfuggire alla prigionia e vivere finalmente come ogni cane merita.
Portata al rifugio di salvataggio, Rummi scoprì per la prima volta cosa significava essere libera. La sua gioia era contagiosa: correva in tondo, scodinzolava selvaggiamente, incapace di trattenere l’entusiasmo di poter finalmente muoversi come voleva. Era libera di correre, giocare, esplorare senza paura, senza catene, senza confini.
Fortunatamente i volontari del rifugio si sono presi cura di lei nel migliore dei modi. L’hanno resa felice e le hanno trovato una famiglia disposta a farle dimenticare tutte le sofferenze passate grazie a tanto amore e affetto.