Il cane soffriva perché gli erano successe cose orribili, ma poi si è drasticamente trasformato – Video
Le esperienze terribili avevano tolto al cane ogni fiducia in sé stesso
Una storia sotto i presupposti sbagliati può anche prendere una piega differente, all’improvviso, se c’è l’amore dietro. La forza più potente al mondo, con cui superare immensi ostacoli, almeno quello in teoria fuori portata. Il cane protagonista della storia soffriva la solitudine. Si trattava di un Pitbull, alle prese con un terribile infortunio. In segno di buon auspicio, i soccorritori lo hanno chiamato Champ, ovverosia campione perché in fondo – ne erano convinto – aveva la stoffa necessaria per uscire dalla situazione delicata. Questo malgrado il suo aspetto al momento del ritrovamento fosse tutto fuorché rassicurante. In situazioni del genere è facile gettare la spugna, lasciarsi prendere dallo sconforto.
Eppure, dentro di lui vi era qualcosa di straordinario: una forza di volontà, pronta a risplendere, se gliene avessero concesso l’occasione. Raccolto dalla raffineria di petrolio, dove si stava consumando il dramma, gli operatori del centro lo hanno condotto di corso a Cares. Nella struttura avrebbe ricevuto opportuna assistenza medica, da parte di affidabili professionisti, in possesso di competenze, esperienze e nobili sentimenti verso gli animali. Subito Champ ha percepito un’atmosfera speciale.
Vedergli scodinzolare la coda ha lasciato di stucco gli stessi membri dello staff. Benché conoscessero già la resilienza dei migliori amici dell’uomo, la reazione del cane che soffriva andava oltre l’immaginazione. Certo, con il passare del tempo l’obiettivo era di salvarlo e restituirgli, quindi, la felicità, depredata da individui ostili. Qui è avvenuto il contrario: ancor prima di guarire, ha mostrato un barlume di gioia. Abituato alle vessazioni, il Pitbull apprezzava il semplice fatto di essere supportato.
Non era abituato a ricevere dimostrazioni di affetto, il che gli ha trasmesso una carica d’adrenalina e una resilienza eccezionali. Dai successivi accertamenti (comprensivi di raggi X), il personale sanitario ha ipotizzato la zampa fosse malridotta dopo essere finita sotto una macchina o un cancello elettrico.
Purtroppo, non c’era altra strada eccetto l’amputazione. L’intervento, avvenuto nei giorni seguenti, è andato liscio come l’olio. In attesa di essere adottato, Champ ha riacquisito la mobilità, grazie a un’accurata terapia di professionisti specializzati. Oggi è un prezioso membro della comunità, aiutando i nuovi arrivati ad ambientarsi.