Cane adottato dai dipendenti di una concessionaria auto: oggi lavora con loro

Un povero cane senza famiglia si aggirava nei dintorni di una concessionaria auto. I dipendenti non solo lo hanno accolto, ma lo hanno anche reso un loro collega

Vagava senza una meta tutto il giorno. Non aveva nessun posto da considerare casa e nessun umano da chiamare famiglia. Per fortuna il cane è stato adottato dai dipendenti di una concessionaria auto, dove spesso sostava perché queste persone dal cuore d’oro si prendevano quotidianamente cura di lui. Oggi è un membro fondamentale dello staff.

Cane adottato da dipendenti della concessionaria auto
Fonte foto da Faceboook

Questa bellissima storia ci arriva dal Brasile. Tucson Prime, come è stato ribattezzato il dolce cagnolino, è stato eletto come dipendente dell’anno presso lo showroom Hyunday della città dove era solito vivere in strada. Il cane era un randagio che tutti in zona conoscevano bene. Non aveva una casa e non aveva una famiglia. Spesso, però, si rifugiava proprio nei dintorni della concessionaria auto, perché i dipendenti dell’autosalone erano soliti dargli da mangiare e da bere, coccolarlo, giocare con lui. Fino a quando non hanno capito che avrebbero dovuto adottarlo.

Il cane adottato dai dipendenti di questa concessionaria auto brasiliana non si sono limitati, però, a dargli un tetto sulla testa. Gli hanno anche trovato un lavoro. L’ex cane randagio è diventato un loro collega. Sui social è molto conosciuto da quando gli hanno anche dedicato una pagina Instagram, seguita da quasi 30mila persone. Lo possiamo vedere intento a partecipare a importanti riunioni di staff, a dare una mano ai clienti, a farsi fare dei grattini sulla pancia, attivata che preferisce tra tutte le altre, come quella di mangiare ottimo cibo servito ogni giorno per lui.

Cane della concessionaria auto
Fonte foto da Faceboook

Da quando la sua storia è apparsa sui social, Tucson Prime è diventato virale e tutti lo amano. L’amicizia con quelle persone, diventate poi la sua famiglia, ci ridà speranza nell’umanità. La speranza è quella di leggere, da oggi in poi, altri racconti del genere, di animali salvati da persone di buon cuore che non si voltano dall’altra parte. Che la sua storia sia da fonte di ispirazione a molti.

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