Ha bussato a tante porte per chiedere aiuto: la cagnolina non riusciva neanche più a respirare
Il collare stringeva forte il collare della cagnolina, impedendole di respirare
Un muso gonfio e tumefatto, un collare stretto al punto di soffocare. Questa era l’immagine straziante a cui hanno assistito i volontari. Protagonista, una cagnolina che non riusciva nemmeno più a respirare. Stava per arrendersi dopo i ripetuti segni di disinteressi raccolti dalle persone alle quali aveva chiesto aiuto. Non sappiamo come sia stato possibile ignorarne le suppliche di una creatura così buona. Se lo chiedevano pure gli operatori, intervenuti in soccorso della povera anima smarrita.
Mika (questo il suo nome) è arrivata a loro come un fulmine a ciel sereno. Ripresa da una telecamera di sicurezza, rimaneva a terra abbandonata e ferita. In circostanze simili, bisognava considerare l’eventualitò della “sconfitta”. Ma prima di gettare la spugna i buoni samaritani avrebbe dato anima e corpo pur di salvarla. Sarebbe bastato anche l’1% di possibilità e gli sforzi sarebbero stati giustificati. Tolta dai pericoli della strada talvolta foriera di cattivi incontri, è avvenuta la miracolosa ripresa di Mika.
La cagnolina, che non riusciva più nemmeno a respirare, ha tirato fuori un’energia straordinaria. Trasportata d’urgenza in clinica, i chirurghi l’hanno sottoposta a un delicato intervento. Incrociate le dita affinché tutto andasse per il verso giusto, il lavoro impeccabile del personale sanitario ha dato i risultati sperati. Liberata dal collare, le ore seguenti sono state lunghe e angoscianti. Sarebbe riuscita a resistere, lasciandosi il peggio alle spalle? Grazie alla professionalità dei dottori e alle cure degli infermieri, Mika ha superato il probante banco di prova.
Giorno dopo giorno, con costanza e perseveranza, la quadrupede ha intrapreso un percorso di guarigione. Rimarginate le ferite, pure lo spirito ha dato degli importanti segnali di risposta. Dapprima sola e spaventata, ha ricominciato a nutrire fiducia negli esseri umani, ad apprezzare le carezze e le coccole. Infine, è arrivato il momento più toccante dell’intera storia: l’adozione. I medici Miranda e Yao, i chirurghi occupatisi di lei, se ne sono innamorati e la scelta di accoglierla in pianta stabile nella loro famiglia è stata la scesa più naturale. Per Mika è l’ora di voltare pagina.