Per tutta la sua infanzia questo povero cane è rimasto rinchiuso e torturato in una stanza buia – Video
Per lui si trattava di un purgatorio
In una stanza buia, avvolta dal fetore e dall’oscura, viveva un’anima innocente condannata alla sofferenza. Per lei quella era una sorta di purgatorio sulla Terra. Nulla andava come sperato, e meritava una seconda occasione, che le permettesse di scoprire la parte bella della società. Fino ad allora il cane, rinchiuso e torturato, ne aveva patite di ogni. Portava su di sé il peso di giornate passate di totale negligenza. Escluso dalla società, sin da cucciolo aveva attraversato diversi momenti complicati.
Il fatto che fosse riuscito a sopravvivere denotava un’enorme forza d’animo. La via più facile e, al tempo stesso, più comprensibile sarebbe stato quello di gettare la spugna. Almeno avrebbe smesso di soffrire. Eppure, il pensiero, ammesso che lo abbia fatto, lo avevano sfiorato soltanto in superficie. Perché poi subentrava lo spirito di sopravvivenza, radicato in ogni fedele amico a quattro zampe. Di amici, a onor del vero, ne era sprovvisto. E di responsabilità mica ne aveva.
Semmai le persone incontrate nel cammino avevano dimostrato una pochezza di principi e sentimenti disarmante. Le amarezze rimediate venivano riflesse dalle tenebre che lo avvolgevano. Quando i soccorritori hanno aperto la porta, li ha accolti un’immagine straziante: un cane rinchiuso e torturato, ricoperto di ferite. Rannicchiato in un angolo, il “batuffolo di pelo” aveva gli occhi pieni di terrore. Il suo corpo era martoriato, le ossa sporgenti sotto la pelle lisa, e pareva aver raggiunto il punto di rottura.
Trasportato d’urgenza in una clinica, il dolcissimo paziente ha intrapreso un lungo percorso di guarigione. Le ferite, profonde e infette, richiedevano cure costanti e delicate. Ma soprattutto lo stato psicologico allarmava i veterinari. Anni di isolamento e maltrattamenti avevano lasciato profonde cicatrici nella sua anima. Diffidente e timido, il quadrupede sembrava aver un caso irrecuperabile. E, invece, man mano il periodo di ricovero gli ha trasmesso di nuovo tanto coraggio e determinazione. Oggi è lontano anni luce e l’adozione da parte di una famiglia meritevole costituisce la degna chiusura del cerchio.