Cane usa l’immondizia come letto e cerca salvezza in chiunque passi di lì
Il cane era costretto a dormire tra l'immondizia, diventata il suo letto da quando non aveva più un casa. Il suo sguardo cercava salvezza ovunque
I poveri randagi di strada non hanno nessuno che si prenda cura di loro e cercano di arrangiarsi come meglio riescono per sopravvivere. Come nel caso del cane che usa l’immondizia come letto, perché non ha una cuccia e nemmeno un tetto sopra la testa. Il suo sguardo parla di lui e cerca salvezza in chiunque passi dal posto in cui lui si trova.
Donna Lochmann, responsabile del Stray Rescue of St. Louis (Srsl) nel 2017 rispose a una segnalazione. C’era un cane randagio bisognoso di aiuto urgente. “Mentre lo stavo cercando ho visto qualcosa muoversi con la coda dell’occhio. Ho frenato per dare un’occhiata più da vicino a un enorme cumulo di spazzatura: c’era un cane rannicchiato, sdraiato tra i sacchi dei rifiuti. Con la sua colorazione scura, si mimetizzava perfettamente“. Quando la soccorritrice vide il cane, capì che stava soffrendo. Al posto di allontanarsi di fronte a quella figura sconosciuta, il cucciolo è rimasto lì sdraiato. “Non ha nemmeno alzato la testa finché non gli sono stato quasi accanto. Poi ho visto i suoi occhi vuoti e solitari che mi guardavano di nuovo“.
Il cane era così magro che si vedeva la sua gabbia toracica. Chissà da quanto tempo si trovava in quelle condizioni. “Quello sguardo mi diceva che si era completamente arreso. E quando mi ha visto ha riabbassato la testa, aspettandosi che me ne andassi come aveva fatto ogni altro essere umano nella sua vita“. La donna gli ha messo il guinzaglio e il cane non ha reagito. Poi l’ha preso in braccio parlandogli dolcemente, per calmarlo e rassicurarlo. “L’ho caricato sul mio furgone e ho steso delle coperte. Lui si è subito raggomitolato, proprio come aveva fatto sul cumulo di spazzatura“. Lo hanno chiamato Kismet, che significa destino.
Dopo aver sottoposto a cure veterinarie il cane che usava l’immondizia come letto, ha potuto entrare nella sua casa affidataria dove ha iniziato a riprendersi lentamente. “La sua ‘mamma’ affidataria lo ha curato fino a farlo tornare in salute e si è innamorata di lui: la sua casa affidataria è stata la sua casa per sempre. Nikki e la sua famiglia lo hanno adottato ufficialmente e lo amano da morire“.