L’hanno usata come esca e poi abbandonata in un parcheggio: la cagnolina non aveva mai ricevuto amore – Video
Le tracce di violenza portavano in un'unica direzione
Suona l’allarme. È di nuovo emergenza per i volontari, chiamati a intervenire prima che sia troppo tardi. Sotto una fitta pioggia, in preda a freddo glaciale, i buoni samaritani accorrono sul luogo del triste episodio. Una povera cagnolina abbandonata è in condizioni deplorevoli. Nel parcheggio, all’interno di un container, l’ha scaricata, manco fosse un giocattolo vecchio, di cui si era stancato.
Talmente la fedele amica a quattro zampe è debole da non potergli misurare la temperatura. Mostra enormi segni di debolezza, perciò rimane al suolo, nonostante il supporto ricevuto. Ricoperta di ferite, non avvenute dall’oggi al domani, ha un fisico pelle e ossa. Inoltre, il musino è gonfio a causa di un trauma significativo. Provano a scaldarla, invano. Trasferita in una clinica veterinaria, i medici riescono nel difficile intento. D’altro canto, comunque, il caso di sottoporla ad adeguati accertamenti.
Purtroppo, l’esito dei controlli spazza via ogni serenità. Anemica, debole e ferita, necessita di una trasfusione di sangue immediata. Perseguitata dai vermi, ha una grave diarrea. Ma qual è stato il motivo scatenante di tale malessere? La risposta vi provocherà un misto di rabbia e indignazione.
Ancor prima dell’abbandono (un atto ignobile, punito da diverse legislazioni, compresa quella italiana), conduceva una vita da incubo. La cagnolina abbandonata veniva, infatti, sfruttata come esca, utile ad addestrare i cani da combattimento. Gli indizi raccolti fugano i dubbi. Nei giorni successivi Bunny (così lo hanno chiamato) risponde bene al trattamento. Dall’animo caparbio, persiste nella battaglia personale, pronto a riscattarsi. Gli antibiotici cominciano ad avere effetto.
Seppur a ritmi lenti, nelle settimane seguenti avviene la ripresa, davanti allo sguardo meravigliato di volontari e medici. Il personale sanitario, guidata dal Dottor Terry, viene dimesso dopo poco più di un mese dal ricovero. La scoperta della neve narrata dalle immagini vi toccherà il cuore. Trasferita nella sua casa definitiva, l’ora chiamata Bunster prospera. La coda scodinzolante e gli occhi luminosi la dicono lunga sul benessere raggiunto.