Aveva solo un anno, ma per via delle sue condizioni tutti pensavano che fosse una cagnolina anziana e nessuno voleva adottarla

Cagnolina (solo in apparenza anziana) abbandonata di un anno rischia l’eutanasia: sì, solo a leggerlo suona strano. Anche noi la prima volta in cui abbiamo appreso la storia siamo rimasti impietrito. Una giovanissima vita sul punto di essere strappata via, nonostante avesse moltissimo da offrire. Ma com’è possibile? Purtroppo, come constaterete voi stessi proseguendo con la lettura, delle serie ragioni esistevano e vanno ascritte al problema principale: la troppa superficialità di certi padroni. La tocchiamo piano, tuttavia crediamo arrivi comunque il nostro biasimo circa determinati comportamenti.

Prima di accogliere un Fido in casa sarebbe bene porsi delle domande. Una soprattutto: me ne vorrò occupare nel tempo o si tratta giusto di un capriccio? L’importante è rispondersi in maniera onesta e sincera, senza dover rendere conto a nessuno, eccetto al “batuffolo di pelo” sul punto di essere accolto.

Le vicende salite all’attenzione del popolo della rete arrivano dalla California, dove una cagnolina ha rischiato di essere soppressa a causa di una grave negligenza.

Pelle e ossa, soffriva di rogna avanzata al momento del ritrovamento. I volontari non avevano esitato ad assisterla, purtroppo, però, la struttura era sovraffollata. A quel punto, servivano i rinforzi, giunti quando il tempo stava per volgere allo scadere. Anime compassione del Wags and Walks Rescue di Los Angeles hanno garantito alla quadrupede una seconda chance. Nonostante la giovane età, la cagnolina sembrava assai più vecchia, persino anziana, dato lo stato di degrado in cui versava.

Con ferite aperte, un occhio infetto e molto al di sotto del peso forma, aveva patito sofferenze indicibili. Sottoposta a un trattamento sanitario ad hoc, Reese ha iniziato a guarire e a riacquistare le forze. Si è rapidamente trasformata in una principessina e a mostrare sicurezza. Chiusura del cerchio, una coppia, Walker e Rebecca, le ha spalancato i cancelli di casa e, soprattutto, del loro cuore. Complice il supporto delle persone disposte a finanziarne le cure, Reese può ora godersi l’affetto di una famiglia amorevole, dedita a lei.