Lo hanno trovato con un filo avvolto al collo: il cane era ormai stanco e dolorante – Video

Traumatizzato dagli abusi subiti, il cane aveva perso fiducia in sé stesso e nel genere umano

Non ci sono parole per descrivere quanto sia crudele e vile perpetrare violenza su un animale. Trovato proprio nel momento in cui aveva cominciato ad accettare l’idea di andare incontro a un destino infelice, il cane era stanco e dolorante. La sua espressione valeva più di mille parole: quei suoi occhioni persi e pieni di delusione esprimevano tormento interiore. Di questo passo, si sarebbe lasciato morire. Ma la parte peggiore era un’altra, un “particolare” notato subito dalla squadra di soccorritori: il filo spinato avvolto attorno al collo.

Cane vittima di abusi spaventato

Inqualificabile. L’autore del terribile crimine sul quadrupede meriterebbe di pagarne le conseguenze. Definirla una semplice aridità diventa riduttivo in certe occasioni: qui risulta evidente la natura sadica, la totale, sconcertante povertà di sentimenti. Parole nobili come rispetto e compassione esulano dal vocabolario dell’aguzzino del cane stanco e dolorante. Sarebbe, però, un vero peccato fare di tutta l’erba un fascio, ritenere la società formata solo da individui simili.

Cane impaurito

La squadra di samaritani ha pensato subito di liberarlo, intenzionata ad aiutarlo in qualunque modo. Provvedere ai bisogni del Fido in totale autonomia avrebbe significato sopravvalutare le proprie capacità, perciò, dopo averlo raccolto a sé, hanno cercato aiuto. Da chi? Da una persona esperta, provvista degli strumenti idonei per occuparsi del povero angioletto. In breve, di un veterinario.

Trasferito in clinica, il dottore ne ha esaminato la situazione, determinato a restituire la vitalità al paziente. Ostinarsi a rimuginare sul passato era inutile, bisognava volgere lo sguardo avanti, trasmettere vibrazioni positive al “bambino peloso”. Il processo di recupero andare compiuta, anzitutto, sotto il profilo psicologico, vista l’esperienza traumatica subita.

Guarirne le ferite dell’anima, restituire al cane stanco e dolorante fiducia in sé stesso era il passo numero uno. Poi sarebbe venuto tutto il resto. Ed è qui che si conclude il filmato pubblicato su YouTube sulla pagina Stray Rescue of St. Louis Official, un rifugio di volontari che fa dell’aiutare i randagi la sua missione. Da realtà così c’è solo da imparare.

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