Porta il cane a sopprimere perché malato: un anno dopo lo rivede vivo e lo chiede indietro
Il proprietario aveva deciso di far sopprimere il suo cane perché malato. Al rifugio non hanno assecondato la sua richiesta, ma lui rivedendolo un anno dopo, sano e felice, lo rivuole
Questa storia ha sconvolto tutti quanti. Un proprietario ha portato il suo cane a sopprimere perché era molto malato e lui non aveva alcuna intenzione di prendersene cura. Così ha chiesto che venisse addormentato per sempre. Così non è stato e il cane si è salvato. Quando l’uomo lo ha rivisto vivo dopo un anno e ha visto che stava bene, lo ha richiesto indietro.
Kristie Pereira aveva deciso di portare il suo cane in un rifugio, per farlo sopprimere. Nel 2022 la donna aveva pagato 450 dollari per adottare un incrocio di segugio di due mesi dal Lost Dog & Cat Rescue nel Maryland. Beau e la donna sono diventati inseparabili. Ben presto, però, la sua proprietaria ha capito che forse nell’animale c’era qualcosa che non andava. Un veterinario gli ha diagnosticato dei problemi neurologici, mentre dagli esami del sangue è emerso che poteva avere un problema al fegato. Nonostante le cure date, le sue condizioni sono peggiorate: non poteva più controllare l’intestino e sollevare le zampe posteriori.
Per scoprire cosa avesse avrebbe dovuto spendere 12mila dollari, ma tutti e tre i veterinari consultati le hanno fatto capire che c’era “una possibilità molto remota di scoprire cosa non va. E anche se lo facessimo, c’è una possibilità ancora minore che sia qualcosa che possa risolvere il suo problema”. Questi medici hanno consigliato alla donna di sopprimere Beau. Lei non era pronta ed è andata avanti per un mese, ma il cane soffriva molto. Così lo ha portato Montgomery County Animal Services a Derwood, nel Maryland, alla fine di marzo 2023 per sottoporlo all’eutanasia. Voleva stargli accanto, ma la struttura non lo ha consentito.
Un anno dopo Pereira ha visto la foto del suo cane, portato a sopprimere perché malato, nella pagina di un rifugio, disponibile per l’adozione. Lei aveva molte domande da fare. Non lo avevano sottoposto a eutanasia e lo hanno curato. Nessuno ha mai detto niente alla proprietaria, che avrebbe pagato pur di vederlo in salute. Ancora non è riuscita a risolvere la situazione, ma lei non si arrende.