Il cane era stanco e in preda alle convulsioni: con la bava alla bocca, implorava attenzioni e chiedeva aiuto – Video
Da un anno proseguiva il calvario
Le circostanze negative della vita aveva reso il cane stanco. Non aveva un posto da poter chiamare casa, ma doveva cavarsela alla bell’è meglio. All’arrivo dei soccorritori, alcuni residenti hanno spiegato che versava in cattive condizioni di salute da un anno circa. Il quadro clinico era a dir poco allarmante, giacché soffriva di una grave malattia, causa di convulsioni e bava alla bocca.
Se ne occupava una donna anziana, che gli procurava del cibo e gli garantiva un posto caldo dove stare. Inizialmente, il brutto male mancava di un nome. Sottoposto alle attenzioni del personale di una clinica veterinaria, i timori hanno trovato conferma: accusava di seri problemi neurologici.
Nonostante le scarse chance di sopravvivenza, l’equipe di dottori lo ha seguito in ogni piccolo passo. Perché anche la minima possibilità meritava di essere sfruttata a pieno. Inizialmente, i risultati tardavano ad arrivare. Ma i buoni samaritani presisi cura del quadrupede avevano accettato l’idea che il viaggio sarebbe stato lungo e tortuoso.
Oltre alla terapia, bisognava trasmettergli fiducia in sé stesso, facendogli capire quanto fosse prezioso. Essendo degli animali sociali, i nostri fedeli amici a quattro zampe sanno scalare delle montagne, qualora messi in un ambiente accogliente. Da questo punto di vista, il quadrupede ha avuto la fortuna di finire in una struttura adeguata. La perseveranza dello staff ha consentito di riscrivere il finale.
Man mano i progressi sperati sono giunti fino alla completa guarigione. Dapprima spaventato e con evidenti segni di disagio sotto il profilo fisico, ha compiuto degli enormi passi avanti. Restava giusto da compiere lo step definitivo, quello in grado di trasformare la storia in un racconto meraviglioso, capace di toccare le corde più profonde dell’anima (e farci versare una lacrimuccia): l’adozione.
Le preghiere dei salvatori sono state esaudite, nel momento in cui una famiglia in gamba, mossa da un sentimento dolce e sincero verso i meno fortunati, gli ha spalancato i cancelli di casa e, soprattutto, del cuore.