Non credevano a quello che gli avevano fatto, eppure il cucciolo di cane ha continuato a credere negli uomini – Video
Il trattamento ignobile ricevuto non gli aveva tolto fiducia nell'uomo
Gli abusi subiti non hanno cambiato l’animo di questo povero cucciolo di cane, con cui la sfortuna sembrava essersi incaponita.
Ma, poi, è davvero corretto parlare di sfortuna o sarebbe più appropriato parlare di crudeltà umana? A ben pensarci, il destino c’entra poco, semmai dovremmo guardarci un po’ di più allo specchio. Mentre cresciamo, le vicissitudini rischiano di contaminare il nostro spirito dolce e puro di quando eravamo bambini.
Tuttavia, anziché scaricare la responsabilità sempre sul prossimo, sarebbe opportuno esplorare la coscienza interiore. Perché, sì, talvolta capita di essere vittima di torti, ma il modo migliore per ribellarsi è spezzare la catena di atti vili. Prendersela con un animale povero e indifeso significa avere un’aridità di fondo, da stigmatizzare a priori.
Fermatevi un attimo a osservare lo sguardo dolce e sincero del “batuffolo di pelo” del filmato, condiviso su YouTube dal profilo Animal Rescue: meritava di ricevere delle ingiustizie? Certo che no.
Ritratto in un rifugio per animali, manifestava tristezza e dolore al tempo stesso. Secondo quanto riferiscono i soccorritori, il precedente proprietario gli ha inflitto dei terribili soprusi in passato. Lo picchiava, maltrattava e lo teneva in condizioni di estrema negligenza.
A dispetto delle atrocità raccontate, il cucciolo di cane ha mantenuto accesa la speranza. Verso gli esseri umani continuava a nutrire amore e fiducia. Nei confronti di chiunque si avvicinasse a lui, scodinzolava timidamente: una tenerissima richiesta di affetto e cure.
La storia strappalacrime ha toccato una volontaria del centro, che, messasi una mano sul cuore, ha avuto la nobile idea di adottarlo. Al piccolo, da lei chiamato Bailey, ha riservato un trattamento dolcissimo. Con il proseguire della clip abbiamo l’opportunità di assistere alla ripresa totale, sotto la supervisione costante della sua mamma. Impara a giocare, a correre e a godersi le semplici gioie. La felicità contagiosa e l’infinita gratitudine invitano a credere nella storie di riscatto degli animali randagi. Non è mai detta l’ultima.