È stata rinchiusa per 10 anni in una gabbia piccola e buia: la cagnolina non aveva più alcun tipo di speranza – Video
Di comune intesa, i volontari e il personale sanitario hanno fatto l'impossibile per salvarla
Angela è una cagnolina lungamente vittima di abusi. Purtroppo capitata nelle mani di un aguzzino, anziché di un padrone compassionevole, è rimasta imprigionata per ben 10 anni in una piccola gabbia sporca. Come se non valesse nulla, rimaneva lì, immobile. Tutta la vita della quadrupede è trascorsa al suo interno, lontana dal mondo, senza una vera casa o un riparo. Probabilmente, nessuno l’avrebbe mai trovata se la proprietà non fosse stata messa in vendita.
Grazie al cielo, i nuovi proprietari, dei nonni, hanno notato Angela e si sono messi prontamente in contatto con una squadra di soccorritori. Nonostante le loro buone intenzioni, non erano, infatti, in grado di provvedere a lei. Fornirle le opportune cure mediche richiedeva un esborso di denaro, tempo e fatica fuori portata.
Le condizioni di Angela erano, del resto, terribili. Era la personificazione della negligenza e della crudeltà. Ricoperta di ferite e infezioni, pagava il conto di un’eternità passata tra continui stenti.
Già il fatto che fosse sopravvissuta fino ad allora rappresentava un miracolo, ma la linfa vitale l’aveva man mano abbandonata. Malnutrita a livelli estremi, era debole e fragile. Persino alzarsi in piedi le era impossibile. Così i soccorritori l’hanno condotta immediatamente dal veterinario, per capire se avesse delle chance di lasciarsi il peggio alle spalle.
Era ricoperta di escrementi e le serviva quanto prima un bagno. Supportata dai volontari e dall’equipe medica, ha cominciato a mangiare del cibo speciale, giacché soffriva di problemi al fegato.
In modo sistematico il personale sanitario procedeva a nutrirla. Passati appena quattro giorni dal salvataggio, è avvenuto il miracolo: Angela ha ricominciato a camminare. Grazie a una dieta rigorosa e a sessioni di fisioterapia, i miglioramenti sono avvenuti rapidamente.
Rimessasi un po’ in forze, ha ricevuto un intervento per curare un infezione all’utero. Settimana dopo settimana ha avuto la capacità di risollevarsi, fino a trasformarsi completamente. Al 65º giorno era irriconoscibile: liberata dalla malattia, mediante un ciclo di chemio, passerà il resto della sua esistenza con la famiglia che l’ha adottata!