Lo usavano come esca nelle lotte tra cani: quando i soccorritori lo hanno trovato il suo muso era così gonfio da fare paura – Video
I segni dolorosi del passato avevano lasciato delle ferite laceranti, nel corpo e nello spirito
Le lotte tra cani costituiscono, purtroppo, una piaga ancora oggi presente, soprattutto in certe parti del mondo, dove manca ancora il giusto grado di consapevolezza in quanto ai diritti dei nostri fedeli amici a quattro zampe. Esistono persone senza scrupoli, pronte a lucrare sulle disavventure di poveri esseri indifesi, invischiati in un terribile giro, fatto di continui abusi.
Ricoperto di morsi e feriti, Puff è stato trovato sul ciglio della strada in gravi condizioni. Anche chi aveva poca o nessuna esperienza, ne percepiva il forte stato di malessere. Un team di soccorritori è, così, accorso sul posto e lo ha condotto in una clinica veterinaria, affinché ricevesse delle cure urgenti.
Una volta trasportato nella struttura, Puff ha ricevuto le prime cure antibiotiche e antinfiammatorie. Era ancora assonnato e arrabbiata, ma già mangiava e beveva. Il gonfiore al collo preoccupava i veterinari e il personale intero di volontari, tuttavia c’era la speranza di uscire dalla delicata situazione.
Di ostacoli da affrontare ce ne sarebbero stati parecchi. Eppure, lo staff addetto a occuparsene ha perseverato. Perché lo spirito indomito connaturato negli animali permette spesso loro di compiere delle imprese straordinarie.
Usato in passato a mo’ di esca nelle lotte tra cani, Puff accusava problemi digestivi, disidratazione e anemia. Aveva morsi e punture lungo tutto il corpo, un’otite e valori del sangue allarmanti. Le mascelle erano poi gonfie e riportava complicazioni di denutrizione e di pelle. Inoltre, riportava i traumi della vita precedente, scandita da continue sofferenze.
Puff necessitava di sverminazione, antibiotici, antinfiammatori, bagni medicati, cibo, acqua e riposo. Le ferite andavano monitorate e le cure trattate. Dopo nove giorni dal ritrovamento, il piccolo ha mostrato dei progressi importanti. Oltre all’aspetto estetico, gli aiutanti stavano riuscendo a guarirne anche le ferite più profonde, quelle dell’anima.
Al 150° giorno, Puff si mostra finalmente felice. Il processo di riabilitazione è stato lungo e tortuoso, ma la terapia a base d’amore gli ha consentito di combattere i propri demoni e di vincerli.