Il suo padrone era un alcolizzato e lo teneva al buio: il cagnolino non sapeva cosa significasse vivere
Il proprietario aveva ridotto il cagnolino a uno straccio: aveva soli quattro mesi, ma ne dimostrava molti di più
A soli quattro mesi, il cagnolino, di nome Umka, aveva già conosciuto la sofferenza. Purtroppo, era capitato nelle mani sbagliate, quelle di un proprietario alcolista, reo di confinarlo in un ambiente sporco e squallido. Inoltre, lo maltrattava un giorno sì e l’altro pure, in maniera crudele. Nell’animo del cucciolo erano ben presenti le tracce della dolorosa esperienza: spaventato e traumatizzato, aveva il corpo coperto di ferite e di sporcizia.
Un giorno, qualcosa è finalmente cambiato. Forse il caso (o forse il destino) ha voluto far arrivare il cagnolino all’attenzione di un gruppo di volontari, pronti a salvarlo. Così l’hanno portato dal veterinario, affinché ricevesse un supporto adeguato e tornasse in piena salute. Umka necessitava di cure e amore: i buoni samaritani gli hanno garantito tutto quanto avesse bisogno.
Pian piano il muro difensivo eretto dal fedele compagno a quattro zampe si è sgretolato, mostrandone il meraviglioso animo. Tolto da un ambiente difficile, pieno di tanti disagi e difficoltà, è avvenuta pure la trasformazione fisica. Al posto del pelo arruffato gli è cresciuto un pelo morbido e lucente. Inoltre, lo sguardo, inizialmente triste, esprimeva piena gioia. In definitiva, era diventato incantevole sia fuori che dentro.
Presto una famiglia amorevole ha preso Umka in adozione. I nuovi proprietari gli hanno garantito una casa pulita e accogliente, oltre a ogni mezzo di sostentamento per crescere forte e sano.
Oggi il cagnolino è socievole e vivace. Circondato da amici, ama trascorrere il tempo insieme alle persone care. La storia ci insegna che nessuna causa è talmente disperata ancor prima di averci provato. Autori di un eccellente lavoro di team, i membri del rifugio, i veterinari e gli attuali padroni hanno permesso al cagnolino di riguadagnare speranza e fiducia in sé stesso.
Il felice sviluppo degli eventi non è affatto stato un colpo di fortuna, bensì il prodotto di diversi fattori, compreso lo spirito indomito del protagonista, capace di risollevarsi nonostante le grandi delusioni subite.