Bernedoodle, alimentazione: cosa mangia, cibi consigliati e cibi da evitare

Il Bernedoodle è un cane ibrido che ha bisogno di una alimentanzione e di cure specifiche. Tutto quello che c'è da sapere

Il Bernedoodle è un cane ibrido che nasce dall’incrocio tra il Bovaro del Bernese e il Barboncino, le sue caratteristiche richiedono una cura particolare nell’alimentazione. Visto il suo nome che si rifà al Poodle, in inglese Barboncino, non è raro venga scambiato con altri incroci che nascono da questa razza. Fra i più popolari, troviamo il Goldendoodle e il Labradoodle. Come è facilmente intuibile, questi ultimi hanno come genitori rispettivamente i Golden e i Labrador Retriever.

Come molti incroci, anche questi amici a quattro zampe non sono riconosciuti ufficialmente dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini. Nonostante abbiano delle caratteristiche molto diverse gli uni dagli altri, hanno tutti qualcosa in comune, ereditato ovviamente dal Barboncino: hanno infatti il pelo spesso e riccio. Una particolarità che li rende davvero dolci e simpatici. Ma vediamo di approfondire meglio le caratteristiche di questa razza in particolare: cosa rende speciale il Bernedoodle?

Indice

Le origini del Bernedoodle

cuccioli di cane bernedoodle

I primi esemplari di Bernedoodle hanno origini americane e risalgono al 2003: si tratta quindi di una razza estremamente recente e dal carattere straordinario, versatile. È grazie a una allevatrice statunitense, che il loro nome – e tutte le caratteristiche a lui connesse – viene registrato. E viene scelto proprio per mettere in evidenza le due razze da cui prende vita questo quattro zampe davvero fuori dal comune.

Nonostante non abbiano uno standard di razza, sono pet molto interessanti e che riscuotono molto successo. Inoltre, è giusto diere che esiste una variante che deriva dal Bernedoodle Australiano (o Australian Cobberdog). Si tratta di un meticcio di Bernedoodle incrociato con un Labradoodle.

Bernedoodle, caratteristiche fisiche

cane in cucina

Si tratta di cani che, in base alla variante, vanno da una taglia piccola a una grande: ci sono il Toy, il Piccolo e lo standard. I Bernedoodle, in base alle loro caratteristiche anatomiche, devono seguire una dieta che tenga conto delle dimensioni del loro stomaco.

Esistono tre taglie di Bernedoodle. La versione più grande, standard, ha un peso compreso tra i 30 e i 40 chili, con un’altezza al garrese compresa tra i 58 e i 74 centimetri. La taglia media, denominata piccola, ha un peso che oscilla tra gli 11 e i 22 chili con un’altezza al garrese compresa tra i 45 e i 57 centimetri.

La variante più piccola, la Toy, presenta un peso che si aggira attorno ai tre chili con un’altezza al garrese compresa tra i 30 e i 44 centimetri. C’è da segnalare che tutte e tre le taglie presentano un dimorfismo sessuale per cui le femmine sono più piccoline rispetto agli esemplari maschi.

Il corpo è lungo e slanciato, ma ricoperto da un folto mantello che lo fa apparire più tozzo di quanto non sia in realtà. Le zampe sono dritte e ricoperte di pelo più lungo. Le posteriori presentano muscoli più sviluppati.
La testa è proporzionata rispetto al resto del corpo. Le orecchie sono piccole e ricadenti verso il basso. Gli occhi sono tondi e dallo sguardo dolce e simpatico. Il muso è leggermente squadrato con un piccolo tartufo a forma di cuoricino.

La coda è lunga e ricoperta di pelo tenuta bassa se il cane è a riposo o alzata se impegnato in giochi, attività fisica o in allerta. Il pelo può essere ondulato o riccio, a seconda della razza predominante. È un cane ipoallergenico, fra le razze di cani più pulite, come quello di qualsiasi Barboncino. Solitamente è di media lunghezza, ma più lungo e spesso nella zona del muso, delle zampe e della coda.

I colori del Bernedoodle sono quasi sempre tre, come quelli tipici del Bovaro del Bernese. A caratterizzarlo sono quindi nero, bianco e fuoco. Inoltre non è raro riscontrare una striscia bianca che parte dalla fronte e attraversa tutto il ventre. Tuttavia ci sono esemplari anche di un colore unico, come capita nei barboncini, che riprende i toni del grigio o del marrone. Un’altra possibile variante è quella con solo due colori anziché tre, oppure con un terzo colore differente.

Alimentazione e salute del Bernedoodle

cane bianco e nero

Sono diverse le patologie a cui può essere soggetto il Bernedoodle, in genere eredita quelle tipiche delle due razze da cui discende e alcune possono avere ripercussioni sull’alimentazione. Può ereditare malattie articolari o alle ossa, come la displasia dell’anca nel cane o del gomito. Inoltre, può soffrire di patologie oculari e cutanee. Può presentare anche alterazioni del sistema immunitario, problemi digestivi e otiti.

Per mantenere in salute il tuo amico a quattro zampe, facendo in modo che non vada in sovrappeso e mantenga pelo e ossa sempre in buone condizioni, cura bene anche la sua alimentazione facendo in modo che sia ben equilibrata. A tal proposito interpella in veterinario che potrà sicuramente consigliarti al meglio.

La quantità giornaliera di cibo consigliata, almeno per la taglia media di questi esemplari, è di circa 300/350 grammi di croccantini con l’aggiunta di un 10% di cibo umido (verdura, riso e carne bianca) da suddividere in due dosi.

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cane in giardino

Quando si tratta del benessere del nostro amico a quattro zampe, la paura di commettere degli errori è costante. Se si è un proprietario responsabile, le domande sono all’ordine del giorno e trovarne risposta non è solo un dovere ma anche un diritto.

Come prendersi cura del Bernedoodle

Il pelo spesso riccio e ondulato del Bernedoodle richiede grande cura che passa anche dall’alimentazione. Nella fase di spazzolatura, il suo carattere rende ogni interazione semplice e giocosa. Molti proprietari di questa razza infatti preferiscono talvolta tagliare il mantello in modo da evitare che si formino nodi. Se però quest’idea non dovesse piacerti, abbi cura di spazzolare più volte a settimana e con uno strumento apposito il tuo pet per evitare che si formino grovigli di pelo e che si possano insinuare più facilmente parassiti e sporcizia.

Il bagno può essere programmato ogni 2 o 3 mesi o quando è necessario per evitare che pelo ed epidermide perdano i loro oli naturali. Tutto dipende dallo stile di vita, più o meno sedentario che conduce questo quattro zampe.

Come abbiamo detto, questi cani possono soffrire di allergie ed infezioni. Ed ecco perché è bene controllare e pulire con salviette umide e prodotti a pH neutro sempre occhi e orecchie, per evitare che si accumulino polvere e fastidiosi detriti. Ricorda inoltre di lavare con cura e un paio di volte a settimana i denti e infine di tagliare le unghie del cane quando necessario.

Quanto costa un esemplare di questa razza?

Il prezzo di un esemplare cucciolo di questa razza, proveniente da un allevamento certificato e riconosciuto dell’estero, è tutt’altro che basso: il costo può oscillare dai 1000 euro ai 1500 euro.

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