Hanno capito che era incinta e l’hanno cacciata di casa: la cagnolina è rimasta tre giorni al freddo e al gelo
Non riusciva a crederci che le avessero fatto un torto simile
Il senso di ingratitudine di alcune persone ci lascia ogni volta senza parole. Quando si sono capacitati che la loro cagnolina era incinta, l’hanno cacciata di casa. Eppure, lei non voleva saperne di andarsene via. Per tre giorni è rimasta davanti alla porta, in condizioni climatiche particolarmente ostili. Il freddo pungente rischiava di provocarle vari malanni. Più il tempo scorreva e più la preoccupazione dei passanti diventava evidente. La “bambina pelosa” rimaneva lì impassibile nella speranza di un ripensamento da parte dei genitori adottivi.
Poi, finalmente, qualcuno ha deciso di intervenire, in quanto era inammissibile permettere a una situazione del genere di andare avanti. In ballo c’era la stessa salute della piccolina, pertanto dei bravi volontari se ne sono presi carico. Condotta in un luogo riparato, ne avrebbe garantito la sopravvivenza. E, alla luce delle condizioni di partenza, se la passava parecchio male. Oltretutto, la pancia era bella piena e ciò voleva dire solo una cosa: presto avrebbe dato alla luce i propri cuccioli.
Presso la struttura dove è stata trasportata, Jannatabad (questo il suo nome) ha partorito la bellezza di 10 cuccioli. Fortunatamente, ciascuno di essi era in ottime condizioni di salute. Non si sono verificate complicazioni di sorta. Nel rifugio sono stati sottoposti a controlli di medici qualificati, in possesso delle risorse e dell’esperienza necessari a prendersene cura.
Il referto medico ha tranquillizzato i salvatori, felici di non aver profuso gli sforzi invano. Malgrado tutto, la cagnolina e il resto della ciurma erano riusciti a cavarsela. Con l’avanzare delle settimane i cuccioli hanno cominciato a rafforzarsi e a mangiare cibo solido.
Ora, trascorsi un paio di mesi dal concepimento, sono aperte le domande di adozione. La speranza è di vedere ciascuno dei teneri protagonisti felice e realizzato, in famiglie piene di amore, premurose e gentili. L’ingrediente essenziale è proprio l’affetto, da dimostrare ogni singolo giorno, nella buona e nella cattiva sorte, come fanno loro nei nostri confronti.