Disturbi delle ghiandole anali del cane: i più comuni
I disturbi delle ghiandole anali del cane possono essere molteplici, è consigliabile intervenire tempestivamente per evitare che la situazione peggiori
I disturbi delle ghiandole anali del cane dipendono da infiammazioni o ascessi che ne provocano la rottura. Se notiamo dei comportamenti strani legati a questa zona del corpo, portiamo Fido dal veterinario.
Il nostro amico a quattro zampe infatti ha delle sacche su entrambi i lati dell’ano, queste si riempiono di un liquido prodotto dalle ghiandole. Si tratta di un marcatore, utile per dare informazioni ai propri simili.
Le cause
A causare disturbi alle ghiandole anali del cane, lo abbiamo già accennato, possono essere infezioni o ascessi. Ciò può dipendere dall’anatomia del nostro quadrupede; da allergie o eccessive secrezioni; da stipsi o, al contrario, da feci sempre morbide oppure da un recente episodio di diarrea.
La motivazione si può riscontrare anche in uno scarso tono muscolare o in un tumore della ghiandola. A tal proposito è bene approfondire le conseguenze della chemioterapia nel cane.
Ci sono poi delle razze di piccola taglia maggiormente soggette a patologie del genere: se il nostro fedele amico è un chihuahua, un barboncino nano o uno shih tzu è consigliabile fare dei controlli mirati con regolarità.
I principali sintomi
Ci sono dei segnali tipici dei disturbi alla ghiandola anale del cane. Se notiamo che: il cane gira su se stesso; insegue la propria coda e si morde; ha prurito, difficoltà a defecare e perde del liquido dall’ano portiamolo a visita dallo specialista.
Sarà lui, con una nostra anamnesi dettagliata, a identificare la patologia e a prescrivere il trattamento più indicato per risolvere il problema del nostro amico a quattro zampe.
La diagnosi
Per individuare i disturbi alle ghiandole anali del cane lo specialista lo sottoporrà a una visita completa. Attenzione a eventuali traumi recenti: potrebbero aver fatto precipitare le condizioni di Fido. Un test delle feci, esami del sangue e delle urine completi poi aiuteranno a escludere eventuali altre cause della malattia. Approfondiamo anche le patologie legate alle ghiandole perianali del cane.
Le sacche anali sono considerate più grandi della media, se sono facilmente palpabili. La normale secrezione giallo-marrone chiara apparirà di un marrone denso e pastoso. Nel caso di un ascesso invece il liquido sarà rosso-marrone e si noteranno un gonfiore e un arrossamento notevoli. Infine, il veterinario può riscontrare una rottura.
A seconda della situazione si procederà con una delicata operazione per svuotare le sacche anali compromesse: in base alla consistenza e al colore della secrezione verrà stabilita la cura adeguata.
Il trattamento
Se le sacche anali sono piene, ma il materiale appare normale e facilmente eliminabile, lo specialista consigliera un cambio di alimentazione e/o la somministrazione di integratori specifici. Alcuni distrurbi alla ghiandola anale del cane, infatti, sono risolvibili con l’aggiunta di fibre nella dieta di tutti i giorni. Nel caso di un’infezione, invece, è più indicata una terapia antibiotica.
Se il nostro amico a quattro zampe presenta un ascesso, le sacche verranno aperte per consentire il drenaggio; verranno quindi pulite attentamente e verrà prescritto un antibiotico di copertura. Nel caso di infezioni croniche, invece, potrebbe essere necessario ricorrere alla rimozione chirurgica; mentre se Fido soffre di una grave fistulazione (un’apertura fuori dalla norma) può trovare beneficio da una terapia per via orale di ciclosporina.
Se lo specialista ritiene che i problemi della ghiandola anale siano correlati ad allergie, raccomanderà il trattamento più indicato al tipo di disturbo. Poi pianificherà delle visite di controllo a tre o a sette giorni (a seconda della gravità della patologia).