Fido, l’Hachiko italiano che per 14 anni ha aspettato davanti alla corriera il suo papà che non c’era più
Questo cagnolino ha aspettato per anni il ritorno del suo papà umano che non c'era più
Per 14 anni, questo cane di nome Fido, ha aspettato il suo papà che non c’era più. Lui non ha mai smesso di aspettarlo e proprio per questo motivo, questo quattro zampe è considerato l’Hachiko italiano.
Tutto è iniziato quando nel 1941, Carlo Soriani un operaio di Borgo San Lorenzo, ha trovato in un fosso un cucciolo di cane ferito. Era una sera di inverno e l’uomo non voleva lasciare il pelosetto lì tutto solo.
Così ha deciso di portarlo a casa e lo ha chiamato Fido! Carlo si è preso cura del cagnolino e lo ha rimesso in sesto. Il piccoletto si è affezionato talmente tanto al suo umano che ogni mattina lo accompagnava da casa alla piazza dove Soriani prendeva la corriera per andare a lavoro.
Il cane aspettava il ritorno da lavoro del suo papà e poi tornava a casa con lui. Lo faceva ogni giorno. Purtroppo il 30 dicembre 1943, durante la guerra, hanno bombardato Borgo San Lorenzo e Carlo Soriani non è riuscito a sopravvivere.
Fido, ignaro di tutto, si è presentato alla corriera come ogni giorno, ma non ha più visto il suo umano preferito. Nonostante ciò, non si è mai perso d’animo e per tutti gli anni successivi, ha continuato ad aspettarlo.
Per 14 anni, il cane si è recato quotidianamente alla fermata nella speranza di riabbracciare il suo amato proprietario. Il sindaco di Borgo San Lorenzo è rimasto molto colpito dalla fedeltà del quattro zampe e gli ha permesso di circolare sempre senza museruola.
Ma non solo, ha deciso anche di conferire al pelosetto una medaglia d’oro alla presenza di molti concittadini e della vedova Soriani. Nello stesso anno, il Comune ha omaggiato Fido con un monumento che ancora oggi è collocato nella centrale Piazza Dante.
Fido è volato sul Ponte dell’Arcobaleno il 9 giugno 1958. Nonostante la vecchiaia, il cane non ha mai smesso di andare alla fermata della corriera. Per permettergli di ricongiungersi finalmente con il suo amato umano, lo hanno sepolto all’esterno del cimitero comunale di Luco, ove riposavano le spoglie di Carlo Soriani. Per questa immensa fedeltà, il quattro zampe è considerato l’Hachiko italiano.