Attaccata da un altro animale, la povera cagnolina si è nascosta in un cespuglio senza più alcuna speranza
Le conseguenze a livello psicologico erano evidenti: non voleva farsi avvicinare da nessuno
Un branco di avvoltoi l’avevano attaccata da qualche giorno, riducendola in gravissime condizioni. Da tre giorni Megg, una tenera cagnolina capitata solo nel posto sbagliato al momento sbagliato, si nascondeva. La paura provocata dal terribile incontro l’aveva spinta a chiudersi in sé stessa. Mentre attendeva di veder andare via gli avvoltoi, che intanto attendevano di aggredirla, sono arrivati i soccorsi. Una donna di buon cuore si è imbattuta casualmente nell’accaduto e, senza esitare un istante, ha deciso di prestarle assistenza. Occuparsi del Fido sarebbe stata complicato, tuttavia riponeva grandi speranze circa le capacità di guarigione della cagnolina.
Si trattava giusto di starle accanto in un periodo tanto traumatico. In preda al panico, Megg era pronta ad attaccare chiunque le capitasse a tiro. Ma la dolcezza e la pazienza della nuova amica l’hanno presto riportata a più miti consigli. Qualcuno era interessata a lei, ci teneva a esserci nel processo di guarigione e questo importava. Il passato Megg se lo è, dunque, lasciato alle spalle, curiosa di sapere cosa le avrebbe portato di bello il futuro. Sottoposta agli esami dei veterinari, la radiografia ha segnalato una frattura della coscia. Programmato l’intervento, chiunque l’aveva conosciuta pregava il cielo, affinché l’operazione andasse per il verso giusto.
Qualsiasi intervento chirurgico comporta dei rischi e, alla luce della fragilità della paziente, occorreva prestare ancora maggiore riguardo. Fortunatamente, l’intero processo è andato avanti nella maniera migliore, fino al lieto epilogo. Per tornare in piena salute sarebbe servito un lungo e complesso ciclo di cure e riposo. Quando la salvatrice di Megg ha rifatto capolinea in clinica è stata felice di constatarne gli evidenti progressi. Oltre alle ferite del corpo, andavano guarite anche quelle dell’anima.
Man mano imparava a camminare e nel rifugio dove l’hanno accolta si è sentita subito amata. Con gli altri ospiti del rifugio ha stretto uno splendido legame, complice il carattere aperto e socievole mostrato fin dal primo giorno. Oggi è finalmente felice. Non ha sofferto poco, ma alla fine la perseveranza ha avuto la meglio. Gioca tutto il giorno e trova sempre il modo per non annoiarsi mai.