Cane nel portabagagli per andare al mare: imprenditore davanti ai giudici
Un imprenditore è finito davanti ai giudici, a processo per aver rinchiuso il suo cane nel portabagagli della sua auto. Lo aveva lasciato lì sotto il sole cocente per andare al mare, riducendolo in fin di vita
Quest’estate un uomo aveva lasciato un cane nel portabagagli per andare al mare. Lo aveva chiuso all’interno dell’auto parcheggiata al sole, in una giornata molto calda. Il cucciolo di Pastore Maremmano aveva rischiato di morire. Per fortuna i negozianti del luogo hanno sentito le sue grida d’aiuto e sono intervenuti appena in tempo per aiutarlo. Ora il suo proprietario, un imprenditore che era in vacanza a San Felice al Circeo, dovrà presentarsi davanti ai giudici per un processo a suo carico.
L’uomo un imprenditore di Monte San Giovanni Campano, città della provincia di Frosinone nel Lazio, nella Valle Latina, aveva chiuso il suo cucciolo di cane da Pastore Maremmano nel bagagliaio dell’auto parcheggiata. Lo avevano dimenticato lì lui e sua moglie.
Prima avevano fatto la spesa in un grande centro commerciale. Poi erano andati al mare. Era luglio e il caldo era asfissiante in quelle giornate afose. Ben presto l’animale ha iniziato a soffrire e ad andare in ipertermia. Per fortuna si è messo ad abbaiare così forte da attirare l’attenzione di qualcuno.
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I negozianti del luogo, infatti, avevano sentito prima il cane abbaiare in modo forte, per richiamare l’attenzione e liberarsi da quella trappola infernale. Poi aveva iniziato a guaire più piano, quando le forze lo stavano ormai per abbandonare.
Quando non lo hanno sentito più, hanno chiamato subito i Vigili del Fuoco. I pompieri hanno forzato il bagagliaio e hanno trovato il cane in coma, disidratato e in fin di vita. Per fortuna i veterinari lo hanno poi rianimato: ma è vivo davvero per miracolo.
I fatti risalgono a luglio 2019. Il proprietario dell’auto ha rischiato il linciaggio da parte dei negozianti quando è tornato. Intanto la giustizia è andata avanti e la Procura ha aperto un fascicolo a suo carico. Il Tribunale di Latina lo ha citato in giudizio: l’imprenditore dovrà rispondere di maltrattamento di animali nell’udienza che si aprirà a gennaio 2024.