Il tuo cane? Ti rende molto più attraente e non lo diciamo noi, ma la scienza

Quando parliamo del fatto che il nostro cane ci rende molto più attraenti, non stiamo parlando di opinioni, ma di studi scientifici. Ci riferiamo, in realtà, a studi ormai datati, risalenti al 2014, ma che ci fa piacere riportare e ribadire. Chi ha un cane sa quanto in questa relazione molto di ciò che ci è dato aiuti a vivere meglio.

Cominciamo col dire che con il termine “attraenti” intendiamo l’essere predisposto alle relazioni sociali. La D.ssa Megan Mueller, psicologa dello sviluppo e assistente di ricerca alla Cummings School of Veterinary Medicine della Tufts University, ha dichiarato: “I nostri risultati suggeriscono che la cosa più significativa potrebbe non essere la presenza di un animale nella vita di un individuo, ma piuttosto la qualità di quella relazione”.

Per lo studio, pubblicato sulla rivista Applied Developmental Science, più di 500 giovani adulti (di età compresa tra 18 e 26 anni) sono stati intervistati sui loro atteggiamenti verso gli animali e l’interazione con essi, nonché sulle loro caratteristiche generali (fiducia, premurosità, depressione, ecc.).

Precedenti ricerche avevano dimostrato che possedere un animale domestico può anche migliorare la salute fisica, oltre a quella mentale. Invece, uno studio del 2011, pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, ad esempio, ha dimostrato che “i proprietari di animali domestici se la passano meglio, sia in termini di benessere che di differenze individuali, rispetto ai non proprietari su diversi aspetti”, ha affermato il ricercatore dell’Università di Miami Allen R. McConnell.

La scienza ci conferma che uscire con il proprio cane, magari più volte al giorno, ci aiuta a stare meglio fisicamente, ci aiuta a relazionarci, ci educa all’empatia, ed un suo sguardo, il più delle volte ci migliora l’umore.

“In particolare, i proprietari di animali domestici avevano una maggiore autostima, erano fisicamente più in forma, tendevano ad essere meno soli, erano più coscienziosi, erano più estroversi, tendevano ad essere meno paurosi e tendevano ad essere meno preoccupati rispetto ai non proprietari.”