La cagnolina viene scartata e trattata male perché deforme: viene abbandonata sul ciglio della strada
Persone senz'anima l'hanno sempre fatta sentite inadeguata fino ad abbandonarla
Sul ciglio della strada hanno trovato questa povera cagnolina. Ancora poco e avrebbe attraversato il ponte dell’arcobaleno, dopo non aver neanche avuto l’opportunità di conoscere il bello della vita. I suoi arti posteriori erano deformati e probabilmente questo aveva spinto i precedenti proprietari ad abbandonarla, considerandola come una sorta di “materiale di scarto”. Se in principio avevano accettato di accoglierla, senza badare troppo alle complicazioni di salute, in seguito hanno perso interesse, forse perché nessuno aveva presentato domanda di adozione. Importava soltanto speculare su di lei, manco fosse un oggetto, anziché un essere vivente con un’anima, di certo migliore rispetto a quella dei padroni.
Chiamata Ariel, lo stesso nome della celebre sirenetta Disney (chissà se sia stato preso proprio dal film), i volontari l’hanno portata in uno studio veterinario. Qui lo staff si è occupato di analizzarne le condizioni, così da tracciare un quadro clinico accurato ed esauriente. Ebbene, la visita ha permesso di stabilirne la patologia di cui è affetta. Trattasi della focomelia, una malattia congenita rea di condurre alla malformazione degli arti. Ciò è accaduto a seguito di alcune difficoltà sorte durante la gravidanza, quando la mamma inavvertitamente ha ingerito una sostanza tossica. Da lì i problemi al feto e la disabilità della piccola.
Ospite della Trenton Animal Rock, la cagnolina ha avuto subito occasione di fare amicizia con gli altri fedeli amici a quattro zampe accuditi nel centro e con lo staff. Aveva un’anima stupenda ed era finalmente l’ora di tirare fuori la sua vera personalità.
Nonostante si sia sentita rifiutata nella vita precedente, Ariel ha dimostrato fin da subito una spiccata capacità di adattarsi alla nuova realtà. Qui avrà l’opportunità di giocarsi insieme ai propri simili e di essere circondata dall’affetto del personale, finché una famiglia, mossa da sani principi, non la adotterà.
Il tempo di soffrire è terminato. All’orizzonte si staglia un cielo luminoso, tanto quanto il suo spirito, capace di resistere ai duri colpi subiti e di preservare il lato giocherellone. Creature del genere meritano soltanto il meglio: chiunque le darà una seconda occasione sarà una persona davvero fortunata…