Era ridotto a un piccolo mucchietto d’ossa: questo Bull Terrier ha lottato per la sua stessa vita
Questa è la storia di un cagnolino vittima di continui maltrattamenti, purtroppo era in serio pericolo. Ma non si è dato per vinto, combattendo fino all'ultimo per la sua sopravvivenza
La settimana scorsa i soccorritori di un’associazione benefica per il salvataggio di animali ha sequestrato 5 cani. Questo è accaduto in una proprietà di Las Vegas, nel New Mexico. Questi cani avevano trascorso tutta la loro vita legati ad una catena, non sapevano cosa fossero le corse al parco, le coccole con i propri padroni o anche più semplicemente che cosa fosse la libertà. Erano emaciati, pelle ed ossa, i volontari temevano per la loro stessa sopravvivenza. Hanno preso i cuccioli in custodia, uno di loro, in particolare, era in serio pericolo: Hubble, un dolcissimo Bull Terrier che era ricoperto di graffi e pesava appena 11 chili.
APPROFONDIMENTO: TUTTO SULLA RAZZA Bull Terrier
Ma, purtroppo, questo è solo l’inizio della sua tragica storia. Il cucciolo di Bull Terrier ha infezioni su tutto il corpo, molte delle quali stanno causando la morte della pelle circostante. La cosa più terribile e dolorosa per il cucciolo era che queste infezioni fossero aggravate dalla presenza di moltissimi vermi. È quasi impossibile credere che una storia così orribile possa essere vera. Tutte le persone coinvolte nel salvataggio di Hubble concordavano sul fatto che il cucciolo sarebbe morto entro 24 ore se non ci fossero stati dei miglioramenti. Basta guardare le foto per rendersi conto che le sue condizioni avrebbero potuto essere fatali.
I medici del Petroglyphs Animal Hospital sono riusciti a curare le ferite di Hubble, a rimuovere i vermi e a sottoporlo ad una trasfusione di sangue, che nella sua condizione era davvero vitale. Il piccolo ha deciso di non arrendersi e ha superato le prime 48 ore, senza dubbio grazie alle cure e all’amore ricevuto dai suoi soccorritori.
Sebbene il cagnolino stia migliorando sensibilmente, ha ancora molta strada da fare prima di dichiararsi fuori pericolo definitivamente. Confidiamo nelle ottime capacità che i medici stanno mettendo in campo per salvargli la vita. Ma anche che una volta finito questo brutto incubo possa trovare finalmente una vera casa.
