Cane bloccato in aeroporto con permesso sanitario scaduto: la storia di Valentino
Il povero Valentino è rimasto bloccato in aeroporto, con la sua proprietaria che non lo vuole lasciare solo. Tutta colpa del suo permesso sanitario scaduto, che non gli consente di entrare nel paese
Valentino non riesce a uscire dallo scalo. Insieme a lui c’è la proprietaria, che, ovviamente, non lo ha lasciato solo, anche se è costretta a vivere insieme a lui in un’area dedicata della struttura. Il cane è bloccato in aeroporto perché ha il permesso sanitario scaduto. Per le autorità non può assolutamente entrare nel paese, perché non ha i documenti in regola. Ma non può nemmeno rimanere lì per sempre.
Cecilia Cárdenas è una donna costaricana di 60 anni, che non può uscire dall’aeroporto del suo paese. Le autorità doganali non consentono al cane di tornare a casa, perché il suo permesso del Servizio di Salute Animale (Senasa) scaduto.
Walter Arce, suo figlio, vive nel New Jersey, negli Stati Uniti. La donna era andata con il marito a trovare il figlio. E con loro c’era anche il barboncino francese di 6 anni, con tutti i permessi sanitari e le vaccinazioni in regola. Ma il nulla osta del Servizio di salute animale era valido solo per 21 giorni. E loro sono rimasti negli USA per 5 mesi.
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La coppia costaricana ha lasciato il figlio e ha fatto rientro in patria a bordo di un volo della United. Arrivati in Costarica, però, non hanno potuto lasciare l’aeroporto, perché il Senasa era scaduto.
Hanno praticamente costretto mia madre a tornare negli Stati Uniti perché, se non l’avesse fatto, avrebbero sequestrato il cane, quindi non le avrebbero lasciato scelta. Mia madre è distrutta, è lì bloccata, nervosa e ansiosa, soffre di depressione e di pressione alta. Non c’è nessuno che lo supporti e lo stanno semplicemente lasciando in balia delle autorità amministrative americane.
La donna, tra l’altro, non può nemmeno tornare negli USA, potrebbero arrestarla, non avendo il visto, o potrebbero abbattere il cane. Il figlio sta cercando una soluzione, per permettere a un veterinario di visitare il cane e salvarlo dall’eutanasia.
La compagnia aerea americana, ammettendo di aver sbagliato a far partire il cane con il permesso scaduto, si è offerta di pagare i biglietti alla donna. Intanto lei e il cane vivono in una zona pet friendly dell’aeroporto.
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