È rimasta in canile per moltissimo tempo. Poi il suo volontario preferito ha fatto la scelta più dolce
Questa dolcissima cagnolina ha ricevuto dalla vita una seconda possibilità grazie ad un uomo che ha deciso di prenderla con sé.
I cani sono degli animali davvero meravigliosi, in grado di amare sempre incondizionatamente. Purtroppo, però, questa non è prerogativa di tutti gli esseri umani, proprio per questo, spesso, ci troviamo davanti ad abbandoni, maltrattamenti e tanto altro. Fortunatamente , però, esiste il canile, luogo in cui i cani possono sperare in un riscatto e di avere, finalmente, una famiglia che li ami. Però, l’aspetto negativo di questi luoghi è che non sempre le storie di questi animali hanno un lieto fine. Non sempre trovano qualcuno che possa o voglia adottarli, per questo la loro permanenza nei rifugi si allunga. A volte anche per sempre.
Ecco perché molti cani sono costretti a considerare il canile come la loro casa permanente. Stava per essere così anche per la dolce cagnolina protagonista di questa storia, Bubba. Ma, uno dei volontari del canile ha deciso che la permanenza della piccolo in quel luogo sarebbe giunta al termine. Dopo essere rimata nel rifugio per quasi cento giorni il volontario ha deciso che quella dolce cagnolina sarebbe andata a casa con lui. La loro storia è stata così dolce da essere pubblicata dal Lewis and Clark Human Society che l’ha resa virale. Hanno raccontato la storia dal punto di vista di Bubba e la cosa è stata davvero commovente.
La sua storia ci ricorda che in un mondo in cui domina l’individualismo, un atto di gentilezza può cambiare la vita a chi vive accanto a noi. Comprese queste adorabili creature. L’altruismo di quest’uomo è semplicemente un esempio di gentilezza e di amore per tutti noi. Il consiglio spassionato che sentiamo di darvi è: qualora voleste un cane, valutate seriamente di adottarlo da un canile. Potreste davvero rendere la sofferta vita di queste creature che hanno molto sofferto finalmente meravigliosa. Dando loro tutto l’amore che meritano, dopo molte brutte esperienze.