Cane paraplegico abbandonato vicino alla sua sedia a rotelle
Tutto avrei pensato tranne che un piccolo pelosetto bisognoso di aiuto venisse scaricato come una scarpa vecchia!
Questo piccolo pelosetto di certo non meritava quello che la sua ex famiglia adottiva gli ha fatto. Lui è un cane paraplegico. Che lasciarono nel momento di più alto bisogno come una scarpa vecchia. Abbandonato a se stesso su una strada buia e triste. Fortunatamente, il destino ha voluto che non morisse in quelle condizioni ma che qualcuno con un cuore enorme si prendesse cura di lui, cercando di fargli vivere la vita che meritava. Andiamo a leggere insieme che cosa gli è successo.
Il piccolo pelosetto protagonista della storia di oggi è un cane paraplegico che ora si chiama Rubinho. Quando Gabriel Paixão lo vide per la prima volta era completamente zuppo, pieno di escrementi e ferite, gettato al lato di una strada e con la sedia a rotelle proprio vicina a lui.
Quell’oggetto, probabilmente comperato dalla sua ex famiglia adottiva, era diventato l’unico sprazzo di vita normale per quella dolce creatura. Ma, come avrebbe mai potuto salirci sopra per andarsene da quel luogo di disperazione, senza l’aiuto di un amico umano?
Fortunatamente Gabriel è il presidente della ONG Cia de São Francisco, che si occupa di tenere sotto controllo i pelosetti in difficoltà e racconta tutto al notiziario brasiliano G1. Il pelosetto venne immediatamente sottoposto alle cure di alcuni medici veterinari in una clinica di Guarujá, nella periferia di San Paolo, Brasile. A pochi minuti di auto da dove il pelosetto sostava da tempi, ormai, lunghissimi.
E quest’ultima informazione ce la danno le sue stesse ferite; era lacerato sotto le zampe e lungo il ventre, proprio a significare come non si potesse muovere dal punto in cui fu poggiato l’ultima volta. Per il momento Rubinho è sotto il controllo dei medici e degli infermieri che non lo lasciano un solo secondo da solo.
Vogliono salvare il piccolo pelosetto sia dal punto di vista fisico che emotivo. D’altro canto, Gabriel e la sua ONG già hanno registrato un rapporto sull’accaduto alle autorità competenti e sperano che quanto accaduto non resti impunito.