L’eroe polacco rischia la vita per recuperare più di 100 cani e gatti intrappolati in Ucraina
Un volontario polacco per la salvaguardia degli animali domestici effettua regolarmente dei viaggi nell’Ucraina devastata dalla guerra. Per salvare dozzine di animali domestici smarriti e abbandonati. Finora sono già riusciti a salvare più di 100 cani e gatti, ma anche conigli e persino un camaleonte.
Lui è Konrad Kuzminski ed è un volontario di un rifugio per animali vicino al confine polacco-ucraino. In quest’ultimo mese è stato inondato di chiamate disperate di ucraini che chiedono aiuto.
Konrad ha detto: “Sono circolate molte notizie false e storie non corroborate secondo cui gli ucraini stanno uccidendo animali randagi, ma questo non è vero. Loro hanno già effettuato molte missioni di salvataggio lì. Molti di loro sono in cattive condizioni, malati, affamati o con diverse fratture. Raccogliamo tutti gli animali che troviamo e li portiamo al nostro rifugio per essere accuditi”.
Ha detto: “Mi addolora molto vedere questi animali soffrire e le persone a volte dimenticano gli animali domestici in tempo di guerra. Cosa che suppongo sia una conseguenza naturale. Lo scorso fine settimana ho ricevuto una chiamata da un ragazzo che era in Ucraina e ha detto che viveva da solo ma aveva un cane. Voleva che ce ne occupassimo noi perché doveva arruolarsi per combattere contro i russi. Ci siamo incontrati appena oltre il confine e lui piangeva quando mi ha consegnato il suo cane. Gli ho detto che ce ne saremmo occupati noi e che avrebbe potuto riprenderlo appena possibile”.
Konrad e i suoi colleghi hanno lavorato h24 durante le scorse settimane. Hanno persino dovuto passare una notte nel furgone perché avevano superato l’orario del coprifuoco. Sono l’unica organizzazione polacca che sta lavorando così duramente per salvare gli animali ucraini. Inviano convogli, che tornano pieni, ogni giorno.
Appena arrivano al rifugio, trovano il dottor Radoslaw Fedaczynski, di 42 anni, specializzato in malattie di cani e gatti a visitarli. Alcuni dei cani e degli animali che salvano sono molto deboli e malnutriti. Così tanto che non c’è niente da fare per loro e questo è molto angosciante.
Gli animali che riescono a tornare in forze e sopravvivere, vengono adottati. Molti invece dei proprietari ce l’hanno ed chiesto che i loro animali domestici siano tenuti al sicuro fino alla fine della guerra.
Le autorità polacche hanno consentito ai rifugiati in fuga con i loro animali di entrare nel Paese anche senza vaccinazioni, microchip ed esami del sangue.