Un cucciolo di 9 mesi è morto dopo una visita dal toelettatore
La proprietaria ha creato e diffuso una petizione affinché la tragedia accaduta al suo cucciolo non accada mai più
I protagonisti di questa triste storia sono Harry, un cucciolo di 9 mesi e il suo proprietario disperato, che lo aveva portato in una toeletta per fare il bagno.
Il cane di razza Cockapoo ha subito un collasso intestinale poco dopo essere stato messo in una gabbia di asciugatura per 30 minuti. In un salone molto famoso e pluripremiato nel maggio 2021.
Il proprietario del cucciolo, con il cuore spezzato, ha chiesto che l’industria scozzese della toelettatura degli animali sia regolamentata e più attenta. Questo dopo la terribile esperienza avuta con il suo cucciolo.
Hanno portato subito Harry al Vets Now Hospital di Glasgow, ma purtroppo non c’era più nulla da fare. L’unica cosa da fare era addormentarlo, cosa purtroppo avvenuta l’8 maggio.
L’autopsia ha rilevato che il cane non è morto per un colpo di calore. Ma la sua proprietaria, Lisa O’Neill, afferma che il cucciolo ha sofferto terribilmente all’interno della gabbia e ha cercato più volte di saltare fuori. Cosa che secondo lei ha causato la morte. La signora Lisa, 37 anni, di Kilmarnock, nell’East Ayrshire, ha denunciato la vicenda alle autorità competenti. Ora sta portando avanti una campagna per regolamentare i toelettatori di cani.
La Società scozzese per la prevenzione della crudeltà verso gli animali (SSPCA) ha confermato che il cane non è morto per un colpo di calore. Nè per qualsiasi altro problema attribuibile al trattamento presso i toelettatori. Tuttavia, ha accolto e sostenuto le richieste di una maggiore regolamentazione del settore.
Ha detto: “È incredibile come molti proprietari di cani non sappiano nulla sui metodi di lavaggio e asciugatura, consegnano il loro cane e non hanno idea se lo stiano mettendo in gabbia o meno”.
La signora ha lanciato una petizione sul web affinché il governo scozzese agisca quanto prima per una regolamentazione più ferrea dei toelettatori. Ad oggi, ha già raccolto quasi 3.000 firme.