Il triste caso di Cecina: una donna mentalmente instabile uccide il suo cane e lo butta nella spazzatura
Questa è la triste quanto orrenda storia accaduta a Cecina: una donna mentalmente instabile ha brutalmente ucciso il suo cane per poi buttarlo nel pattume
Sono molte le storie di maltrattamenti animale che vengono a galla e delle quali poi si sanno i dettagli; ogni volta però è sempre un colpo al cuore sapere che qualche povero cane o gatto ha sofferto per parte o tutta la sua vita. Alcuni casi sono più eclatanti di altri, ma il maltrattamento animale è sempre un reato da denunciare e da combattere per tutelare questi esseri indifesi. A cecina, proprio in questi giorni, si è consumato un gravissimo avvenimento: una donna ha brutalmente ucciso il suo cane decapitandolo e sventrandolo; dopodiché, per disfarsene, ha gettato i resti nel bidone della spazzatura.
La storia ha dell’incredibile e pensare che sia realmente accaduta mette i brividi a chiunque sia dotato di un minimo di sensibilità. Secondo diverse testimonianze la donna non era in buone condizioni di salute mentale e oltretutto assumeva degli stupefacenti. I vicini sapevano di questa sua condizione, ma fino al giorno dell’uccisione non si erano mai verificati episodi di violenza sui suoi animali Ninja compresa, ovvero la cagnolina che ci ha rimesso la vita.
Solo qualche giorno prima del triste evento la donna si era recata dal veterinario di Cecina per chiedere di essere aiutata a tenere i cani per qualche giorno; sapendo la storia della donna il medico ha acconsentito, ma poi questa è sparita nel nulla. Il dottore ha dovuto ricontattare la donna dopo giorni di silenzio e solo dopo questa si è recata in ambulatorio per riprendere Ninja con sé. Era evidente che la donna non riuscisse più a gestire i suoi cani, ma legalmente nessuno poteva fare niente perché non c’erano violenze in corso.
Al riguardo Michele Pezone, responsabile dell’ufficio legale di Lndc-Animal Protection, aggiunge: “C’è impellente necessità di nuove leggi che chiariscano, anche a servizi sociali, polizia e sindaci, come ci si debba comportare con persone malate, tossicodipendenti o pazienti psichiatrici che detengono animali. Questi ultimi devono necessariamente essere tutelati, alla stregua dei minori che si trovano in famiglie violente”. Tutto questo doveva avvenire prima che Ninja ci rimettesse la vita, ma purtroppo non è successo.
Adesso sappiamo siamo ancora più consapevoli di questa necessità ed è giusto muoversi per far si che nuove leggi si approvino al più presto; non serve che nessun altro animale faccia la fine di questa povera cagnolina, il cambiamento va fatto adesso.
L’associazione animalista ha ovviamente denunciato la donna di Cecina, anche se nulla si è ancora mosso per il suo processo.
LEGGI ANCHE: La tenera storia della cagnolina che ha adottato una scimmia cappuccina