Adolescenza del cane: come si comporta (e come sopravvivere)
Il nostro Fido è sempre un cucciolone ai nostri occhi, qui però vediamo come affrontare l’adolescenza del cane e uscirne indenni
L’adolescenza del cane va dai primi sei mesi di vita fino ai diciotto: è una fase intermedia in cui ha ancora un comportamento da cucciolo, ma per certi versi è già un adulto.
Ha cambiato i denti, ma continua a masticare giocattoli come se avesse ancora quelli da latte; fa la muta completa del pelo; è una macchina da guerra, sempre in movimento, che richiede un enorme sforzo da parte nostra: bipedi distrutti da un essere esuberante sino allo sfinimento, ma davvero adorabile.
Valvole di sfogo cercasi
La prima cosa da fare per affrontare l’adolescenza del cane, senza portarne i segni per sempre, è trovargli delle valvole di sfogo attraverso le quali riesca a incanalare le sue energie senza fine.
Portiamolo al parco e cerchiamo un branco di altri cagnoni esuberanti come lui, con cui correre e giocare in sicurezza; accertiamoci che tutto ciò accada in un’area ad hoc e protetta. Nel caso in cui non si trovasse un gruppo di amici a quattro zampe, possiamo portarlo noi a dare libero sfogo alla sua indole: una corsetta o una bella partita a fribee potrebbero essere delle ottime soluzioni.
Evitare a tutti i costi la noia
Nella fase dell’adolescenza del cane la noia è il nostro peggior nemico. Un peloso annoiato, ansioso di scoprire il mondo là fuori, e curioso comincia a masticare tutto quello che gli capita sotto tiro.
Il consiglio principale è quello di sorvegliarlo il più possibile e, quando non si può, di lasciarlo in una zona priva di rischi, lontana dalle cose a cui teniamo (paio di scarpe appena comprato compreso) e con tanti giochi a disposizione. A questa età Fido infatti non è in grado di controllarsi e dobbiamo essere noi ad arginarlo.
Ormoni, gioie e dolori
Gli ormoni sono il fulcro di tutto durante l’adolescenza del cane. La maggior parte dei quadrupedi diventa sessualmente matura tra gli otto e i dodici mesi. Le femmine sperimentano il loro primo calore, e i maschi le cercheranno in lungo e in largo (anche a costo di scappare da casa, attenzione!), scontrandosi con eventuali rivali in amore se necessario.
Con la sterilizzazione, spesso e volentieri, l’eccessiva vitalità si placa. Mi raccomando però, si tratta sempre di un’operazione che deve essere consigliata da un veterinario, possibilmente da quello che conosce i pregressi clinici (se ce ne sono) e le caratteristiche del cane in questione.
Cali di attenzione
Durante l’adolescenza del cane, anche dopo la sterilizzazione, è possibile che abbia dei cali di attenzione occasionali. A volte potrebbe non capire cosa gli stiamo dicendo, o comportarsi come se non avesse idea dei comandi imparati la settimana prima.
Questi momenti di incertezza vanno gestiti esattamente come in addestramento: con pazienza torniamo indietro sulla tabella di marcia e insegniamo nuovamente il comando per suonare la campanella, ad esempio.
Ricordiamoci delle regole base: rinforzo positivo, sessioni di allenamento di massimo venti minuti e funzionali allo scopo (magari coadiuvate dal clicker), facciamo in modo poi che le viva come un gioco se non vogliamo perdere completamente la sua attenzione.