Chow Chow, tutto su questa razza: comportamento, a chi è adatto, storia e cure
Quanto conosciamo il Chow Chow? Cosa sappiamo di lui? Ecco le principali informazioni che dobbiamo assolutamente sapere!
Quanto sappiamo del Chow Chow? Chi è questo splendido esemplare dal pelo lunghissimo e dall’aspetto morbido e coccolone? Quali sono le informazioni da conoscere assolutamente quando si vuole entrare in confidenza con tale razza?
Taglia medio-grande e pelo morbidissimo, il Chow Chow dà l’idea di essere un enorme peluche, tutto da coccolare e accarezzare. Ma, al di là dall’aspetto fisico, cos’è importante conoscere riguardo la sua indole? Quali sono le informazioni principali che descrivono al meglio il suo temperamento?
Cerchiamo di scoprire tutto quello che serve sapere prima di scegliere se adottare, oppure no, un esemplare di questa razza. Di certo, capire preventivamente tutte le accortezze del caso può aiutare a prendere una decisione così importante.
Indice
- Storia e origini: da dove viene il Chow Chow?
- Carattere: che tipo è?
- Addestramento e educazione del Chow Chow
- Curiosità
- Prezzo del Chow Chow
Storia e origini: da dove viene il Chow Chow?
Cosa sappiamo del Chow Chow? Quali sono i segreti che vanno a descrivere al meglio la storia di questo immenso batuffolo di pelo dalla lingua blu? Da dove proviene?
Gli appassionati ritengono che il Chow Chow sia una delle razze fra le più antiche che siano mai esistite al mondo. Ci sono, infatti, varie testimonianze appartenenti a periodi di certo non molto remoti che ci raccontano della sua esistenza già in tempi antichissimi.
Ad esempio, alcuni reperti archeologici ci testimoniano la presenza del Chow Chow già nel 150-150 a. C. circa. Sicuramente, l’immagine del cane che possiamo rinvenire in tali documenti non corrisponde precisamente alla conformazione fisica che conosciamo oggi.
È altrettanto probabile, tuttavia, che il Chow Chow diffuso all’epoca fosse una sorta di antenato di quello attuale, data l’incredibile somiglianza fra gli esemplari.
Queste testimonianze fanno riferimento nello specifico alla Cina, zona a cui si possono attribuire i natali di questo meraviglioso esemplare dallo sguardo dolcissimo e dal temperamento altrettanto sensibile e forte.
Lì, almeno nei primissimi anni della sua comparsa, il Chow Chow era conosciuto e ricercato specialmente come cane da guardia o da caccia, ruoli, entrambi, che gli si addicevano perfettamente.
Abbiamo, inoltre, delle tracce risalenti al 200 a. C. circa che ci testimoniano ancora la sua forte presenza, sempre su territorio cinese. Sembra, infatti, che fosse davvero così diffuso e conosciuto, anche perché compare in dipinti commissionati dalla famosa dinastia cinese degli Han. Questi, dunque, ci dimostrano proprio l’esistenza di questi splendidi esemplari già all’epoca e la loro enorme diffusione.
Secondo la leggenda, il ruolo che svolgevano questi enormi cagnoloni era quello di fare la guardia agli antichi templi buddisti. In questi territori, infatti, tale razza era considerata quasi “sacra”, o comunque degna di venerazione.
Si presuppone che tali cagnolini provenissero dagli altopiani del Tibet o della Mongolia. Da qui, quindi, si sarebbero poi mossi, fino ad emigrare verso il territorio cinese. Qui, si affezionarono sia alle località, sia alle persone, fino a diventare parte integrante della comunità e della stessa cultura.
Piano piano, dopo che gli appassionati scoprirono la grandezza e la bellezza di questa razza incredibile, il Chow Chow “aumentò di livello”, fino a diventare il cane preferito dalle famiglie aristocratiche cinesi per la compagnia e la rappresentanza reale.
C’è anche da sottolineare, poi, che fino alla fine del 1700 e l’inizio del 1800 questa razza non si diffuse altrove. Questo avvenne perché la politica cinese era così restrittiva e attaccata alle proprie tradizioni che non volle mai condividere un patrimonio così speciale col resto del mondo.
In seguito però, con il passaparola che ormai era diventato regola necessaria e imprescindibile per qualunque popolo che si spostava per differenti motivi, il nome del Chow Chow cominciò a diffondersi nel resto del mondo.
Il primo luogo, fuori dalla Cina, in cui il Chow Chow approdò fu l’Inghilterra. Da qui, la scalata verso il successo fu senza freni! Lui, così, divenne famoso in tutta Europa, fino anche a raggiungere gran parte del mondo.
Oggi, infatti, è una razza conosciutissima, sia per il suo aspetto bellissimo e simpatico, sia perché ha un carattere davvero fedele e leale, che si presta perfettamente per svariate attività.
Insomma, la Cina non poteva minimamente tenere tutta per sé una tale ricchezza! Il termine “chow-chow” stesso, inoltre, deriva da alcuni termini cinesi che fanno riferimento al nome attribuito a quei commercianti che viaggiavano fra Oriente e Occidente per scambiarsi merci pregiate e diffondere la cultura in territori più o meno lontani.
La storia, insomma, ci racconta come questi personaggi fossero spesso accompagnati da tali cagnoloni, proprio perché essi si rendevano perfetti per fedeltà, compagnia, protezione delle merci e di tutto l’occorrente che veniva trasportato.
Fu questo il motivo per cui molti occidentali si innamorarono di questa razza. Dopo averla vista più volte e in svariate occasioni in compagnia dei commercianti, i più appassionati di cani o quei personaggi curiosi di scoprire nuove razze vollero saperne sempre di più.
Verso il 1875, secondo quanto è stato tramandato, il Chow Chow giunse perfino presso il Castello di WIndsor, così da ottenere sempre maggiore notorietà, importanza e successo. Da qui si diffuse sempre più rapidamente in tutta l’Inghilterra e nel resto d’Europa. Verso la fine del 1800, alcuni associazioni internazionali cominciarono a pensare al riconoscimento di un primo standard.
Si racconta che la stessa Regina Vittoria si innamorò perdutamente del Chow Chow, tanto da accoglierlo benevolmente. Dopo aver ricevuto l’approvazione reale, la diffusione sempre maggiore era ormai davvero inevitabile.
Carattere: che tipo è?
Quando si decide di accogliere un cane in casa, è necessario tenere in considerazione determinati aspetti. Per esempio, un importante elemento che non deve mai essere sottovalutato è quello relativo al carattere della razza in questione.
Il temperamento del Chow Chow è molto particolare, per questo è fondamentale fare attenzione in modo preciso alla socializzazione e all’educazione fin dalla tenerissima età. Per descriverlo, allora, è bene partire da un presupposto: questa razza ha un carattere molto orgoglioso e riservato e tende ad essere indipendente e autonoma in ogni attività che va a svolgere.
Sicuramente non è un cane molto facile da gestire. Si sostiene questo non perché non sia predisposto alla socialità o al rispetto delle regole, ma perché rimane molto timido e diffidente, almeno in un primo momento. Infatti, quando si comincia a relazionarsi con lui, è facile notare una sorta di distacco da parte sua, anche abbastanza evidente.
Questa caratteristica è dovuta al fatto che il Chow Chow ha bisogno di tempo prima di decidere con certezza assoluta di poter concedere le sue attenzioni alle persone che gli si trovano di fronte. Dobbiamo considerare che, almeno in un primo momento, siamo noi gli “estranei” con cui si sta relazionando.
Essendo un po’ malfidato nei confronti della gente o di coloro che non conosce, il Chow Chow non risulta particolarmente socievole, anzi tende molto a stare sulle sue, senza voler dare confidenza a nessuno.
A questo punto, dunque, dobbiamo essere noi bravi a saper scoprire il trucco più adatto per andare incontro alle sue esigenze. Conquistare la sua fiducia è l’unica condizione necessaria e imprescindibile per fare in modo che si possa creare un’amicizia duratura e continua.
Certamente, comunque, possiamo stare tranquilli riguardo una cosa: il Chow Chow non è mai un cane aggressivo! Il fatto che sia diffidente non significa che abbia istinti “cattivi” nei confronti delle persone che gli sono di fronte.
L’unica cosa da considerare, tuttavia, è questa: dargli il giusto tempo per abituarsi alle novità e per creare una situazione quanto più rilassata possibile, che possa tranquillizzarlo e non metterlo in allerta. Anche perché, fra l’altro, il Chow Chow è un cane tendenzialmente sereno e mansueto, che non è solito abbaiare o creare alcun tipo di problema, anzi!
È fiero del suo modo di essere e del suo spirito avventuriero e indipendente: fosse per lui, se la caverebbe sempre da solo, senza mai chiedere aiuto a nessuno! La sua autonomia nei confronti del mondo è davvero molto sviluppata: è per questo, infatti, che bisogna solo trovare la chiave per farlo sciogliere.
Una volta conquistato il suo cuore, possiamo rilassarci: il Chow Chow diventerà uno dei migliori amici che possiamo mai desiderare. Da questo momento in poi, infatti, sarà davvero quell’esemplare leale, fedele e sul quale si può sempre contare al 100% di cui si innamorarono i suoi primi scopritori.
Comunque, anche dopo aver preso confidenza, il Chow Chow rimane un cane particolarmente solitario, a cui piacciono le coccole, ma solo in modo contenuto e mai troppo espansivo. Gli piace stare in compagnia, ma preferisce pur sempre le giornate tranquille in totale relax. Adora starsene sulla sua cuccetta e avere tutti i comfort che servono: i giochi e i divertimenti in compagnia devono sempre essere limitati alle sue esigenze.
Insomma, si può concludere dicendo che il Chow Chow rimane un cane abbastanza indipendente, che dimostra le sue splendide doti di adattamento in ogni situazione. Equilibrio e compromesso sono i due termini principali che vanno a delineare al meglio il tipo di rapporto che si può instaurare con lui.
Certo è che questa sua indole particolarmente autonoma e scostante lo rende un eccellente cane da guardia! In sua presenza, infatti, possiamo considerarci al sicuro in ogni momento! È certo al 100% che, qualora dovesse verificarsi un qualunque pericolo all’interno della casa o della nostra proprietà, il Chow Chow sarà sempre pronto non solo a difendere noi, ma anche ad assicurarsi che il suo territorio sia protetto a dovere.
A chi è adatto?
Questo suo carattere particolare, dunque, lo rende perfetto per la vita d’appartamento, oppure no? A chi è più adatto un esemplare dal temperamento un po’ scostante come quello tipico del Chow Chow? Di certo, dobbiamo fare i dovuti calcoli per fare in modo che la convivenza sia quanto più rilassata e sicura possibile per tutti i componenti della famiglia.
Di certo, è necessaria un’educazione precoce! Fin dai primissimi mesi di vita del Chow Chow, noi padroncini dobbiamo essere bravi a insegnargli tutte le regole necessarie a stare in compagnia. Così facendo, sarà sicuramente facilmente gestibile ogni tipo di interazione con lui.
Si presta bene per rapportarsi con i bambini? Ebbene, la risposta è sì, ma con riserva. Cosa significa tutto ciò? Il Chow Chow, essendo per propria indole un cane da guardia e da protezione, è un ottimo baby-sitter per i più piccoli.
Considera i piccini come i suoi protetti, ovvero come coloro che devono essere assolutamente essere tenuti sotto controllo costantemente e al sicuro. Certo è che comportamenti esuberanti da parte dei bimbi potrebbero metterlo in difficoltà, dunque è bene farli socializzare fin da subito per spiegare al meglio i singoli ruoli di ognuno.
Il Chow Chow, comunque è molto intelligente da capire facilmente come gestire ogni occasione. Dopo aver conquistato la sua fiducia, non sarà difficile entrare in confidenza. Lui, infatti, riesce perfettamente a rendersi conto di cosa richieda la specifica situazione, fino a imporre la sua autorità in modo sempre funzionale e mai invadente.
E con le persone anziane? Cosa sappiamo, invece, di questo rapporto? Sicuramente il Chow Chow ha un grande bisogno di movimento, dovuto al fatto che la stazza richiede una certa dinamicità. Smaltire le energie accumulate e sgranchirsi le gambe è condizione necessaria per il suo stato di salute.
Sicuramente, il temperamento cauto e rilassato è perfettamente adatto alle persone avanti con l’età, poiché esse hanno proprio questo tipo di esigenze: serenità e tranquillità. L’unica cosa che bisogna considerare è fare in modo che il Chow Chow abbia la giusta dose quotidiana di movimento: le passeggiate non devono mai mancare.
Qualora le persone anziane non riescano a sopperire a tale bisogno, è importantissimo trovare qualcuno che riesca ad accompagnarlo. Così facendo, allora, il rapporto che si andrà a creare potrebbe essere davvero l’ideale. Il Chow Chow, in questi casi, sarebbe davvero un ottimo compagno di vita e di relax.
Un discorso diverso, invece, va fatto per la relazione fra il Chow Chow e gli altri animali. Qualora ci fossero in casa altri amici a 4 zampe (o simili), come dovremmo comportarci? Si deve sottolineare un aspetto molto importante: il Chow Chow non è particolarmente incline all’amicizia con altri animali, poiché ha un carattere dominante e autoritario, che pretende di avere sempre l’ultima parola.
Tuttavia, una buona e precoce socializzazione potrebbe aiutare ad instaurare una convivenza civile, serena e basata sul rispetto reciproco. Ricordiamoci, comunque, che il Chow Chow preferisce starsene da solo. Dunque, come compagno ideale delle sue giornate dovremmo considerare un esemplare che sia altrettanto quieto e rispettoso della privacy altrui.
In ogni caso, quello che è certo è che l’educazione e la socializzazione fin dalla tenerissima età possono salvare la situazione.
Addestramento e educazione del Chow Chow
Come abbiamo già più volte sottolineato, il Chow Chow non è un cane facile da gestire. Soprattutto perché il suo carattere molto particolare lo rende un animale a cui bisogna stare molto dietro.
L’addestramento e l’educazione, dunque, sono necessari per fare in modo che lui possa relazionarsi in modo sincero, sereno e tranquillo con coloro che diventeranno parte integrante della sua famiglia. Sebbene sia un animale molto paziente e adatto alla vita di comunità, il Chow Chow non ama minimamente le imposizioni o le regole imposte in modo fin troppo autoritario.
Ecco perché, infatti, è importantissimo spiegargli passo dopo passo tutto quello che serve per una pura e solida convivenza. Essendo abituato, fin dall’inizio della sua storia, a svolgere un ruolo di comando e di autorità, non riesce a sopportare di sottostare al volere di qualcun altro.
Dunque, è importante essere cauti, agire con serenità e fare in modo che lui possa seguire le indicazioni date senza sentirsi “comandato”. Il rinforzo positivo, come spesso avviene, è sempre un’ottima soluzione. Tuttavia, in questo specifico caso, potrebbe non bastare.
Altri elementi necessari sono tanta pazienza, autorevolezza – ma non autorità perentoria -, semplicità, chiarezza, sensibilità, empatia, serenità e calma. Dopo aver agito sempre e solo nel suo specifico interesse, la strada sarà tutta in discesa.
Qualora non ci sentissimo pronti ad affrontare al meglio la sua educazione, potremmo rivolgerci a chi di dovere! Contattare un educatore cinofilo, esperto di addestramento e abile nel gestire qualunque tipo di personalità, potrebbe tornarci utile per educare un Chow Chow.
Lo scopo, ovviamente, è sia quello di rendere la sua vita quanto più serena possibile, sia quello di instaurare dei rapporti duraturi, sinceri e perfettamente adeguati alla situazione domestica alla quale ci stiamo approcciando.
Curiosità
Una particolarità che lega storia e leggenda riguardo il Chow Chow fa riferimento allo specifico colore della sua lingua: il blu. Per dare una spiegazione “fantasiosa” a questa caratteristica, dobbiamo necessariamente citare il mito legato alla storia del Chow Chow.
Si racconta, infatti, che in tempi antichissimi lui fosse il cane “eletto“, colui che doveva proteggere e fare da guardia ai templi buddisti. Questo gli ha da sempre offerto sacralità e venerazione. Si dice che un giorno un monaco si ammalò di una malattia mortale, che lo colpì in modo così forte da impedirgli di svolgere tutte le attività.
Fra queste, c’era anche l’impossibilità di recarsi nel bosco a prendere la legna per accendere il fuoco e riscaldare l’ambiente. Dunque, sembrerebbe che le immense qualità del Chow Chow lo spronarono ad andare a ricercare questa legna, al fine di creare un luogo più confortevole per tutti.
Ci fu, però, un impiccio: nel bosco, si riuscì a reperire soltanto legna ormai carbonizzata. Il Chow Chow, essendo un cane. molto dedito al lavoro e determinato nel portare a termine ogni richiesta, non si perse d’animo…anzi!
Prese ugualmente la legna carbonizzata e la trasportò fino al tempio. Questa procedura, che gli impiegò molto tempo, fece sì di cambiare i connotati stessi dell’immenso cangolone! A forza di mettersi in bocca pezzi di legno carbonizzato, la lingua del Chow Chow assunse, piano piano, il colore del carbone, trasformandosi da rosa intenso a blu-violetto.
Al di là della leggenda, c’è anche una spiegazione più scientifica che giustifica il colore blu della sua lingua. La scienza sostiene che questo possa dipendere dalla presenza di pigmenti che si trovano proprio sulla lingua, ovvero delle cellule specifiche con sostanze particolari che danno questa colorazione.
Prezzo del Chow Chow
Se ci siamo appassionati del Chow Chow, possiamo ora passare a raccontare informazioni più tecniche. Quanto costa un esemplare di razza pura? Qual è il prezzo del Chow Chow? Come avviene sempre, non si può dare un costo che valga a livello universale per qualunque tipo di cane appartenente a tale razza.
Ogni struttura specializzata ha la libertà di vendere i cuccioli al prezzo che ritiene più opportuno. Comunque, le cifre devono sempre muoversi all’interno di uno specifico range che non dovrebbe essere superato. Il prezzo orientativo di un Chow Chow varia fra gli 800 e i 200€.
Inoltre, ci sono molti fattori che vanno considerati quando si prende un cucciolo di ogni razza. Prima di tutto, bisogna considerare l’età e l’aderenza precisa, o meno, allo standard di razza ufficialmente riconosciuto dagli enti appositi. Poi, va tenuta presente anche l’eventuale presenza di malattie particolari o difetti fisici che potrebbero danneggiare la vita e l’aspetto dell’esemplare in questione.