Come sai se sei davvero pronto per prendere un cane?
Fido porta allegria e gioia nelle vite di chi lo adotta, ma prendere un cane è anche una grande responsabilità, ecco cosa sapere per essere certi di farcela
Gli amici a quattro zampe sono molto amorevoli e portano tanta allegria. Portano però anche impegno e responsabilità. Abbiamo l’impegno di prenderci cura di un altro essere vivente “finché morte non ci separi”.
A guardarci sono quegli occhioni ci fanno innamorare ogni volta che li incontriamo, e scatenano il desiderio di portalo a casa con noi. Adottare un cane però non è un gioco: bisogna sapere a cosa si va incontro così da non avere ripensamenti e da essere sicuri di essere all’altezza.
Il pet più fedele che ci sia, come tale, infatti soffre davvero i cambiamenti, e un abbandono non lo supera facilmente. Non ne capirebbe mai le ragioni e passerebbe il resto della sua vita a chiedersi cosa abbia fatto di male per meritare una tale punizione. E allora siamo davvero pronti a prendere un cane e accudirlo come merita per tutta la vita? Scopriamolo insieme!
Perché ne vale la pena
Che sia un cane curato e pettinato o un piccolo randagio col pelo arruffato, lo sguardo è sempre quello, non mente e va dritto al cuore. Analizziamo però insieme cosa comporta un’adozione, oltre a tanto amore e gratificazione.
Il primo quesito da farsi è: perché si vuole prendere un cane? Qual è la ragione più profonda che ci fa desiderare di avere un piccolo peloso per casa? Se l’unico motivo è l’insistenza di un figlio o il capriccio di una sera, meglio evitare. Se invece ci sono ragioni radicate, per le quali non si cambierà mai idea, allora da qualche parte c’è un quadrupede fortunato che ha trovato una famiglia.
Fido è un impegno che richiede tempo
Gli amici a quattro zampe sono degli esseri viventi bisognosi di tante cure e attenzioni. Hanno la necessità che gli si dedichi il tempo necessario ogni giorno.
Necessitano di fare passeggiate quotidiane, di essere nutriti, addestrati, curati se stanno male. Ma soprattutto hanno bisogno di avere accanto a sé qualcuno che li ami davvero. Se non possiamo garantire loro tutto questo, allora è meglio evitare di illuderli.
I costi di gestione
Prendere un cane implica dei costi continui, e anche qualcuno extra. Prima di prenderlo a casa con noi capiamo bene se siamo in grado di gestire anche economicamente l’arrivo di un altro essere vivente in casa. Bisogna infatti vaccinarlo, portarlo dal veterinario ogni volta che ha un problema di salute, lavarlo, garantirgli un’alimentazione di qualità, e tanto altro. Tutto questo si traduce in non pochi soldi da destinare alla cura del cane.
Inoltre, dobbiamo garantirgli una casa a misura di quadrupede. Non solo le ciotole con la pappa e l’acqua fresca sempre a disposizione, la cuccia e il guinzaglio, ma anche un luogo che possa sentire sicuro, una zona franca che veda come un rifugio. A tal proposito, può tornare utile sapere come abituare il cane al kennel affinché non lo veda solo come un mero mezzo di trasporto ma anche come un posto tutto suo.
Un cane ha bisogno di spazio
In base al tipo di cane e alla sua taglia bisogna avere una casa più o meno spaziosa, magari anche con uno spazio esterno che gli permetta di scorrazzare in lungo e in largo quando ha la necessità di incanalare correttamente le energie in eccesso: tutti i giorni. I quadrupedi di taglia grande, soprattutto, hanno infatti bisogno di muoversi in libertà per non incorrere in disturbi di ansia e depressione, un’alternativa potrebbe essere portarlo al parco sotto casa.
I cani più piccoli, invece, non necessitano della stessa quadratura, ma comunque devono avere modo di muoversi e divertirsi con attività apposite: se non hanno lo spazio sufficiente soffriranno. Sono tutti aspetti che dobbiamo prendere in considerazione.
Se non abbiamo abbastanza tempo ed energie da dedicare al nostro amico a quattro zampe, non adottiamolo. In caso contrario, ecco diversi motivi per adottare un meticcio. Tenendo conto che i cani non possono vivere in canile e passare le loro giornate in un box un metro per un metro.
Domande preliminari
Se si ha un’indole sedentaria il cane non è il pet più indicato. Come appena detto, ha tanta energia da canalizzare per evitare di stare male. Prendere un cane implica fare tante passeggiate e tanta attività fisica: sono alla base della cura consapevole e responsabile di un amico a quattro zampe.
Quando si sceglie di prendere con sé una piccola palla di pelo, bisogna capire quale sia la più idonea alle nostre esigenze e se noi siamo i proprietari migliori per le sue. Per esempio, se apparteniamo a una famiglia con pargoli, dobbiamo pensare alla convivenza con loro e scegliere tra le razze di cani adatte ai bambini.
Valutiamo anche se Fido abbaia tanto e se, quindi, noi viviamo abbastanza isolati per non arrecare disturbo agli ignari vicini. A tal proposito, ecco cosa dice la legge sui cani che abbaiano in condominio. Infine, è bene anche chiedersi quanto sia facile educarlo e valutare eventuali corsi di addestramento per cuccioli tenuti da etologi esperti in comportamento canino.
Siamo davvero pronti?
In sostanza, prima di prendere un cane, ci si deve chiedere se si è davvero pronti e s si ha la consapevolezza di cosa ci aspetta. Adottare un cane traumatizzato, per esempio, richiede una dose di pazienza in più: deve fare i conti ogni giorno con i traumi del passato e imparare a fidarsi di nuovo.
Se queste considerazioni non ci hanno fatto scappare e la voglia di avere un cane in giro per casa è ancora ben radicata in voi, siamo degli ottimi candidati. Pronti a fare tutto quello che è necessario per far vivere al meglio un altro essere vivente, tenendo conto delle sue esigente, e a ricevere tutto l’amore che è in grado di dare in cambio. Affetto e fedeltà incondizionati sono un ottimo ‘ritorno’.
Non ci resta che andare al rifugio e scegliere o, meglio, farsi scegliere, da due occhioni che non vedono l’ora di affidarsi a qualcuno che si prenda cura di loro. Qualsiasi sia la razza desiderata, come ultima domanda chiediamoci se cane dalla solitudine e dalla tristezza del canile possa essere una soluzione che faccia bene al nostro e al suo cuore. Non salviamo solo una vita, infatti, ma due: la sua e la nostra.