Carlino, tutto su questa razza: carattere, cure, curiosità e consigli su questo cane
Nella botte piccola c'è il vino buono, e il Carlino ne è un esempio lampante: ecco tutto quel che c'è da sapere su questo adorabile quattro zampe
Se dovessimo descrivere il Carlino in poche parole potremmo usare la locuzione latina multum in parvo, che letteralmente vuol dire “molto in poco”. Perché è proprio così: questo cane è piccolo piccolo ma a modo suo ben piazzato e con un carattere prorompente.
Il Carlino è un cane che non ha bisogno di presentazioni. Tutti conosciamo questo adorabile frugoletto dalla forma tondeggiante e compatta, con quel musetto schiacciato e quella codina arricciata che sono a dir poco irresistibili. Lo possiamo trovare in tre colori (argento, fulvo albicocca con maschera nera o tutto nero) ma tutti gli esemplari hanno quello sguardo profondo e inconfondibile che li rende simili ai personaggi dei cartoni animati!
Entusiasta, allegro e molto incline alle effusioni con gli esseri umani. Insomma, il Carlino è un cane perfetto per la famiglia, che va d’accordo con grandi e piccini e con una particolare propensione al cibo. Ma non finisce qui: scopriamo questa meravigliosa razza canina tra curiosità e informazioni utili per prendercene cura al meglio.
Indice
- Il cane prediletto dagli imperatori
- Personalità del Carlino
- Un cane dolce ma…testardo!
- Vivere con un Carlino
- L’educazione del Carlino
- Affidabilità
- Gioco e movimento
- Il Carlino e i bambini
- Un adorabile golosone
- Toelettatura, non ti temo!
- Salute e cure
Il cane prediletto dagli Imperatori
Forse non lo sapete, ma il Carlino è un cane davvero molto speciale al punto che se ne accorsero perfino gli Imperatori dell’antica Cina ben 2000 anni fa!
È pur vero che nell’estremo Oriente i cani di questo tipo erano all’ordine del giorno. Da lì provengono ad esempio il Pechinese e lo Shih Tzu, tutti cani piccoli e maneggevoli che piacevano tantissimo alle famiglie più ricche e importanti. Pensate che avere uno di questi cuccioli, Carlino incluso, era un onore riservato a pochi!
Ben presto anche il mondo occidentale si accorse della particolarità di questo cane, quando nel 1500 i commercianti olandesi portarono degli esemplari di Carlino in Europa. Tutti se ne innamorarono e riuscì a ritagliarsi un ruolo importante nella storia della Casa Reale olandese. Leggenda narra che proprio un Carlino salvò la vita del Principe d’Orange abbaiando per avvertirlo di un attacco al suo accampamento da parte delle truppe spagnole…un vero eroe!
Da quel momento il Carlino ha viaggiato in lungo e in largo per tutto il mondo, conquistando il cuore di popoli molto diversi tra loro. Pensate che ognuno gli ha dato un nome diverso in base alla propria lingua: Lo-Sze in Cina, Mopsi in Finlandia, Doguillo in Spagna e Mophonds in Olanda, tanto per citarne alcuni.
Personalità del Carlino
Nel tempo il Carlino è stato allevato per essere un ottimo compagno di vita. E il suo carattere, in effetti, contribuisce a renderlo un dolcissimo amico a quattro zampe perfetto per le famiglie. Ha un temperamento stabile ed equilibrato e tendenzialmente è un cane estroverso e amorevole.
A dirla tutta il Carlino è un cane che vive per compiacere il suo padroncino, motivo per cui è abbastanza semplice addestrarlo ed educarlo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo ricordare che questa sua indole lo porta a essere anche molto (ma molto) sensibile. Con un cane come questo non dobbiamo assolutamente essere poco gentili!
I Carlini sono estremamente amichevoli e disinibiti ed è davvero molto raro trovare una persona su cui uno di questi adorabili rotolini di ciccia e pelo non si arrampichi per leccargli la faccia! Sono buffi, simpatici e per certi versi sembrano quasi dei folletti fiabeschi, tutto con una naturalezza davvero invidiabile.
Preparatevi ad avere un amico pronto a seguirvi ovunque. Non si separerà da voi nemmeno quando schiacciate un pisolino sul divano!
Se ciascun membro della famiglia non è accogliente né entusiasta di inserire un Carlino in casa, per favore: non adottatene uno! La cosa peggiore che potremmo fare a questo cane sarebbe accoglierlo in famiglia per poi decidere che è troppo “impegnativo”, relegandolo per la maggior parte del tempo da solo in lavanderia, cantina o garage. L’unico scopo del Carlino è la compagnia e se gli impediamo di esprimersi per come farebbe naturalmente, rischiamo di renderlo infelice. E i cani infelici spesso si ammalano, sia emotivamente che fisicamente.
Un cane dolce ma…testardo!
Abbiamo elencato tutti i pregi del Carlino che per chi cerca una compagnia fedele e costante è davvero il cane ideale. Ma come spesso accade, c’è un rovescio della medaglia di cui dobbiamo tener conto. In fondo nessuno di noi è perfetto e il Carlino non fa di certo eccezione.
Gli esemplari di questa razza canina sono dolcissimi e coccoloni, ma al contempo tendono a essere parecchio testardi. Se da una parte il Carlino vive per compiacere il proprio umano del cuore, dall’altra non è il tipo di cane accondiscendente che obbedisce a qualsiasi comando senza batter ciglio. Per questo è davvero molto importante che questi cani vengano addestrati ed educati a dovere sin da cuccioli, altrimenti rischiamo che facciano proprie cattive abitudini difficili da sradicare.
Il Carlino è un cane che si pone degli obiettivi chiari e precisi. Che poi non corrispondano a quelli del padroncino, è un altro paio di maniche. Per via di questo aspetto peperino del suo carattere, non si lascia facilmente distrarre e quando si mette in testa una cosa non demorde finché non la ottiene. E per lo più fa così quando si tratta di cibo…
C’è un altro aspetto interessante della sua personalità: è un cane un tantino…vendicativo! Non fraintendete, lungi da noi ammettere che un cane possa essere cattivo perché nessuno di loro lo è! Solo che i Carlini ricordano bene i torti subiti o quando facciamo qualcosa che non gli aggrada e, di conseguenza, trovano il modo per farcelo capire.
Vivere con un Carlino
Il mondo canino è stupendo e variegato, ricco di razze con caratteristiche diverse e uniche che nel tempo sono state selezionate per tante funzioni e “lavori”. Ci sono i cani da pastore, quelli da guardia e i nordici cani da slitta, e poi ci sono anche quelli predisposti e poi selezionati per la compagnia. Proprio come il Carlino!
Quando però decidiamo di accoglierne uno in casa dobbiamo tener conto delle sue esigenze particolari. Il Carlino è un cane dal carattere dolce e allegro e accudirlo è un po’ come avere perennemente un bimbo di due anni. Perciò in un certo senso non è proprio un cane autonomo e ha bisogno di continua sorveglianza.
Altra cosa importante – e sicuramente positiva per chi ne adotta uno – è che questo cane non è affatto rumoroso, non abbaia molto e quando lo fa non fa rimbombare le pareti. Se ben educato, il Carlino dà tutto il meglio di sé e non è distruttivo né dispettoso. Diciamo pure che non è uno di quei cani che se salta una passeggiata o non gioca per almeno due ore consecutive si stressa e comincia a mordere e devastare tutto, ecco.
Tuttavia non ama restare da solo per troppo tempo, cosa che lo logora profondamente e può portarlo a stare molto male. A un cane come il Carlino importa soltanto che ci sia sempre l’amato padroncino al suo fianco. Poi se ci sono ospiti inattesi lo fate proprio felice: più siamo, meglio è!
L’educazione del Carlino
Dire che i Carlini non sono intelligenti come le altre razze non è assolutamente vero. Spesso si tende a generalizzare, incappando in luoghi comuni del tutto errati: tutti i cani sono intelligenti, semplicemente alcuni hanno prerogative e abilità diverse dagli altri.
Il Carlino non è una “cima”, nel senso che ha meno doti di problem solving o abilità fisiche ridotte se lo confrontiamo ad altre razze canine. Ma sa perfettamente quali sono le sue priorità e su quelle si impegna con tutte le sue forse. Diciamo pure che è molto difficile capire se per un Carlino sia più importante il padroncino o la pappa…
I Carlini sono cani tenaci che vogliono sempre fare a modo loro e che – fidatevi- fanno di tutto per ottenere ciò che hanno in mente. D’altro canto, però, sono anche molto sensibili e in generale se ne vogliamo educare uno al meglio dobbiamo preferire l’approccio “dolce”. Il rinforzo positivo è, come sempre, la tecnica più adeguata per cani di questo tipo e il processo educativo deve iniziare necessariamente sin da quando il cane è cucciolo. Altrimenti rischiamo che non ci dia ascolto.
Affidabilità
Come abbiamo visto, il Carlino è un eterno bambinone con la testa un tantino tra le nuvole. Non ha una soglia dell’attenzione elevatissima, perciò lasciarlo libero di scorrazzare come e dove vuole non è proprio una buona idea. Il cane deve essere sorvegliato e controllato, tenuto al guinzaglio anche se stiamo all’aperto.
Questi esemplari hanno una sorta di “sordità selettiva”. Nulla a che vedere con malattie o disturbi, semplicemente col fatto che fanno finta di non ascoltare il padroncino quando meglio credono. Se gli conviene sono acuti e prontissimi all’ascolto, ma se non è aria che tira…niente da fare, fanno di testa propria!
I Carlini non sono cani da guardia né per compiti che prevedano affidabilità. Con questo non vogliamo dire che siano terribili e completamente sconclusionati, solo che hanno bisogno di essere seguiti passo dopo passo, educati e addestrati a dovere sia in casa che all’aria aperta e con un padroncino sempre pronto a tirarli fuori dai guai!
Gioco e movimento
Se cercate un cane che vi segua in mille avventure tra mare, montagna e gite fuori porta il Carlino è proprio il cane…sbagliato! Eh sì, non è famoso per le sue doti fisiche né tanto meno per la voglia di fare movimento e attività fisica.
Il Carlino è un cane che adora sonnecchiare col padroncino (ma anche da solo), ricevere coccole e sopra ogni cosa mangiare la sua pappa! Queste caratteristiche non sono esattamente un connubio perfetto perché stando fermo e mangiando tanto, rischia di diventare grasso con tutti i problemi che ne conseguono sulla salute.
Per tenerlo in forma, oltre a controllare le quantità di cibo a ogni pasto, dobbiamo stabilire una routine di esercizio che sia adatta a lui e alla sua conformazione fisica. Il Carlino è piccolo e robusto, ma soprattutto è un cane brachicefalo (cioè col musetto schiacciato). Per tali ragioni non può fare troppi sforzi e l’attività fisica deve essere moderata, da svolgere sempre a temperature miti e mai sotto il sole cocente o nelle giornate troppo umide.
Il Carlino e i bambini
Tutti i Carlini ben educati sono bravi con i bambini, ma non tutti i bambini sono bravi con i Carlini. Alcuni “cuccioli umani” si lasciano prendere troppo dall’entusiasmo, rischiando non solo di innervosire ma anche di far male all cagnolino. Per altri è istintivo capire come giocare con i cani o come toccarli, ma c’è poco da girarci attorno: dobbiamo essere noi a educare i nostri bambini a prendersi cura dei cani e trattarli con il rispetto che meritano.
Il Carlino ha il vantaggio di essere molto buono con tutti, anzi per i bambini ha una particolare predilezione. Non vedrete praticamente mai uno di questi cani che si arrabbia con un bimbo perché tendenzialmente si lasciano fare di tutto senza batter ciglio. Ma ciò non significa che i bambini siano autorizzati ad approfittarsene!
Un adorabile golosone
Carlino e pappa sono un connubio indissolubile. Questo cane vive una vera e propria love story con il cibo, che inizia quando è cucciolo e continua per il resto della sua vita. Attenzione, però: se il cane adora mangiare non vuol dire che dobbiamo trattarlo come un “tritarifiuti”!
Gli esemplari di questa razza canina hanno bisogno di un’alimentazione equilibrata e controllata, con cibi di alta qualità. Vanno bene quelli confezionati, ma se proprio volete stupire il vostro Carlino (mantenendolo in salute) i pasti fatti in casa sono l’ideale.
Essendo un cane che si muove poco, il Carlino non può trascorrere tutto il giorno a ingozzarsi di cibo. Da una parte c’entra la forma fisica, ma dall’altra è per una pura questione di buona salute: ingrassando un cane così piccino rischia di diventare obeso e sviluppare tutta una serie di problemi e patologie (anche gravi).
La soluzione è – come sempre – affidarsi a un bravo veterinario, l’unico che può darci le giuste indicazioni in merito alla salute del cane. E in questo quadro rientra anche il cibo perché, che sia confezionato o meno, dobbiamo assicurarci che i pasti siano completi e ben bilanciati, con tutti i nutrienti essenziali e la giusta quantità di calorie proporzionata a peso e razza.
Toelettatura, non ti temo!
Il Carlino è un cane che non necessita di una manutenzione chissà quanto impegnativa, altra caratteristica che lo rende un ottimo cane d’appartamento. Ma non cadiamo nell’errore di pensare che un cane a pelo corto non abbia bisogno di spazzole e pettini!
Questo cane in realtà perde abbastanza pelo e durante tutto l’anno, quindi occorre munirsi degli accessori per la toelettatura adatti alle sue dimensioni e al suo tipo di mantello. Basta spazzolare il Carlino una volta alla settimana, con una spazzola a setole medie o anche con un guanto da toelettatura che oltre a eliminare il pelo morto ci consente di fargli un bel massaggio!
La toelettatura non si limita alla cura del pelo e i Carlini hanno bisogno di qualche attenzione in più rispetto ad altri quattro zampe. Innanzitutto le unghie vanno tagliate regolarmente, perché crescono abbastanza rapidamente e se sono troppo lunghe rischiamo che si faccia male. Poi non dimentichiamo le “rughe”, cosa che ci piace tanto esteticamente ma che richiede una manutenzione specifica. Le pieghe del musetto devono essere sempre pulite e asciutte, pena il rischio di infezioni fungine o batteriche.
Salute e cure
Il Carlino è un cane brachicefalo, ovvero ha il muso schiacciato. Oltre a ciò a caratterizzarlo sono gli occhi scuri, tondi e profondi un po’ sporgenti, il cranio bombato e tutta una serie di problemi di salute verso cui è maggiormente vulnerabile.
Proprio gli occhi, una delle maggiori attrattive del Carlino, in verità sono anche uno dei suoi punti deboli. Orbite poco profonde e larghe lo mette a rischio di sviluppare problemi oculari come ulcere corneali o secchezza oculare. Questa è una caratteristica tipica di tutte le razze canine con il muso schiacciato, perciò prima di adottarne un esemplare informiamoci bene sui rischi e le cure di cui hanno bisogno per stare bene.
Il musetto schiacciato e piatto porta il Carlino a sviluppare anche problemi respiratori. Avete presente quando inizia a “grugnire” simpaticamente, proprio come se fosse un maialino? Ebbene, questa peculiarità dipende proprio dal fatto che è un cane privo di canna nasale (o meglio, è molto corta). Naso schiacciato equivale a un minore flusso di aria quando respira, per questo sembra che il Carlino “russi” anche quando non sta dormendo.
Non tutti i Carlini russano di default e quando accade significa che qualcosa impedisce il normale passaggio dell’aria. Se il cane produce un rumore troppo forte, anche solo quando respira, dovremmo portarlo dal veterinario per un controllo. In genere gli esemplari di questa razza ereditano un problema che si chiama stenosi delle narici, per cui questi buchini sono più chiusi di quanto dovrebbero. Problemi come questo di solito si possono correggere con un semplice interventino chirurgico che renderà la vita del Carlino molto più confortevole, consentendogli di respirare tranquillamente.
Se scegliamo un Carlino, dobbiamo assicurarci che tutti i membri della famiglia comprendano i rischi relativi alla sua conformazione fisica. I cani di questa razza sono molto più sensibili alle temperature calde e fredde rispetto ai cani col muso “normale”.
Per quanto riguarda gli occhi, poi, non tralasciamo la predisposizione del Carlino e determinati disturbi, ma anche la sua diversa percezione del mondo. Questo cane ha una conformazione degli occhi tale da rendergli difficile percepire la profondità degli spazi, motivo per cui è abbastanza comune vederlo schiantarsi contro qualcosa. Diciamo che non riesce a calcolare bene le misure!