A cosa servono davvero i capezzoli del cane?
Capezzoli del cane, qual è la loro funzione? Scopriamo insieme a cosa serve questa particolare parte del corpo!
Qual è la fisionomia del corpo dei cani? Quali sono le parti che più contraddistinguono il nostro amico pelosetto? La sua conformazione è sicuramente particolare e ogni parte svolge un compito ben preciso. Insomma, niente è lì per caso!
Accarezzare i nostri amici a 4 zampe è un davvero una bella soddisfazione: il loro pelo delicato e morbido, la loro sensibile pelle liscia, il loro sguardo che ci fa innamorare ci portano a far loro le coccole tutto il giorno! Questo, di certo, gli farà più che piacere!
Toccando e scoprendo il nostro amico, potremmo anche accorgerci di qualche elemento del suo corpo di cui ignoravamo l’esistenza. Oggi, infatti, vogliamo occuparci di un elemento in particolare: a cosa servono i capezzoli del cane? Qual è la funzione che svolgono nel suo organismo? Cerchiamo di analizzare passo dopo passo questo particolare così sensibile e delicato.
Corpo del cane: conformazione
Quando andiamo ad accarezzare il nostro piccolo amico a 4 zampe, per fargli le coccole o perché vogliamo studiare e conoscere fino in fondo tutto il suo corpo, potremmo renderci conto della presenza di qualcosa che, prima, non avevamo mai notato.
A cosa servono i capezzoli del cane? Perché sono lì? Essendo posizionati nella parte inferiore della pancia e, solitamente, coperti dal pelo completamente, non è facile vederli in un primo momento. Queste protuberanze un po’ strambe che possiamo sentire tastando la pancia di Fido, insomma, non sono altro che i suoi capezzoli!
Gli interrogativi che sorgono spontanei, allora, sono subito i seguenti: a cosa servono i capezzoli del cane? Perché sono lì? E poi, ancora: anche i cani maschi hanno i capezzoli, esattamente come gli uomini? Ma anche: quanti ce ne sono? Vediamo un po’ queste particolari curiosità interessanti.
Capezzoli nella femmina
Come avviene anche per noi essere umani, c’è differenza anche fra il corpo di un cane femmina e quello di un maschio, ovviamente. Non cambiano solo gli organi genitali, ma anche altre parti, o meglio: le funzioni svolte da alcune specifiche regioni del corpo cambiano in base al sesso.
I capezzoli del cane femmina fanno la stessa attività di quelli di una donna: in una condizione normale di salute e di funzionamento, secernono e producono il latte necessario per nutrire tutti i cuccioli. Sappiamo bene, fra l’altro, che una cagnolina può arrivare a fare, in linea generale, anche 6/7 piccolini. Dunque, i capezzoli devono funzionare al meglio per permettere a mamma-cane di alimentare al meglio i suoi cuccioli appena nati.
Il punto fondamentale della questione, tuttavia, risiede in un aspetto particolare che non deve essere sottovalutato. Perché molto spesso noi padroncini non notiamo neanche l’esistenza dei capezzoli nel corpo di Fido? A questo interrogativo si può rispondere nel seguente modo: molto spesso, per evitare spiacevoli inconvenienti o semplicemente per motivi di necessità, siamo portati a scegliere la sterilizzazione in tenera età.
Questo comporta un’impossibilità per la cagnolina di restare incinta e, di conseguenza, di partorire. Ecco perché i capezzoli del cane a volte rimangono sconosciuti: essi si sviluppano al meglio durante le varie fasi della crescita e, in particolare, tendono a gonfiarsi e aumentare di volume durante il calore o i periodi di allattamento.
Le femmine sterilizzate, invece, hanno solo un piccolissimo accenno di queste protuberanze (che normalmente sarebbero i capezzoli), dunque è più difficile accorgersi della loro esistenza, se non tastandoli per sbaglio. Come riconoscerli? Semplicissimo: sono dei piccoli rigonfiamenti che assumono una tonalità mista fra il rosa scuro e il nero, in. base all’esemplare, alla razza, al colore specifico del cane in questione.
Capezzoli nei maschi
Veniamo ora all’altra questione: anche i cani maschi hanno i capezzoli? Ebbene sì, anche il corpo dei maschi prevede la presenza di questi rigonfiamenti nella parte inferiore della pancia.
Ovviamente, i cani maschi non possono nutrire i cuccioli come fanno le femmine, poiché la conformazione del loro corpo è predisposta per altre funzioni. Dunque, la presenza dei capezzoli è solo fisiologica e puramente “estetica”: infatti, lo stato dei capezzoli del cane maschio non sono altro che a uno stadio puramente rudimentale e primitivo.
Quanti capezzoli hanno i cani?
I capezzoli del cane femmina, dunque, hanno un determinato e fondamentale compito da svolgere; quelli del maschio, invece, non hanno alcuna funzione particolare, dunque sono lì soltanto perché il corpo canino è biologicamente predisposto a tale sviluppo.
Assodato, dunque, che entrambi i sessi abbiano i capezzoli, ci chiediamo ora: quanti capezzoli hanno i cani? Come spesso accade, ogni caratteristica è tipica di un esemplare, invece che di un altro, in base a moltissimi fattori. Anche in questo caso, il numero cambia in base alla stazza e alla razza del cane in questione.
Esso, dunque, varia fra i 6 e i 10, di media; tuttavia, questo resta pur sempre un dato indicativo. Ciò che è certo è che solitamente la presenza è speculare: il lato destro ha lo stesso numero di capezzoli del lato sinistro, dunque questo significa che, solitamente, essi sono disposti per essere pari su entrambi i lati.
Il tutto, come accennavano prima, dipende dal fatto che mamma-cane, quando partorisce, ha delle cucciolate molto numerose: dunque, il suo corpo si adatta a tale esigenza, in modo da permetterle di sfamare tutti allo stesso modo e quasi contemporaneamente.
Problemi legati ai capezzoli?
Dopo aver scoperto l’esistenza dei capezzoli, vediamo ora quali possono essere i possibili problemi che si sviluppano in questa sensibile parte del corpo. Specialmente nei cani femmina, è molto comune il tumore alle mammelle. È importantissimo, allora, far controllare costantemente tale parte del corpo, soprattutto se dovessimo notare qualche anomalia o la presenza di noduli o grumi che emergono al tatto.
Un altro problema è la mastite. Essa non è altro che un’infezione batterica che, se sottovalutata, può portare anche a conseguenze non molto positive per la salute di Fido. Questo problema colpisce specialmente gli esemplari femmina, soprattutto quelli che hanno appena partorito o che hanno avuto una cosiddetta “gravidanza isterica” o falsa gravidanza.
Come riconoscerla? In presenza di mastite, le ghiandole si gonfiano in modo assolutamente innaturale e sicuramente eccessivo. Questo è facilmente comprensibile anche a un occhio poco esperto! Inoltre, le mammelle colpite dalla patologia secernono una sostanza giallastra, il pus, che provoca non solo fastidio e dolore, ma compromette lo stile di vita di Fido.
La cagnolina, infatti, quand’è colpita da questo problema, inizia a essere letargica e apatia, inappetenze e svogliata completamente. In questi casi, non temporeggiamo, anzi provvediamo subito alla giusta visita dal veterinario! Mamma-cane, non avendo più le forze né la voglia di continuare la normale vita, non mettere a rischio soltanto sé stessa, ma anche i suoi eventuali cuccioli.
Le conseguenze sono davvero gravi: è bene prendere in tempissimo la mastite e trattarla a dovere. In base allo stato di avanzamento della malattia e allo stato di salute generale del cane, sarà il veterinario a scegliere come agire e quale trattamento mettere in pratica per risolvere la situazione al meglio.