Omissione di soccorso del cane: le leggi
Omissione di soccorso del cane: cosa rischia chi non si interessa a soccorrere il peloso? La legge ha pensato di disciplinare questo caso
Spesso, purtroppo, ci siamo trovati davanti a storie terribili. Cuccioli di cane trovati morenti per strada. Nella maggior parte dei casi si tratta di vittime di incidenti stradali che non hanno ricevuto soccorso. Ma la legge li tutela? Vediamo cosa c’è da sapere in materia di omissione di soccorso del cane.
L’omissione di soccorso del cane è un reato?
Quando ci è capitato di trovare un cucciolo dolorante abbandonato per strada il nostro pensiero è stato uno solo. Abbiamo ipotizzato si trattasse di omissione di soccorso in seguito ad un incidente. Dal punto di vista emotivo, non soccorrere un cane in difficoltà, vittima di un incidente stradale, è davvero terribile.
La legge, d’altro canto, fino a poco tempo fa non aveva previsto una tutela giuridica che garantisse una protezione specifica a queste povere creature. Il loro errore è stato semplicemente quello di finire tra le mani sbagliate o sotto le ruote di qualcuno che di umanità non ne aveva proprio.
Così, negli ultimi anni qualcosa si è mosso. Certo, non siamo ancora nelle condizioni di poter esultare, ma qualcosa di positivo è stato fatto. In realtà, l’omissione di soccorso del cane, come di altri animali, non costituisce ancora un reato.
Tuttavia, questo gesto terribile, rappresenta un illecito amministrativo. La sanzione per chi soccorre un cane appena investito o ferito, anche se involontariamente, prevede delle sanzioni salate. Le cifre ammontano infatti ad un intervallo che va dai 413,00 ai 1658,00 euro.
Per etica, o per sensibilità, o anche solo per dovere, se ci ritroviamo coinvolti in un incidente la cui vittima è un cane, dobbiamo informare le autorità. Il problema sta nel fatto che, spesso, molta gente, preferisce scappare. Nel migliore dei casi il peloso viene trovato e soccorso.
In altri casi, purtroppo, questo non accade. Così, il numero delle vittime continua a crescere.
Risvolti nel tempo
L’articolo che abbiamo appena citato, nasce in seguito alla creazione della L. 120/2010. Prima della sua creazione e dell’introduzione della norma vera e propria, il fatto non era proprio considerato giuridicamente rilevante.
Molte associazioni in passato si sono battute per raggiungere questo obiettivo e, dopo qualche anno, finalmente è successo. Non possiamo ancora parlare di una tutela effettiva del cane in caso di omissione di soccorso. Tuttavia, se il colpevole viene identificato, deve pagare.
L’azione di pagare in sé, indirettamente, scoraggia questo comportamento totalmente errato. chiunque si ritrovi a dover far i conti con un cane investito e/o simili, deve tener conto di questo. Una volta identificato, deve pagare.
Questo non ha eliminato le vittime a quattro zampe di incidenti stradali. C’è però da dire, che la creazione e la nascita di una nuova normativa hanno stabilito e indotto un minimo di buon senso.
Se da una parte chi soccorre il cane ferito lo fa per non incorrere in sanzioni salate, dall’altra comunque il risultato è che il cucciolo viene aiutato e non lasciato per strada. Per questo motivo, nonostante la strada da percorrere sia ancora tanta, gli animalisti si ritengono soddisfatti.
Il silenzio di prima e la mancata esistenza della normativa aveva sempre incoraggiato all’abbandono e all’omissione di soccorso del cane. Chiunque commetteva questo illecito, sapeva che non avrebbe corso nessun pericolo. Così, nel frattempo, il numero di quattro zampe feriti per strada aumentava.
In alcuni casi, molti di loro, sono costretti a lasciare il nostro mondo un po’ troppo presto, senza una motivazione davvero valida.
Perché no, il mancato soccorso non potrebbe mai rappresentare una motivazione valida.
Oggi, è possibile scoprire una tutela nuova dal cane, sia dal punto di vista civile che penale. E non solo, dispongono persino del diritto al nome e della creazione di documenti personalizzati.