4 consigli per ridurre al minimo la perdita di pelo nel cane
La perdita di pelo è un problema a cui tutti i proprietari, chi più e chi meno, devono far fronte. Ecco come gestire al meglio la cosa
Probabilmente è il problema più fastidioso che tutti coloro che possiedono un amico a quattro zampe devono affrontare, soprattutto nei cambi di stagione. Ma come si fa a ridurre al minimo la perdita di pelo nel cane?
Siccome è molto importante, oltre che utile, sapere come comportarsi in queste situazioni, ecco dei preziosi consigli per riuscirci con successo!
Spazzolalo frequentemente
La spazzolatura è il metodo più efficace per mantenere il pelo di fido sempre in ordine e rimuovere quello in eccesso. L’ideale sarebbe di spazzolare il cane almeno due volte a settimana, possibilmente anche di più nei periodi primaverili ed autunnali dove cambia il pelo. Nel caso di cani con doppio strato di pelo (come ad esempio gli Husky), invece, è meglio servirsi di appositi strumenti per la toelettatura.
Rispetta sempre un’alimentazione corretta
Anche se non sembra, la dieta e tutto ciò che fido mangia influisce anche sulla salute e lo stato del suo pelo. Un’alimentazione scorretta, infatti, comporta perdite di peli maggiori oltre ad altri problemi. Rispetta, perciò, sempre la dieta consigliatati dal veterinario!
Non esagerare con i bagnetti
Molti credono che bisogna lavare il cane con una frequenza maggiore del tipo una volta ogni due settimane. Assolutamente no! Far fare troppi bagnetti a fido comporta una vasta serie di problematiche (oltre che spese maggiori) e tra queste c’è anche la perdita di pelo eccessiva. La cadenza suggerita dagli esperti, invece, è di un bagnetto al mese.
Spazzolalo dopo averlo asciugato
Se lavi il cane in casa anziché portarlo dal toelettatore, allora non dimenticare mai di spazzolarlo dopo averlo asciugato. In questo modo, infatti, rimuoverai i peli in eccesso che in questa fase potrebbero cadere più facilmente, dando così una sorta di “rifinitura finale” al tuo amico a quattro zampe.
Leggi anche: 4 ragioni per cui i cani anziani sono molto più speciali di quanto sembra