21 cani salvati dall’orribile incubo dei combattimenti illegali
Una delle pratiche più disgustose, spiacevoli e ripugnanti nei confronti dei cani, è il combattimento clandestino. Questa orribile realtà continua ad essere presente in alcune parti del mondo, e non si fa molto per risolvere la situazione.
Le lotte clandestine fra cani non possono causare la gioia se non nelle menti folli, squilibrate e distorte di alcuni esseri criminali. Le vite che conducono gli animali coinvolti sono paragonabili all’inferno.
Di recente l’unità operativa del Dipartimento di Detroit è riuscita ad intervenire e smantellare una rete di combattimenti clandestini organizzati in città. Le forze dell’ordine sono riuscite a liberare le vite di ben 21 cani.
Queste povere creature vivevano per combattere, solamente per il gusto di alcune persone pronte a scommettere i loro sporchi soldi. La collaborazione della comunità è stata di fondamentale importanza al fine della buona riuscita dell’operazione.
Gli agenti della polizia di Detroit sono intervenuti insieme ai volontari del Michigan Animal Protection Society ed hanno salvato queste vite innocenti. Gli agenti hanno anche arrestato un uomo, ritenuto l’organizzatore di questi combattimenti.
I 21 cani sono vivi e vegeti, ma hanno avuto bisogno, fin dal principio, di alcune cure mediche vista l’esperienza terribile che hanno vissuto. Nell’abitazione sono stati ritrovati bastoni, spranghe, corde e addirittura sostanze allucinogene.
Tutto ciò serviva a “preparare” al combattimento i cani; nel frattempo le indagini continuano perché ci sono ancora dei sospetti ancora a piede libero, criminali che devono pagare per ciò che hanno fatto e per il dolore che hanno inflitto.
Il solo parlare di questo argomento ci fa venire il voltastomaco. Purtroppo queste lotte rappresentano una delle tante piaghe della nostra società.
Una pratica difficile da sradicare ma alla quale possiamo opporci, unirci e dire un forte e chiaro No! Noi, che crediamo ancora nei valori di una società civile, dobbiamo alzare la voce affinché eventi simili non si ripetano in futuro.
