15 domande frequenti sui morsi di zecca
Siamo terrorizzati, per noi e per lui, da quei parassiti che abitano Fido di tanto in tanto. Ecco le domande frequenti sui morsi di zecca
Questa non è tra le domande frequenti sui morsi di zecca, ma è bene sapere con chi abbiamo a che fare. Non sono insetti, ma aracnidi (simili agli scorpioni, ai ragni e agli acari). Hanno otto zampe (da adulti) e sono senza antenne.
Le zecche non mordono e non volano via, rimangono sui loro ospiti per nutrirsi: una volta sazie vanno via. Ecco cosa c’è da sapere su questi parassiti, soprattutto adesso che siamo in piena estate.
Come si riconosce una puntura di zecca?
Tra le domande frequenti sui morsi di zecca c’è questa, che chiarisce subito una questione: chiamarlo morso è improprio, si tratta di una puntura.
È molto simile a una piccola protuberanza rossa, come la puntura di una zanzara. Se il nostro fedele amico è una vittima inconsapevole, niente paura: svanisce dopo qualche giorno.
Può infettarsi?
Esattamente come le ferite, anche la puntura di una zecca può infettarsi. Generalmente non provoca prurito, se ciò accade è segnale di una probabile infezione.
Tra le domande frequenti sui morsi di zecca (che morsi non sono) c’è anche quella relativa al trattamento più idoneo per curare un’infezione. Si può procedere con la pulizia della zona interessata con una soluzione di clorexidina da banco. Una pomata o uno spray antibiotico possono essere applicati subito dopo.
Se peggiora o non mostra segni di miglioramento in uno o due giorni, chiedere assistenza al veterinario. Se si sospetta che sia infetto, è meglio contattarlo subito.
Le zecche possono pungere senza attaccarsi?
Tra le domande frequenti sui morsi di zecca c’è questa, e la risposta è no. Si attacca anche per parecchi giorni e non si stacca finché non sarà ‘sazia’.
Se ci accorgiamo della presenza di uno o più parassiti, è meglio rivolgersi al veterinario per sapere come rimuoverla prima che possa infettare il nostro amico a quattro zampe.
Possono deporre le uova sul cane?
In teoria sì, perché le zecche possono vivere sui cani; in realtà è molto difficile che ciò accada, poiché generalmente vengono deposte sul terreno.
La maggior parte delle volte la presenza di uno o più di questi parassiti non dipende dal fatto che delle uova si sono schiuse direttamente sul manto.
Le zecche saltano?
Lo abbiamo già detto all’inizio: le zecche non volano e non saltano, mai. Questa però è tra le domande frequenti sui morsi di zecca. Per trovare un ospite, molte specie di zecche usano una strategia chiamata ricerca.
Identificano dei possibili percorsi e sfruttano l’erba o gli arbusti presenti in natura per aggrapparsi al loro prescelto. Utilizzeranno la loro terza e quarta coppia di zampe per arrampicarsi, e cercheranno quindi di afferrare il cane che passa usando il loro primo paio di zampe.
Quali sono i diversi tipi di zecche?
Le 900 specie di zecche conosciute sono raggruppate in tre famiglie, di cui le principali sono le Ixodidae (zecche dure, con uno scudo dorsale chitinoso) e le Argasidae (zecche molli, sprovviste dello scudo dorsale).
Quelle maggiormente diffuse e rilevanti da un punto di vista sanitario sono: Ixodes ricinus (zecca dei boschi); Rhipicephalus sanguineus (zecca del cane), Hyalomma marginatum e Dermacentor reticulatus.
Come prevenire i morsi di zecca?
Tra le domande frequenti sui morsi di zecca, meglio detti punture, c’è anche questa. Per prevenirli, soprattutto nelle aree più a rischio è bene:
- Nei boschi, camminare lungo sentieri puliti. Evitiamo l’erba alta, le viti e i rami bassi;
- Controllare con cura il manto di Fido una volta rientrati a casa, senza dimenticare le zampe e le orecchie. Se si identifica una puntura prestiamo ancora più attenzione;
- Non usare repellenti per insetti, sono altamente tossici per il nostro amico a quattro zampe.
Per qualsiasi dubbio o incertezza, e se si è alla prima esperienza con un peloso, è consigliato rivolgersi sempre al veterinario di fiducia.
Come ispezionare Fido?
Anche questa è tra le domande frequenti sui morsi di zecca. Usare un pettine è il modo migliore per non farsi sfuggire nemmeno la più piccola porzione di manto.
Applichiamo una pressione sufficiente a sentire eventuali urti o impedimenti: è possibile che sulla nostra strada abbiamo incontrato un piccolo parassito con otto zampe. In casi del genere, scostiamo il pelo per identificarlo con esattezza.
Le zecche vanno bruciate?
Assolutamente no: questa è una vecchia credenza senza basi scientifiche e anche potenzialmente pericolosa. Bruciare le zecche provocherà una fuoriuscita di tossine e la possibile insorgenza di malattie.
In qualche modo si tratta dell’equivalente del rilascio di adrenalina nel corpo umano. Tutto quello che la zecca porta dentro di sé verrà liberato, con conseguenze imprevedibili.
Quali sono le conseguenze di una puntura di zecca?
La puntura di zecca di per sé non è un problema, e tende a passare inosservata perché in genere non provoca né dolore né prurito.
A volte, però, può trasmettere all’ospite eventuali microrganismi (batteri o virus), responsabili di varie malattie. Tra le malattie più frequentemente trasmesse troviamo:
- La malattia di Lyme;
- L’encefalite da zecche;
- La rickettsiosi;
- Febbre ricorrente.
La zecca per trasmettere malattie però deve esserne portatrice; inoltre per il contagio della malattia di Lyme è necessario che il parassita rimanga ospite del cane per almeno 48 ore.
Le zecche sono aumentate?
Sono indubbiamente aumentati gli habitat dove vivono, a causa dell’abbandono delle campagne e delle zone montuose. Gli animali selvatici e le zecche hanno terreno fertile in tal senso.
La risposta a un’altra tra le domande frequenti sui morsi di zecca, quindi, è sì. Ma valgono sempre le precauzioni sopraelencate. Se viviamo in appartamento, e controlliamo Fido ogni volta che corre al prato, ridurremo al minimo le conseguenze da infezione o eventuali malattie correlate
Quando punge la zecca?
Si tratta di un piccolo parassita particolarmente attivo quando comincia ad alzarsi la temperatura: la primavera e il tardo autunno sono i suoi periodi preferiti.
Prestiamo maggiore attenzione nel periodo dell’anno che va da maggio a fine ottobre, giorno più, giorno meno.
Può attaccarsi alla testa?
In teoria sì, e vale soprattutto per i bimbi che amano rotolarsi per terra ai giardinetti. In realtà però è una condizione che si verifica di rado.
Anche l’uomo quindi è un potenziale ospite. Di solito è più probabile che si attacchi alle braccia, alle gambe e al tronco; i capelli poi sono un deterrente naturale.
Come togliere una zecca?
Cominciamo col dire che il veterinario sconsiglia sempre il fai-da-te; tuttavia, però, se si tratta di una singola zecca e abbiamo dimestichezza, possiamo usare una pinzetta per avvicinarci il più possibile alla superficie cutanea.
Una volta afferrata procediamo, molto delicatamente, con la rimozione. Cerchiamo di imprimere anche un leggero movimento di rotazione. Attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rischio di fuoriuscita di eventuali agenti patogeni. Una volta finito bisogna disinfettare la parte interessata. Questa operazione va fatta con la protezione dei guanti in lattice.
E se ne rimane traccia?
Quello che può rimanere conficcato nella pelle è il rostro, altrimenti conosciuto come apparato boccale. Potrebbe causare un’irritazione o un’infiammazione da corpo estraneo, ma di per sé non può trasmettere malattie.
In casi del genere, basta toglierlo con un ago disinfettato o una pinzetta: come si farebbe con una spina o una scheggia di legno. Lo stesso organismo comunque tenderà a rigettarlo da solo.